I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] di lungo periodo del volto anticlericale della cultura politica fascista.
Anche se non ha sfondato nell’elettorato, An 2009 si tiene il terzo e ultimo congresso di An (il secondo si era tenuto il 4-7 aprile del 2002 a Bologna) che sancisce la ...
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COSULICH, famiglia
Mario Barsali
Originaria di Lussinpiccolo (odierna Mali Lošinj) - cittadina dell'isola di Lussino (Lošinj) allora sotto dominio veneziano, nel golfo del Quarnaro (Kvarner) - appartiene [...] ma conteggiata in corone, di 1.737.078, ed era istituito - di fronte alle agitazioni dei marittimi - De Stefani, F. Marcoaldi, Liberismo autoritario tra Stato liberale e regime fascista (1922-1925), in Il pensiero reazionario. La politica e la ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] di Stato ideale in quanto affine alla stessa istituzione vaticana (il «sovrano pontefice»), e questo era stato suffragato dall’introduzione in epoca fascista del culto di «Cristo Re». Si aggiunga che la diplomazia vaticana tutto sommato inclinava per ...
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Panarabismo
Bernard Lewis
sommario: 1. Introduzione. 2. Fermenti nazionalistici e panarabi nell'Impero ottomano. I precursori. 3. Dalla rivolta contro i Turchi (1916) alla prima guerra arabo-israeliana [...] sorprendenti furono talvolta ottenuti con sforzi assai modesti. Il nazionalismo arabo, a quell'epoca, era profondamente influenzato dall'ideologia nazista e fascista. Gli intellettuali musulmani, sia arabi che non arabi, avevano già ben presente alla ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] alla soluzione della questione romana sotto il regime fascista e non teneva conto di quella dimensione, oggettivamente in luce i significati positivi e il favore con cui l’innovazione era stata accolta un po’ in tutto il paese, ma non tralasciava di ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] e la posizione del sovrano. A testimonianza del fatto che lo Statuto era assai più «rigido» di quanto la dottrina non ammettesse, non si riuscì mai, neppure in epoca fascista, a far passare nessun progetto di riforma della Camera alta, neppure quelli ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] splende sul firmamento e i pianeti girano attorno al sole, non si era ancora scorto che l'uomo si basa sulla sua testa, cioè sul E. Vittorini. A nome di tutti coloro cui il regime fascista non aveva lasciato altra via d'uscita che il servizio o l ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] meridionali proveniva dal Nord (tutti nominati da Pio X), nel 1929 si era al 23% e nel 1939 al 29%: se si considerano i non per difendere l’Azione cattolica dagli attacchi del regime fascista, sospese in tutta Italia le processioni religiose. Al ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] tenaci nella lotta volta all’ottenimento dell’abrogazione della legislazione fascista sui «culti ammessi»20.
Il segno del Vaticano che non si poteva non sottolineare che nel Concordato vi era un complesso di materie e di norme nel quale stava gran ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] se ne erano registrati oltre 200. Alle elezioni del 1993 era già in vigore una nuova normativa elettorale, che introduceva la regime comunista ha avuto vita assai più lunga dei governi fascisti in Germania, Italia e Spagna, ma anche e soprattutto ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...