IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] Mishnah o il Talmud o, più spesso, il calco arabo che era servito da modello per il conio, creato dall'autore stesso o trovato trattava della comparsa di un falso profeta che annunciava l'eramessianica, e gli Otto capitoli, un breve compendio di ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] da segnalare il Da'at Tebunot, un dialogo fra l'intelletto e l'anima riguardo al ruolo di Dio dalla creazione all'eramessianica e il Derech Hašem (La via di Dio), un'esposizione sistematica delle credenze giudaiche. Ma l'entusiasmo per la qabbalah ...
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peccato
Dal lat. peccatum, der. di peccare «peccare». Condotta umana qualificabile come negativa dal punto di vista religioso, cioè in riferimento non solo ad altri esseri umani, ma anche al divino. [...] p. si intreccia con quelle della libertà umana, della sofferenza del giusto, della presenza di Dio nel mondo, dell’eramessianica, dell’immortalità dell’anima. Il p. è per l’ebraismo contingente e secondario rispetto al bene anche quando esso, posto ...
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LAZZARETTI (Lazzeretti), David
Franco Pitocco
Nacque il 6 nov. 1834 ad Arcidosso, sulle pendici del monte Amiata, da Giuseppe e da Faustina Biagioli.
Stando alla tradizione, la nascita di colui che [...] all'immaginario leggendario dei reali di Francia, poté fondare e legittimare le sue aspirazioni messianiche.
Ma la costruzione della sua vita messianicaera iniziata già nell'adolescenza, come mostra il primo episodio di Sogni e visioni, di ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] quid" sacrale, magico e misterioso (aura) da cui l'arte era originariamente circondata e il suo scadimento a oggetto di consumo (Ursprung il presente e nel recupero di una tradizione teologica, messianica e sacrale, la "redenzione" dell'uomo. La ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] indicazione che in G. C. si sono realizzate le profezie messianiche (specie su Emmanuel e sul Servo sofferente di Yahweh: Isaia nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] stesso Cristo quale restauratore di un regno messianico sulla terra. Il diffondersi del millenarismo è più ancora in s. Giovanni, comunque, la spiritualizzazione dell’escatologismo si era precisata nel senso di un’e. di realizzazione, di contro a ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] luoghi di rifornimento d’acqua: ogni fonte lungo la strada era vigilata da una torre, migdol, con un presidio permanente. temi psicologici di questa letteratura talvolta vagamente profetica e messianica. Il più antico di questi testi sembra il ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] . nel 1505 è di nuovo a Milano, protetto di Luigi XII. Era però a Firenze nel marzo del 1508, per essere ancora a Milano di L. per Milano, opera profondamente nuova per l'esaltazione messianica che ne agita i particolari e che ne anima la ...
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. Quel gruppo di tribù appartenente alla grande famiglia etnica semitica che nell'ultimo quarto del secondo millennio a. C. occupò la Palestina e si costituì in unità nazionale si diede dapprima il nome [...] : ma essi presentarono il giudaismo come un mistero, la cui soteriologia era la dottrina della penitenza; e questa, come condizione per l'avverarsi delle speranze messianiche. Ma i giudei ellenisti accolsero la dottrina greca dell'immortalità dell ...
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messianicita
messianicità s. f. [der. di messianico], non com. – Carattere messianico, per es. quello della predicazione di Gesù (in quanto egli si definiva il Messia e come tale era riconosciuto dai suoi discepoli), o in genere quello di...