SEVERINO
Eugenio Susi
Eletto verso la metà di ottobre del 638, S., figlio del romano Avieno, forse esponente dell'aristocrazia romana, ma di cui non è conosciuto lo stato ecclesiastico, si trovò ben [...] questo editto dogmatico, redatto nei termini di una professione di fede, l'imperatore Eraclio, presumibilmente su suggerimento del patriarca di Costantinopoli Sergio I, enunciava l'esistenza di una sola volontà nell'unica persona del Verbo incarnato ...
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COUSIN (Gentile, Primo), Louis (Luigi, Aloygio, Aloisio, Ludovico)
Laura Russo
Nacque nel 1606 secondo il De Bie (1661) a Bruxelles; in base a documenti pubblicati da Bodart (1970, p. 154) a Breynelden. [...] inoltre due incisioni riproducenti la Verifica della Vera Croce ed Eraclio entra in Gerusalemme con la scritta "Pet. de Bailîn Romae ad S. Mariam de Populo et exc. Antu" (Bodart, 1970, I, pp. 131-133). La pala d'altare di S. Giuseppe dei Falegnami ...
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BONIFACIO IV, papa, santo
Paolo Bertolini
Marso della Valeria, fu consacrato papa sul finire dell'estate del 608 - con ogni probabilità il 25 di agosto - dopo oltre nove mesi di vacanza della Sede apostolica, [...] il clero di Roma, consacrava alla Vergine Maria e a tutti i martiri il famoso tempio in una solenne cerimonia, che ne sanzionò il militare che travolse Foca e portò sul trono di Bisanzio Eraclio Costantino (5 ott. 610) e le difficoltà, che il ...
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Gerusalemme, patriarcato latino di
Marie-Luise Favreau-Lilie
Subito dopo la conclusione della prima crociata, i militi cristiani avviarono la riorganizzazione ecclesiastica del patriarcato già greco [...] del patriarca eletto dai canonici con il consenso dei sovrani. I tentativi del capitolo di imporre un candidato a qualunque costo, anche Città Santa da parte del Saladino nel 1187. Il patriarca Eraclio (1180-1191) si ritirò in esilio a Tiro e ...
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BATTELLI, Giovanni Cristoforo
Luigi Moretti
Nacque a Sassocorvaro il 2 marzo 1658; addottoratosi in utroque iure (1678), si trasferì a Roma, ove entrò nelle grazie del cardinale C. Barberini, di cui [...] n. Clementis XI, Romae 1702, su un aureo di Eraclio, del 610 d. C. o poco posteriore (cfr. W . stor. ecclesiastica, XII, Venezia 1843, p. 111; XCIV, ibid. 1859, p. 108; I. Carini, L'Arcadia dal 1690 al 1890, Roma 1891, pp. 313 ss.; A. Bacchini, La ...
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Deusdedit, santo
Girolamo Arnaldi
Fu romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, e successe a Bonifacio IV dopo una vacanza lunga cinque mesi. Venne consacrato il 19 ottobre 615. Per quanto [...] Eleuterio, il nuovo esarca che l'imperatore bizantino Eraclio aveva inviato in Italia a domare una rivolta delle p. 610.
D. Rando, Le strutture della Chiesa locale, in Storia di Venezia, I, Origini - Età ducale, Roma 1992, pp. 645-47.
J.N.D. Kelly, ...
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ANGELO da Viterbo (al secolo Antonio Panocchiari)
Alberto Merola
Nacque a Viterbo nel 1634 e pronunciò i voti religiosi nel convento cappuccino della Palanzana il 19 marzo 1658. Giunse nel 1661 a Tiflis [...] per riferire alla congregazione di Propaganda Fide sui progressi e i bisogni della missione. Tornò in Georgia, già avanti due nuovi missionari, Tommaso da Leonessa e Vincenzo da S. Eraclio, l'ultimo dei quali ci ha lasciato una relazione di questo ...
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esagramma
eṡagramma s. m. [comp. di esa- e gramma (= grammo)] (pl. -i). – Moneta bizantina d’argento di g 6,81, del peso cioè di un doppio miliarense, fatta coniare da Eraclio I nel 615.
eracleo1
eraclèo1 agg. [dal gr. ῾Ηράκλειος]. – Di Èracle, mitico eroe greco corrispondente all’Ercole dei Latini; che si riferisce a Eracle, o è proprio di Eracle: i miti eraclei.