(romeno Bucureşti) Città capitale della Romania (1.821.380 ab. nel 2018), situata nel cuore della pianura valacca, a 87 m s.l.m., tra il fiume Dimbovița, subaffluente del Danubio, e il fiume Colentina. [...] alla metà del 15° sec., alla fine del secolo era una delle principali piazzeforti della regione e importante centro commerciale (1769-74). Dall’incendio del 1847 B. risorse come città moderna. Il 24 febbraio 1862, dopo l’unione di Moldavia e Valacchia ...
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Arte
Scultura che rappresenta una figura umana dalla testa al petto, senza le braccia. Le maschere funerarie egizie, di materiale vario (cera, cartapesta, legno), che venivano innestate sulle mummie e [...] il b. è presente in tutto l’ambito europeo.
Nell’arte moderna M. Rosso concepì il b. come frammento della visione reale, i fianchi e l’addome e modellare la persona. In passato era particolarmente rigido, munito, specialmente ai lati, di stecche di ...
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Archeologo ed erudito (Stendal, Prussia, 1717 - Trieste 1768). Stabilitosi a Roma, divenne soprintendente alle antichità (1764) e poté dedicarsi allo studio dell'arte classica. Attraverso i suoi scritti [...] formulando un nuovo approccio metodologico che è alla base della moderna storia dell'arte.
Vita e opere
Studiò nelle univ. di Attratto dagli studi classici, ebbe agio di approfondirli mentre era bibliotecario del conte Enrico di Bünau (dal 1748). ...
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Pittore (Tocco da Casauria, Chieti, 1851 - Francavilla a Mare 1929). Recatosi nel 1867 a Napoli, studiò all'accademia con D. Morelli; fu condiscepolo e amico di E. Dalbono e formò il suo stile in un ambiente [...] sue grandi tele (Voto, 1880-83, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna; Le serpi e Gli storpi, esposti a Parigi nel 1900, Francavilla, offre interessanti testimonianze del suo gusto liberty, che era ancor più evidente nel casino da lui costruito in ...
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Arte
Nelle arti figurative, la tendenza a ispirarsi a fonti diverse accogliendo da ciascuna gli elementi ritenuti migliori. J.J. Winckelmann fu il primo a trasferire il vocabolo dal linguaggio filosofico [...] , essendo l’e. l’opposto di quella spontaneità che era considerata elemento fondamentale dell’arte.
E. architettonico Si chiamò di Apamea, Andronico di Rodi e, a Roma, Cicerone. In epoca moderna col nome di e. si indica la filosofia di V. Cousin. ...
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Scultore romeno (Hobiţa-Peştişani 1876 - Parigi 1957). Dal 1904 a Parigi, dove studiò con A. Rodin, si classificò tra i più notevoli esponenti della scultura moderna. Del 1908 è il Bacio, una pietra squadrata [...] fine, pietre, legno, metallo divengono la sostanza stessa della forma artistica. A Tîrgu-Jiu realizzò (1937-38) la Porta del bacio, la Colonna senza fine e la Tavola del silenzio. Lasciò alla Francia, di cui era divenuto cittadino, il suo studio. ...
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Pittore e incisore (Livorno 1739 - ivi 1811), allievo di I. E. Hugford. Ebbe notevole successo per le qualità cromatiche e la fantasia delle sue decorazioni (santuario di Montenero, 1771-73; a Firenze, [...] diffondere il gusto neoclassico in Toscana. Si dedicò anche all'acquarello, alla tempera, all'incisione (acquaforte, bulino, acquatinta) eseguendo ritratti e soprattutto vedute (Firenze, Galleria d'arte moderna e Museo storico topografico Firenze com ...
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FOTOGRAFIA (XV, p. 782; App. II, 1, p. 963; III, 1, p. 663)
Aldo Gilardi
Emilio Ugoletti
In campo fotografico i fatti più notevoli negli ultimi anni sono stati di natura sociale e culturale, e riguardano [...] .
La prima ondata di popolarizzazione della f. si era avuta nell'ultimo decennio dell'Ottocento con la produzione , definiti promozionalmente da taschino, rappresentano la versione moderna, e negli esemplari più costosi automatizzata, delle ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO
Carlo Chiarini
. Nella definizione d. i. il termine "disegno" (traduzione del vocabolo anglosassone design) sta per "progettazione" (per es. la disciplina che si occupa di d. i., [...] i. nasce proprio nel momento in cui si sviluppa l'industria moderna, con i problemi di riproduzione in serie del prodotto, con banchi da scuola con sostegni in ghisa nei quali tutto era studiato accuratamente per l'età, l'occupazione e la ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] e delle steppe").
La riconquista di ciò che era prima rimasto ai margini, il quotidiano e il banale arte dopo il '45, USA, Bologna 1969; G. C. Argan, L'arte moderna 1770-1970, Firenze 1970; AA. VV., Due decenni di eventi artistici in Italia 1950 ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...