In economia, cooperazione significa propriamente ogni azione svolta in comune per raggiungere il fine economico propostosi dai consociati. Accettata tale definizione, si presenta il problema della distinzione [...] con 921.308 soci effettivi e 12.020 soci portatori; il patrimonio era costituito da un valore in immobili di lire 1.167.108, in Roma 1928; R. labadessa, La cooperazione italiana in regime fascista, Roma 1929; id., La cooperativa, idee e realtà; ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] poi si abbia soprattutto l'emergere in piena luce di quanto era maturato, e spesso aveva trovato compiuta espressione, fra le due fu, nel 1925, l'affermazione conclusiva della dittatura fascista, seguita nel 1929 dall'accordo con la Chiesa Romana ...
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PERIODICI
Stefano La Colla
. Nome con cui sono designate le pubblicazioni che compaiono a intervalli regolari di tempo. I periodici differiscono tanto dai giornali quotidiani (v. giornale) quanto dai [...] diretta prima da Arnaldo e ora da Vito Mussolini; dal 1923 Critica fascista, di G. Bottai e G. Casini; dal 1925 Leonardo di L il figlio sino al 1825 e la rivista cessò nel 1845: essa era whig in politica e non conformista in religione e si occupava di ...
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SHOAH
Anna Foa
I nomi. - Negli anni tra il 1939 e il 1945, nel corso della guerra scatenata da A. Hitler per conquistare l'Europa, il nazismo sterminò tra i cinque e i sei milioni di ebrei, due terzi [...] di più in un momento in cui in Italia non vi era ancora una persecuzione attiva degli ebrei. La revisione dell'immagine Pio xii, Milano 2000; M. Sarfatti, Gli ebrei nell'Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione, Torino 2000, 20072; G. Corni, ...
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GIAPPONE (XVII, p. 1)
Giuseppe MORANDINI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Giovanni Cesare MAIONI
Marcello Muccioli
Popolazione. - (p. 16). Secondo il censimento del [...] milioni di individui in questi ultimi anni. La popolazione totale dell'impero era di 97.697.655 ab. con un aumento superiore ai 7 milioni , Gimmu Kai), dalle frazioni a tendenza fascista o nazista, staccatesi dalla socialdemocrazia, organizzate dall ...
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. Questo termine è usato, sia per designare l'organizzazione corporativa dello stato, qual è attuata in Italia e si viene attuando, sull'esempio italiano, in altri paesi, sia il complesso di quelle correnti [...] insopportabile. L'enfasi giacobina ha esagerato nelle conclusioni, com'era inevitabile, aprendo, tra l'individuo e lo stato, non . Viva antitesi del corporativismo medievale è, dunque, quello fascista, i cui istituti, i due fondamentali in specie, il ...
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SCUOLA (XXXI, 249)
Giovanni Calò
In Italia l'ultimo decennio non ha visto innovazioni profonde e organiche, eccetto forse l'istituzione della Scuola media; e la caduta del fascismo ha determinato piuttosto [...] essi, naturalmente assai mutato rispetto all'epoca fascista, si concreta nell'affermazione della necessaria sintesi e corsi d'avviamento (circa 13.000 unità) mentre dopo il 1941-42 era discesa da oltre 317.000 a circa 174.000 alunni. I programmi dei ...
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MAFIA
Raffaele CIASCA
. Sotto il nome di mafia si comprendevano generalmente due cose alquanto diverse fra loro: un abito, un particolar modo di sentire che rendeva necessaria una certa linea di condotta [...] sradicare quella secolare malattia sociale. E giacché presupposto fondamentale di ogni azione era il rafforzamento dell'autorità e ciò fu raggiunto negli ultimi tempi col regime fascista, col fascismo appunto fu posta la condizione prima per la buona ...
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GIOLITTI, Giovanni
Antonio De Simone
Uomo di stato, nato il 27 ottobre 1842 a Mondovì, morto a Cavour il 17 luglio 1928. Laureatosi in legge giovanissimo (1860) all'università di Torino, entrò (1862) [...] con Quintino Sella, M. Minghetti, A. Depretis. Nel 1882 era consigliere di stato, e allora entrò nella vita politica con l'elezione la comparsa alla Camera di un agguerrito manipolo fascista. Respinto il suo progetto sulla burocrazia, abbandonò ...
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Giornalista, avvocato, deputato, uno degli uomini più rappresentativi del fascismo, nato a Isernia il 16 ottobre 1892. Militò nelle file socialiste, seguendo la tendenza bissolatiana. Scoppiata la guerra, [...] in tutto il Cremonese e in altre provincie forti organizzazioni fasciste e sindacali, fondò e diresse il settimanale La voce del marzo 1926. Rieletto nel 1924 deputato alla Camera, da cui era stato escluso nel 1922 per ragioni di età, ebbe la ...
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fascista
s. m. e f. e agg. [der. di fascio; v. fascismo] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Seguace, sostenitore del fascismo, come movimento politico italiano del periodo tra le due guerre mondiali: un f. della prima ora, un f. antemarcia; un f....
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...