(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] dall’ampliamento dell’impero coloniale e dalla rapida costruzione di una completa rete ferroviaria britannica. Nell’eravittoriana L. diventò il più grande mercato internazionale e il primo centro finanziario mondiale.
Archeologia
Le testimonianze ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] 18 anni, in una condizione difficile, mentre il partito era diviso anche sulla questione europea, rendendo sempre più isolata e i diari di K. Mansfield. Da collegare con la tradizione vittoriana sono invece i romanzi di E.M. Forster. Nei romanzi di ...
Leggi Tutto
Urbanizzazione
Arnaldo Bagnasco
Introduzione
"Le città, punti immobili delle carte, si nutrono di movimento". È un'osservazione di Fernand Braudel, il quale introduce le città nel suo grande affresco [...] industriali dell'economia differenziata e diffusa stimolano invece governi pragmatici e adattativi: in epoca vittoriana Birmingham era considerata la città meglio governata del mondo (v. Briggs, 1968). Concentrazione industriale e industrializzazione ...
Leggi Tutto
Mario Deaglio
Essere testimoni e anche partecipi di una delle grandi crisi della storia: è questa l’insolita prerogativa che i casi della vita ci stanno offrendo. Stiamo assistendo, al tempo stesso angosciati [...] nostra’ globalizzazione per distinguerla dalla globalizzazione ‘vittoriana’ incentrata sull’Impero britannico, che caratterizzò del G20 nell’aprile del 2009. All’inizio del 2010 era però evidente che quest’iniezione di liquidità non stava producendo ...
Leggi Tutto
Boris Biancheri
Il fenomeno della globalizzazione è generalmente associato a un processo di progressiva unificazione del mondo. Tanto sul piano delle percezioni, e quindi del modo in cui si interpreta [...] mondiale viveva in paesi diversi da quello di nascita, nel 2010 si era giunti al 3,2%) e, in misura ancora più evidente, in più di un secolo fa, durante il dominio dell’Inghilterra vittoriana) momenti di globalizzazione - e quindi di apertura dei ...
Leggi Tutto
INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728)
Giuseppe SANTORO
Kathleen M. KENYON
Roderick Eustace ENTHOVEN
Corrado MALTESE
John N. SUMMERSON
Salvatore ROSATI
Per notizie geografiche, statistiche ed [...] bastasse una parola di fermezza, come in età vittoriana, e di militante democrazia per incutere ai dittatori timore il 650 d. C. Si è fatta l'ipotesi che la persona a cui era dedicato il cenotafio fosse il re Etelberto che morì nel 656 d. C.
Bibl.: ...
Leggi Tutto
Antonio Villafranca
di Antonio Villafranca
Esistono due modi di interpretare la relazione tra regionalizzazione e globalizzazione. Il primo considera questi due fenomeni come antitetici in quanto la regionalizzazione [...] come più di un secolo fa, durante il dominio dell’Inghilterra vittoriana) momenti di globalizzazione - e quindi di apertura dei mercati, di fisiologico che i fenomeni di regionalizzazione assumono nell’era globale, nel senso che la presenza di attori ...
Leggi Tutto