Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] sì buono che ne berebbe Cristo («a un suo compagno era capitato di dire che aveva un vino così buono che ...») passato può diventare un mezzo per esprimere una predicazione secondaria. Essa può far parte di una costruzione perifrastica, come ...
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Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] lunghe, le dita delle mani lunghe e ossute. Il viso non era bello, un ovale allungato e stretto, con un naso troppo grande e 2009), La descrizione. Un profilo linguistico e concettuale, «Nuova secondaria» 4, pp. 19-40.
Mortara Garavelli, Bice (1988), ...
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I latinismi sono elementi linguistici attinti dal latino (parole e significati di parole, elementi grafici o fonetici, costrutti sintattici) e giunti in italiano in momenti diversi della sua storia. Occorre [...] emarginati dalla lingua comune, o retrocedono a variante secondaria (per es. auditorio, rispetto al più frequente la parola latina passò poi a indicare gli acquai delle sacrestie, dove era inciso il versetto del salmo, e in un secondo momento (a fine ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] seguito dall’elemento scisso (sottolineato nell’es. 2); la secondaria è introdotta da che:
(2) [è Mario] [che anche possibile notare che in ➔ italiano antico l’ordine dei costituenti era meno rigido rispetto a quello attuale: l’elemento scisso (amore) ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] : 531), indipendentemente dal proprio status di principale o secondaria.
Nell’esempio seguente:
(12) Giovanni va a Se in (49) e (51) è possibile ripristinare una copula (era ottimo quel sushi che abbiamo mangiato ieri!; è difficile ipotizzare che le ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] potendosi a volte proporre come fondamentale o del tutto secondaria (➔ questione della lingua).
In Italia i più importanti levata di scudi a favore dell’italiano, di cui si era già fatto interprete ➔ Vittorio Alfieri nel celebre sonetto patriottico ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] che compongono la parola, può essere presente più di un accento secondario, anche in posizioni diverse (per es., /ˌinternatˌtsjonaˌlidz ). Infatti, il latino accentava la penultima sillaba se era lunga – ossia conteneva una vocale lunga in sillaba ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] fine – gli ho dato troppo spago e quando ha rotto era difficile riprenderlo («La Gazzetta dello Sport» 3 settembre 1998) dai progressisti sia andata a pezzi è questione tutt’altro che secondaria («La Stampa» 4 febbraio 1994)
Ridotta è pure la ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] di questi usi (nati, oltretutto, ben prima dell’era telematica) sull’italiano scritto e parlato di tutti i giorni Una scrittura giustamente definita secondaria, «in quanto è proprio il dominio dell’oralità secondaria a deformare il codice scritto ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...]
Un caso particolare è rappresentato dalle strutture a predicazione secondaria in cui ricorre il verbo avere e un oggetto la presenza di un predicativo (con o senza preposizione) era maggiore, contenendo anche verbi come dire, avere (nel senso ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario ora a principale): effetti principali...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...