ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] . - La pesca rappresenta in I. un'attività secondaria sia per l'esiguità della flotta specializzata, sia per d'aumento del livello generale dei prezzi, che dagl'inizi degli anni Cinquanta si era mantenuto fra il 2 e il 3% annuo, saliva al 6-9% fra il ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] nei confronti di qualsiasi altra esperienza culturale, da definirsi quindi secondaria" (La cultura nella tradizione russa del xix e xx e presemiotici sulla cultura letteraria di massa - si era messa alla prova (1970) con la novella Sarrasine di ...
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Linguista francese, nato a Lilla il 15 settembre 1899, morto a Parigi il 30 giugno 1974. Studiò prima a Lilla presso A. Ernout e poi a Parigi, allievo di A. Meillet e J. Vendryes. Professore all'università [...] , tuttavia, si colloca simultaneamente la sua tesi secondaria di dottorato, l'edizione critica degli Indica di allo studio del vocabolario e del lessico greco, del quale si era già interessato in età giovanile con il saggio del 1932 sulla formazione ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] verbale è costituita (cioè la fonazione) è dunque una funzione secondaria e in un certo senso parassita, perché si è installata accanto d'azione del mondo extra-linguistico. Nessuno di noi era presente quando i Romani rapirono le Sabine, ma sappiamo ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] gli accada di rileggerlo, di non essersi accorto, allora, che era scritto, o poco meno, in vernacolo toscano. Chi un romani nella tipografia inglese (qui si pone solo il problema secondario di stabilire se in -ii fosse ancora semivocale più vocale ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] compito che ci apprestiamo a svolgere. Alcune componenti secondarie di basso livello sono saldamente ancorate alla struttura ungherese. Non si è trattato di una nuova scoperta; questo aspetto era stato messo in evidenza molto tempo fa da A. Pick, il ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] e gli esercizi fabbrili» (cit. in De Fort 1996, p. 90).
L’asse portante della legge Casati era rappresentato dall’istruzione secondaria, detta da allora «classica», canale pressoché obbligato per l’accesso all’università e per la formazione della ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] misure naturali e 'rapporti unitari'. Per esempio, c (nel sistema C) era la razione standard di orzo per 1 mese di un operaio maschio, 1c , tuttavia, consentono di ipotizzare una derivazione secondaria dal sistema cuneiforme dei testi della civiltà ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] afemico (solo successivamente venne introdotto il termine afasia) non era dovuto a un calo generale dell'intelligenza (come dimostrato proiezione, sia motorie che sensoriali, e aree secondarie o di associazione. Nelle aree primarie, specifiche per ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] de cellola in qua Ioseph tenebatur «le pareti della cella in cui era tenuto Giuseppe» (Gregorio di Tours, Hist. Franc. 21)
Per parole dotte, da questo punto di vista, non sono secondarie sulla fonologia dell’italiano, che recupera sequenze per altra ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario ora a principale): effetti principali...
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...