Rivoluzione cubana
Massimo L. Salvadori
La più celebre delle guerriglie
La Rivoluzione cubana, detta anche Rivoluzione castrista dal ruolo preminente del suo leader Fidel Castro, è stata, dopo quella [...] Stati Uniti spinse Cuba a cercare l’appoggio dell’Unione Sovietica, con cui nel 1959-60 vennero firmati accordi commerciali. imperialismo statunitense in America Latina. Il regime castrista era ormai consolidato e la Rivoluzione cubana aveva assunto ...
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baltiche, Repubbliche
Giovanni Calafiore
Stefano De Luca
Così simili, così diverse
Le Repubbliche baltiche di Estonia, Lettonia e Lituania hanno riacquistato l'indipendenza dal 1991, dopo il dissolvimento [...] quasi tutte in stile barocco; prima della Seconda guerra mondiale era detta la Gerusalemme del Nord perché vi abitavano 150.000 , quando la Germania si volse contro l'Unione Sovietica, le Repubbliche baltiche furono occupate dalle truppe tedesche; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Furio Diaz
Frédéric Ieva
Furio Diaz (Livorno 1916-ivi 2011), dopo una formazione filosofica e dopo essere stato assistente a Pisa di Guido Calogero (1904-1986), passò all’insegnamento della storia e [...] dopoguerra (1944-54); nel 1957, dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria (1956), uscì dal Partito comunista italiano, suo parere, da una tendenza idealistica di stampo crociano –, era stato il volume Voltaire storico (1958). In questa monografia Diaz ...
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Budapest, rivolta di
Movimento di protesta contro la dominazione sovietica e il regime guidato da M. Rákosi sviluppatosi nell’ottobre-novembre 1956 e trasformatosi in movimento insurrezionale. Iniziato [...] Tuttavia una mediazione pareva possibile. Il 24 Nagy era nominato primo ministro; ma Gerő, che rimaneva segretario uscita dell’Ungheria dal Patto di Varsavia. Il 4 le truppe sovietiche occuparono B. e rovesciarono il governo di Nagy, soffocando la ...
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revisionismo
In politica internazionale, atteggiamento di forte critica o di totale rifiuto dell’assetto politico-territoriale stabilito dai trattati e l’aspirazione a mutarlo. Si è parlato, in partic., [...] da K. Kautsky e R. Luxemburg. Tuttavia tale impostazione era destinata a influenzare la parte del movimento operaio che nel europeo a partire dal 1956; ma nel corso della polemica cino-sovietica che scoppiò tra la fine degli anni Cinquanta e i primi ...
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Kenyatta, Jomo
Leader nazionalista e anticoloniale e primo presidente del Kenya (Ichaweri 1894 ca.-Mombasa 1978). Figlio di un capo-villaggio kikuyu, il suo nome originario era Kamau Ngengi. Lasciò la [...] pubblicò un’opera sull’impatto del colonialismo sui kikuyu (Facing Mount Kenya, 1938). Panafricanista militante, fu in Unione Sovietica e per un periodo vicino al movimento comunista. Tornato in patria (1946) assunse la presidenza della neonata Kenya ...
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Varsavia, Patto di
Alleanza politico-militare e organizzazione di mutua assistenza fra l’Unione Sovietica e le democrazie popolari dell’Est europeo, operativa dal 1955 al 1991. Ispirata dal desiderio [...] di A. Dubček. Con l’impossibilità da parte dei sovietici di mantenere l’egemonia sul blocco orientale, il patto si tedesca, che ne era stata il bastione militare verso occidente, con oltre 350.000 soldati sovietici sul proprio territorio. ...
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soviet
sovièt (meno corretto sòviet) s. m. [dal russo sovet 〈savièt〉] (pl. sovièti o invar.). – Consiglio. Il termine, che ha in Russia un’estensione d’uso simile alla parola italiana consiglio (sovet vračebnych kollegij «consiglio dei collegi...
ruscismo (rascismo) s. m. In senso fortemente polemico, la politica estera russa, in quanto sarebbe caratterizzata da aggressività di tipo razzista e fascista. ◆ La prima cosa bella di lunedì 25 aprile 2022 è la capacità di una parola nuova...