Umanista (Rotterdam 1466 o 1469 - Basilea 1536); tradusse il nome Geert Geertsz nell'altro umanistico, con cui è universalmente noto, di Desiderius Erasmus. Orfano di padre e di madre, entrò a 12 anni [...] scolastica, l'impulso etico-pratico della devotio moderna e la religione platonica del circolo ficiniano. Riforma lo costrinse (1529) a passare a Friburgo. Due anni dopo però era di nuovo a Basilea; e qui scrisse (1533) il De sarcienda Ecclesiae ...
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Letterato veneziano (Venezia 1713 - Padova 1786). Tra i principali esponenti dell'Accademia dei Granelleschi, raggiunse grande notorietà nel campo degli studi danteschi con l'opera Giudizio degli antichi [...] di famiglia; la verità è che questo, prima cospicuo, era già dissestato dal disordine e da spese inconsulte dei genitori; di cui era stato tra i fondatori, relazioni, versi burleschi e rime d'occasione (Rime piacevoli d'un moderno autore stampate, ...
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Pittore (notizie dal 1459 - m. Venezia 1516), figlio e allievo di Iacopo e fratello, forse minore, di Gentile. È uno dei massimi pittori del Rinascimento. La cronologia delle sue opere - assai numerose [...] Gall. dell'Accademia, ivi), che una parte della critica moderna, tuttavia, gli ha decisamente negato, e nel polittico a lui Noè del Mus. di Besançon - il vecchio, grandissimo pittore era ancora in grado di trovare - sempre fedele alla sua visione ...
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Uomo politico e scrittore (Torino 1901 - Parigi 1926). Fondatore del periodico Energie nuove e del settimanale Rivoluzione liberale, fu precoce e acuto ispiratore dell'antifascismo di matrice liberale [...] non si era inserito, con una riforma spirituale e con un rinnovamento di vita, nelle coscienze; era pertanto necessario in Francia, dove morì dopo pochi giorni. Per la sensibilità moderna e rivoluzionaria con cui impostò il problema di conciliare l' ...
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Pittore (Volos, Grecia, 1888 - Roma 1978), fu uno degli iniziatori e uno dei principali esponenti della corrente artistica della pittura metafisica.
Vita e opere
Figlio di un ingegnere ferroviario, visse [...] prospettiva quattrocentesca, ma acceso da colori di timbro decisamente moderno, con associazioni stupefacenti non soltanto di sensi e di a Parigi, agli albori del surrealismo; ma già si era orientato, in varie decorazioni di ville romane, verso una ...
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Filosofo, scienziato (Napoli 1608 - Roma 1679). Allievo a Roma di B. Castelli, insegnò matematica a Messina, a Pisa, forse di nuovo a Messina e infine a Roma. In contatto con altri matematici e scienziati [...] comprensione dei presupposti della nuova astronomia - egli era copernicano e kepleriano - raggiunse risultati originali ( idraulica e di meccanica, e gettò le basi della moderna vulcanologia (Historia et metereologia incendii Aetnei, 1670). Ma ...
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Scultore, pittore, scrittore d'arte (Vaglia 1836 - Firenze 1886). Si formò a Firenze sotto la guida del purista A. Costoli e fu in contatto col gruppo degli artisti più avanzati che frequentava il Caffè [...] Michelangelo. A Napoli, dove era per una borsa di studio (1863-67), formò con De Nittis, De Gregorio, ecc., la di Firenze il modello del Suicida (Firenze, Gall. d'arte moderna), che non ottenne i finanziamenti per la realizzazione in marmo. Nono ...
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Storico (Welcombe, Warwickshire, 1876 - Cambridge 1962), terzo figlio di George Otto. Educato a Harrow e al Trinity College di Cambridge, di cui fu poi (1940-51) rettore, insegnò (1927-40) storia moderna [...] the Thousand (1909; trad. it. 1910), Garibaldi and the making of Italy (1911; trad. it. 1913). Durante la prima guerra mondiale era stato sul fronte italiano (1915-18), e da questa esperienza trasse un libro (Scenes from Italy's war, 1919; trad. it ...
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Critico letterario italiano (Matera 1888 - Firenze 1963); prof. di letteratura italiana (dal 1939) nell'univ. di Firenze, dove si era trasferito giovanissimo. Formatosi nell'ambiente vociano, in una sorta [...] nel secondo dopoguerra collaborò al settimanale Tempo. Tutta la sua attività critica, dedicata in prevalenza alla letteratura italiana moderna e contemporanea (Saggi, 1939; Scrittori del Novecento, 1940; Studi, 1944; Saggio sul Leopardi, n. ed. 1946 ...
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Incisore (Valduggia 1643 - Roma 1678). Con impeccabile costruzione prospettica e brillanti contrasti chiaroscurali, riprodusse chiese, palazzi, ecc., della Roma del suo tempo (Disegno delle fabriche prospettive [...] ; Nuovo teatro delle fabriche et edificii in prospettiva di Roma moderna, 3 libri, 1665, 1667, 1669). La pianta di Roma da lui incisa in dodici fogli (1676; una più piccola, da lui disegnata, era stata incisa da J. Lhuillier nel 1667) perfezionò tale ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...