DE BOSIS, Adolfo Lauro
Magda Vigilante
Nacque a Roma il 9 dic. 1901, da Adolfò, poeta e fondatore della rivista Il Convito, e da Lilian Vemon, originaria di Springfield (Missouri), la quale era venuta [...] limitare a conferenze e riunioni culturali, mentre nel suo stesso ufficio gli si opponeva una forte componente fascista. Inoltre il D. era guardato con profondo sospetto dagli antifascisti di New York, come avveniva per tutti i suoi collaboratori ...
Leggi Tutto
DI FAUSTO, Florestano
Giuseppe Miano
Nacque a Rocca Canterano (Roma) il 16 luglio 1890 da Demetrio e Bernardina Picconi. La sua formazione si svolse interamente a Roma: compì gli studi di architettura [...] nuova via Roma a Torino.
La sfera dell'attività del D. si era andata espandendo anche nell'Albania di re Zog I, per il quale del governatorato Lago; V. Buti, Dieci anni di governo fascista nel possedimento delle Isole italiane dell'Egeo, in Rivista ...
Leggi Tutto
FERRARI, Giulio Cesare
Patrizia Guarnieri
Nacque a Reggio Emilia il 29 ott. 1867 (e non 1868 come si trova spesso indicato) da Carlo e Carolina Curti.
Il padre, da giovane destinato a divenire prete, [...] alcuni libri.
Nel 1922 scrisse su La psicologia della rivoluzione fascista (Riv. di psicologia, XVIII [1921], pp. 145- Mussolini, con cui non aveva avuto più contatti da quando questi era al potere e che pare gli serbasse rispetto e gratitudine; il ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] superiore di economia e commercio di Venezia.
Nel periodo fascista fu autore di una vasta produzione, in cui collegò contratto di lavoro è e dev'essere identico a quello che era duemila anni prima. Barassi separa così una parte «immutabile» ( ...
Leggi Tutto
BARBIANO DI BELGIOJOSO, Lodovico
Orietta Lanzarini
La famiglia e la formazione scolastica
Figlio primogenito della pittrice Margherita Confalonieri e dell'architetto Alberico, Lodovico nacque a Milano [...] la carica di direttore degli Atti del sindacato interprovinciale fascista degli Architetti (Bonfanti - Porta, 1973, p. (1996). «Il campo – scrisse Belgiojoso nel racconto – era solo sofferenza. La sofferenza riempiva ogni spazio, come qualcosa di ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vittorio Emanuele Orlando
Mauro Fotia
Presentare in un breve profilo una personalità multiforme come quella di Orlando, torna piuttosto arduo. Ci si trova invero dinanzi al giurista più rappresentativo [...] partecipe della schiera di quegli intellettuali che, nell’era appunto giolittiana, in tutta Italia e in particolare la politica di Orlando a presiedere la transizione verso il regime fascista. E tuttavia, nel merito, va riconosciuto che la cultura ...
Leggi Tutto
D'AMELIO, Mariano
Vincenzo Clemente
Nacque a Napoli il 4 nov. 1871 da Camillo e da Luisa Manganelli. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli entrò nella magistratura come uditore nel 1893. Esordì come [...] e nell'offensiva di solidarietà bellica: ideata da Scialoia, era stata sostenuta da A. Ascoli e da G. De nov. 1963, L. Salvatorelli-G. Mira, Storia d'Italia nel periodo fascista, Torino 1964, ad Indicem; A. Aquarone, L'organizz. d. Stato ...
Leggi Tutto
LONDONIO, Francesco
Cristina Geddo
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Alessandro in Zebedia, il 7 ott. 1723, da Antonio e Teresa Lesma, quartogenito di sette figli.
Fu allievo del milanese Ferdinando [...] Antonio Greppi, in contatto col pittore almeno dal 1775 quando era stato padrino al battesimo di Marianna, possedeva nel suo palazzo in Almanacco della famiglia meneghina dell'Ist. naz. di cultura fascista per l'anno 1936, Milano 1937, pp. 97-104; ...
Leggi Tutto
CASTELLANI, Aldo Luigi Mario
Gabriele Amalfitano
Nacque a Firenze l'8 sett. 1874 da Ettore e Violante Giuliani. Sposò nel 1910 l'inglese Josephine Ambler Stead, da cui nel 1916 ebbe un'unica figlia, [...] tomare in Italia, portò con sé le bozze di un trattato che era sul punto di essere dato alle stampe, per il quale aveva speso svolte in qualità di senatore durante il regime fascista; egli, comunque, uscì dall'inchiesta ampiamente prosciolto ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Taparelli d’Azeglio
Giovanni Vian
Il gesuita Taparelli fu un protagonista di parte cattolica del periodo del Risorgimento. Egli ha svolto un ruolo decisivo sul piano della riflessione filosofico-giuridica [...] riuscì a ottenerne la dispensa con l’aiuto del padre, che si era ormai schierato con Pio VII nella crisi di rapporti che lo contrapponeva fu chi (per es. Vincenzo Fani Ciotti, su «Critica fascista», 1° maggio 1924), a causa della sua serrata critica ...
Leggi Tutto
fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...