Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] tutte le porte, forse anche quella della reggia; la vita era raffinata e lieta tra amori e poesia (Caccia di Diana; sfoggio di erudizione e d'ingegnosità retorica che riesce pesante ai moderni, i quali si fermano a preferenza su singole pagine, ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] sec. solo 12 città superavano i 100.000 ab., e tra queste Napoli era la più popolosa; cent’anni più tardi le ‘grandi’ città erano una di G.B. Vico, che getta le basi dell’estetica moderna, ed è anche l’età che dà vita alla storiografia intesa ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] (1798-1801). Nel terzo decennio del 19° sec. il corso del Niger era noto nelle sue grandi linee, ma non l’alto bacino del Nilo. Nel idaltu, la forma che ha preceduto H. sapiens anatomicamente moderno, rinvenuto in Etiopia nel sito di Omo Kibish e ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] un enfant du siècle). Un luogo a parte spetta all’arte personalissima e moderna di Stendhal, consacrata da due grandi romanzi: Le Rouge et le Noir a spiegare la moderna insufficienza del r. a sé stesso, che narrativamente era incarnata dagli ...
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Stato dell’Asia occidentale e, in piccola parte, dell’Europa sud-orientale, il cui territorio è diviso in due regioni peninsulari: la Tracia (detta anche Turchia europea), e l’Asia Minore, o Anatolia (con [...] popolazione turca una dinamica assai vivace: il tasso medio di accrescimento annuo era del 2,2% fra il 1988 e il 1993 e dell’ contributi esterni anonimi.
In architettura l’apertura al modernismo e ai linguaggi d’avanguardia, avviata anche dalla ...
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Stato federale indipendente nell’ambito del Commonwealth britannico (dal 1901; capo dello Stato è il sovrano del Regno Unito). Il territorio coincide con l’omonimo continente (➔ Australia), includendo [...] 1994).
La rivendicazione di centralità per quanto finora era stato tenuto ai margini trova la più diretta Dunn (n. 1944), che indaga la pervasività del potere nella società moderna, I. Tillers (n. 1950), che tratta la concezione di identità ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] 1598), fondato sul parallelismo fra gli autori antichi e i moderni, afferma che "come Plauto e Seneca vengono considerati i i teatri, e il genere più in voga presso di loro era quello variamente designato "tragicommedia" o "pastorale", o "dramma ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] vi si recava per seguire l'attrice M. Pelzet di cui era innamorato, c'era probabilmente qualche altra ragione, più personale, che ci sfugge. Certo condizione di inferiorità in cui versa la poesia moderna rispetto a quella degli antichi, e soprattutto ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] opere moderne dalla scuola purista. Parallelamente all’eḷu si era sviluppata un’altra forma linguistica, il cingalese misto, II (1692).
Il 19° sec. segna l’avvento della letteratura moderna, che assume d’ora in poi un carattere laico e introduce ...
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Genere letterario, estesosi poi al cinema, in cui l’elemento narrativo si fonda su ipotesi o intuizioni di carattere più o meno plausibilmente scientifico e si sviluppa in una mescolanza di fantasia e [...] e pessimistico, e trae dalle conquiste dell’uomo moderno apocalittici o sarcastici presagi.
La f. statunitense nacque laboratorio del cinema d’autore, completando un percorso che si era snodato nel corso degli anni 1960 e approdando a un’affermazione ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...