GASTRONOMIA (gr. γαστήρ "ventre, stomaco" e νόμος "regola")
Ugo Enrico PAOLI
Mariano Edoardo CANNIZZARO
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È il complesso delle regole e delle usanze relative alla preparazione dei cibi: regole e [...] farina d'orzo, spelta, ecc.; ma il pane d'orzo non era cibo così diffuso come fra i Greci. Dei legumi, i più usati de toute cuisine, Parigi 1540; (F. Leonardi), Il cuciniere all'uso moderno, 2 voll., 2ª ed., Firenze 1795; La nuova cucina economica, ...
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Complesso delle regole e delle usanze relative all’arte culinaria, che nella preparazione dei cibi privilegia l’aspetto del godimento dei sensi rispetto ai bisogni meramente nutrizionali. La g. ha per oggetto la preparazione dei cibi, la loro successione e il loro accostamento durante il pranzo o la ... ...
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Carlo Petrini
Il termine gastronomia comprende non solo i modi di manipolare le vivande, l'approvvigionamento delle materie prime, la struttura dei servizi di tavola, ma tutti gli elementi storici e culturali, tecnici e materiali che concorrono nella pratica della preparazione dei cibi, nelle sue tradizioni ... ...
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Giovanni Ballarini
Gastronomia
Gli animali si cibano,
l'uomo mangia,
ma solo l'uomo spirituale
sa mangiare
(Anthelme Brillat-Savarin)
La cultura della buona cucina
di Giovanni Ballarini
29 aprile
Nella classifica dei migliori ristoranti del mondo, stilata dalla rivista specializzata Restaurant Magazine ... ...
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Eva Barlösius
La gastronomia è il complesso delle regole e delle usanze relative all'arte culinaria, che nella preparazione dei cibi privilegia l'aspetto del godimento dei sensi rispetto ai bisogni meramente nutrizionali. La rilevanza sociale della gastronomia si è affermata a partire dalla fine del ... ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] che nuova, ma fortemente attualizzata, dalle vicende risorgimentali, del ruolo della Chiesa nella storia italiana e nella storia moderna. Era stata o non era stata la Chiesa uno dei maggiori ostacoli a un migliore destino nazionale degli italiani ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] 'attività sua di romanziere una preparazione culturale che tentò di far fruttare per una comprensione della vita moderna. Era partito da scrupoli culturali rispetto la tradizione, che avevan provocato l'intervento polemico di Pirandello; trattò del ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] userà nel Doctor Faustus (1947) fingendo che a documentare il demonico destino dell'arte moderna e del nazismo sia un onesto professore che lo registra senza capirlo, era già stata impiegata da Conrad nel romanzo Under western eyes (1911), nel quale ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] to Jesuit Fisher" (98). Non mancavano i periodici, anch'essi di analoga ispirazione, e la cultura italiana più modernaera ben rappresentata, da Algarotti e Muratori.
La figlia Cattarina, nata nel 1739, nel 1759 possedeva all'incirca gli stessi ...
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La costruzione dell’economia unitaria
Guido Pescosolido
Il ruolo della componente economica nella storia del Risorgimento e dello Stato unitario assunse un rilievo storiografico significativo a partire [...] tra latifondo borghese da un lato e micro-proprietà contadina dall’altro, tipica della storia del Mezzogiorno in età moderna, era stata scalfita solo di poco. I contadini si erano trovati ben presto nella condizione di dover rivendere ai grandi ...
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La scienza in Cina. Introduzione generale
Francesca Bray
Karine Chemla
Georges Métailié
Introduzione generale
Prologo
di Francesca Bray
Per scrivere la storia è necessario basarsi sui documenti e [...] insistenza sui contributi della Cina, i risultati conseguiti da altre civiltà (Holorenshaw 1973).
Secondo Needham la scienza modernaera 'emersa' in Europa verso il 1600 e, dal momento che in questo stesso periodo i gesuiti avevano introdotto ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] norme, raggruppate in sequenza cronologica o talvolta per contenuto, se ne trovavano tantissime in ogni Stato dell'Italia moderna; era un indizio dei mutamenti che sfioravano il sapere giuridico nel corso del XVI secolo: col passare degli anni ...
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Contadini
S. Harvey Franklin
Introduzione
"Fin dalle origini il genere umano si è suddiviso in tre categorie: i sacerdoti, gli agricoltori e i guerrieri". "Le tre categorie sono legate tra loro e non [...] di una classe contadina modernaera stata discussa a lungo e la sua formazione era stata prevista da molto 1961 e il 1980; tuttavia un quarto dei 20 milioni di famiglie contadine era senza terra e il 70% di quelle che avevano accesso a un qualche ...
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Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] nuovo secolo e tutta la terra.
Il Cuore di Cristo, sanguinante a motivo dei dolori per i mali inferti dalla modernità, era divenuto un oggetto di culto sempre più sentito e invocato, come espiazione e riparazione. I significati politici, palesemente ...
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stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. vid- da cui vĭdēre «vedere»]. – 1. Esposizione...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...