Valenti, Osvaldo
Italo Moscati
Attore cinematografico, nato a Istanbul il 17 febbraio 1906 e morto a Milano il 30 aprile 1945. Interprete efficace di personaggi ambigui e tenebrosi, divo tra i più noti [...] li ritenevano colpevoli di avere collaborato con un torturatore fascista.
Prima dell'incontro con la Ferida V., figlio di ferro (1941), La cena delle beffe (1942). L'attore era a suo agio nei ruoli di personaggi subdoli, maliziosi, se non addirittura ...
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AGNINI, Gregorio
Franco Violi
Nato a Finale Emilia (Modena) il 27 sett. 1856, si diplomò giovanissimo alla Scuola superiore di commercio di Genova e ben presto iniziò un'alacre attività nel ramo industriale.
Presente [...] può considerarsi uno dei pionieri del socialismo italiano, di cui era divenuto nel Modenese uno dei più fervidi propagandisti. Più volte di Bruxelles fino al 1914. Durante il regime fascista, dopo aver subito arresti ed essere stato sottoposto a ...
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Uomo politico (Dovia di Predappio 1883 - Giulino di Mezzegra, Dongo, 1945). Socialista, si andò staccando dal partito, fino a fondare i Fasci da combattimento (1919). Figura emergente nell’ambito del neoformato [...] coalizione ma che si concluse con il discorso di M. alla Camera del 3 gennaio 1925, nel quale era rivendicata la continuità tra il movimento fascista e il governo in carica. Sconfitta con il concorso della Corona l'opposizione aventiniana, e con essa ...
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Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] rappresentato la trasformazione della società italiana dal conformismo fascista (Il conformista, 1951) all'alienazione neocapitalista o del cinismo. L'effiacia della rappresentazione era poi massima quando, anziché sulla condizione individuale, ...
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Uomo politico italiano (Mordano 1895 - Bologna 1988). Combattente della prima guerra mondiale, dirigente del fascismo emiliano (deputato dal 1921), passò da posizioni rivoluzionarie a posizioni più moderate [...] con l'Inghilterra), ministro guardasigilli (1939; riforma fascista dei codici) e presidente della Camera dei fasci ordine del giorno che vi trionfò furono opera di G. (che era stato contrario all'entrata in guerra), il quale fu pertanto condannato a ...
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Uomo politico francese (Châteldon, Puy-de-Dôme, 1883 - Parigi 1945). Deputato socialista e (dal 1924) indipendente, fu ministro degli Esteri (1934-35) e presidente del Consiglio (1935-36). Promosse un [...] riavvicinamento della Francia e della Gran Bretagna all'Italia fascista e si mostrò poi sempre più accondiscendente verso la Germania Vichy e la Germania hitleriana. A Parigi, dove si era trasferito per l'opposizione del governo e dell'assemblea alle ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] , aletico e testuale. Da molti secoli l'arte della parola era stata allontanata dai luoghi della verità, e considerata un non-sapere gerarchia, e in cui la lingua, che è 'fascista' (così si esprimerà iperbolicamente Barthes, 1977), viene sovvertita ...
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Psicanalisi
PPaul Ricoeur
Silvano Arieti
di Paul Ricoeur, Silvano Arieti
PSICANALISI
La teoria psicanalitica di Paul Ricoeur
Sommario: 1. Introduzione. 2. La psicanalisi come metodo d'indagine: a) [...] comincia a dare a se stesso ordini e contrordini. Ciò che dapprima era paura della punizione e bisogno di amore e di affetto, è Trieste emigrato negli Stati Uniti quando il governo fascista iniziò in Italia le persecuzioni antisemitiche.
La seconda ...
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GIOVANNI XXIII, papa
Francesco Traniello
GIOVANNI XXIII, papa. – Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte (Bergamo) il 25 nov. 1881, quartogenito di Giovanni Battista e di Marianna Mazzola, [...] missiva del 4 aprile, di non sentirsela di votare per i fascisti "in coscienza di cristiano e di sacerdote."
E proseguiva: " aveva un po' studiato e non andava in chiesa, e non era praticante in nome del patriottismo, ha perduto ogni scusa" (ibid., ...
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PAOLO VI, papa, santo
Giovanni Maria Vian
PAOLO VI, papa, santo. – Nacque a Concesio, piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897, secondogenito di Giorgio Montini e di Giuditta [...] non solo sul giudizio a proposito del regime fascista ma anche su indirizzi e scelte d’ordine culturale posizione è unica. Vale a dire che mi costituisce in un’estrema solitudine. Era già grande prima, ora è totale e tremenda. [...] La lucerna sopra ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...