Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] nel 1505 è di nuovo a Milano, protetto di Luigi XII. Era però a Firenze nel marzo del 1508, per essere ancora a Milano . Vasari pose risolutamente L. come iniziatore della "maniera" moderna, ossia dell'arte del Rinascimento maturo, in contrasto con ...
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Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante [...] tutte le porte, forse anche quella della reggia; la vita era raffinata e lieta tra amori e poesia (Caccia di Diana; sfoggio di erudizione e d'ingegnosità retorica che riesce pesante ai moderni, i quali si fermano a preferenza su singole pagine, ...
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Tognazzi ⟨-zzi⟩, Ugo. - Attore e regista italiano (Cremona 1922 - Roma 1990). Tra i maggiori protagonisti della scena cinematografica e televisiva italiana a partire dal secondo dopoguerra, dopo gli esordi [...] (1967), ricordiamo inoltre: La voglia matta (1962); Una storia moderna: l'ape regina (1963); Io la conoscevo bene (1965); crimine (2020); Divorzio a Las Vegas (2020); Ostaggi (2021); C'era una volta il crimine (2022); Lo sposo indeciso (2023); Ari ...
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Storico italiano (Torino 1888 - ivi 1966). Prof. di storia medievale nelle univ. di Torino (1930) e di Genova (1951) e quindi di storia moderna di nuovo a Torino (1953-58); socio nazionale dei Lincei (1949). [...] storiografico del Medioevo; La Santa Romana Repubblica (1942), sotto il nome di Giuseppe Fornaseri (il F. era stato colpito dai provvedimenti antisemiti del fascismo), suggestiva ricostruzione dell'esperienza medievale; Albori d'Europa: pagine di ...
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Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] 1598), fondato sul parallelismo fra gli autori antichi e i moderni, afferma che "come Plauto e Seneca vengono considerati i i teatri, e il genere più in voga presso di loro era quello variamente designato "tragicommedia" o "pastorale", o "dramma ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] vi si recava per seguire l'attrice M. Pelzet di cui era innamorato, c'era probabilmente qualche altra ragione, più personale, che ci sfugge. Certo condizione di inferiorità in cui versa la poesia moderna rispetto a quella degli antichi, e soprattutto ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] appoggiato l'impresa fiumana e a essa probabilmente si era ispirato. Con il dittatore fascista intrattenne un rapporto la "violazione" da cui sono minacciati tutti i valori in una moderna società democratica. E si approda infine a Il fuoco (1900), che ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] che imprime nell'uomo, per es., della società moderna tratti e qualità profondamente diversi da quelli dell'uomo particolare, dell'opera di Smith e Ricardo, cui la sua attenzione s'era già volta, seppure in forme episodiche, a partire dal 1844-45. ...
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Poeta (Zante 1778 - Turnham Green, presso Londra, 1827). Tra i massimi esponenti della letteratura italiana del neoclassicismo e del primo romanticismo, nella sua produzione si distinguono due linee letterarie [...] di W. Goethe (I dolori del giovane Werther), quest'opera si può considerare il primo romanzo italiano moderno.
Vita e opere
Il nome di battesimo era Niccolò; ma sin dal 1796 alternò le firme "Niccolò Ugo" e "Ugo". Di madre greca (Diamantina Spàthis ...
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Astronomo e cosmologo polacco (Thorn, od. Toruń, 1473 - Frauenburg, Prussia Orientale, od. Frombork, voivodato di Olsztyn, 1543). Di famiglia slesiana di lingua tedesca, ma avversa all'Ordine Teutonico, [...] affidò la revisione della stampa all'amico teologo Andrea Osiander. C. era ormai malato: fece ancora in tempo a far inserire la sua valutare il contributo di C. all'astronomia e alla scienza moderna, sebbene già ai tempi dell'Astronomia nova (1609) ...
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stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...
storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...