L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] si può negare che nel corso del 19° sec. si era andata esaurendo la vivacità del genere in una serie di libri occhi senza cigli (1928). La consapevolezza di allontanarsi dalla tradizione cristiana dell'a. è resa esplicita da D'Annunzio con l' ...
Leggi Tutto
WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] breve interruzione, costituita dal soggiorno campagnolo di Osmannstedt, dove s'era comprato un podere che poi rivendette e dove volle essere, e parte dell'opera del W., d'ispirazione moralistica, cristiana e biblica (ma non senza "allusioni profane" e ...
Leggi Tutto
WOLFRAM von Eschenbach
Giuseppe Gabetti
Poeta tedesco, nato verso il 1170 nella media Franconia, morto fra il 1219 e il 1225: la sua famiglia pare aver avuto sede a Eschenbach, cittadina a sud-est di [...] da W. il problema "del senso della vita". E anche il mondo della cavalleria che era sorto come sintesi delle "gioie terrestri mondane" e delle aspirazioni cristiane, fuse insieme in un'immagine di ideale armonia, si spezza nella sua unitarietà. Da ...
Leggi Tutto
La società araba contemporanea, sia essa musulmana o non, è attraversata da tensioni politiche che influiscono inevitabilmente sulla sua produzione letteraria e poetica. Gli attentati terroristici dell'11 [...] al-Sarġīnī (n. 1930). Nonostante la scomparsa del poeta Muḥammad al-Qaysī (1944-2003), che negli ultimi anni si era dedicato anche alla narrativa (Testimone oculare, 2000), la poesia palestinese continua il suo percorso di ricerca e sperimentazione ...
Leggi Tutto
VERLAINE, Paul
Sergio Solmi
Poeta francese, nato a Metz il 30 marzo 1844, morto a Parigi il 7 gennaio 1896. Nel 1851 entrò in collegio a Parigi, compiendo gli studî al liceo Bonaparte. La vocazione [...] (1875) e Sagesse (1879) erano rimasti senza eco. V. era a quell'epoca un dimenticato per gli stessi "parnassiani" amici di , ove se ne eccettui il momento di accorata rassegnazione cristiana e di disperata invocazione a Dio rappresentato da Sagesse: ...
Leggi Tutto
ZRINYI, Miklós (Nicola), conte
Giulio de Miskolczy
Poeta, statista e capitano ungherese. Nato il 1° maggio 1620 nella fortezza di Ozali da Giorgio, bano della Croazia (1598-1626), e da Maddalena Széchy, [...] eroi del paese e tanto benemerito della dinastia - non era stato nemmeno designato dal re, nella dieta del 1655, alla del suo avo oltre ad essere un sacrificio per la fede cristiana, è pure un atto di sacrificio offerto a Dio per riconciliarlo ...
Leggi Tutto
(arabo Adūnīs)
Pseudonimo del poeta siriano naturalizzato libanese, ‚Alī Aḥmad al-Sa‚īd, nato nel villaggio di Qassabīn, Laodicea, il 1° gennaio 1930. Dopo gli studi presso l'università di Damasco si è [...] letteraria, Mawāqif (Posizioni), con l'obiettivo di continuare e ampliare il progetto poetico iniziato da Ši‚r, la cui pubblicazione era stata interrotta nel 1964 (e ripresa solo sporadicamente tra il 1967 e il 1969). A., insieme al gruppo di poeti ...
Leggi Tutto
È, nelle letterature classiche, una forma di novellistica sacra, e perciò un succedaneo, o, se si vuole, un precedente pagano, dell'agiografia cristiana. Il termine "aretalogo", estraneo al greco classico, [...] (Sylloge inscriptionum graecarum, n. 1133). A tale ufficio era naturale si legasse, a vantaggio del santuario e a del Reitzenstein che il Pastore di Erma sia una sorta di aretalogia cristiana.
Bibl.: S. Reinach, Les arétalogues dans l'antiquité, in ...
Leggi Tutto
VALVERDE, José María (App. III, ii, p. 1065)
Ines Ravasini
Poeta spagnolo, morto a Barcellona il 6 giugno 1996. La sua poesia, permeata da una costante preoccupazione religiosa, si è orientata lentamente [...] di solidarietà umana che ne deriva, così come la concezione cristiana del mondo che sostanzia il suo pensiero, hanno fatto di las ideas. Historia de las creencias (1980); La literatura: qué era y qué es (1981); La mente de nuestro siglo (1982); ...
Leggi Tutto
Scrittore e uomo politico romeno, nato a IaŞi l'8 novembre 1857, morto a Sibiu il 3 novembre 1947. Studiò a IaŞi, Dresda, Parigi, Bruxelles.
Nel 1887 pubblicò un volume di Versuri che lo rivelò un fine [...] parecchi lavori - Generaţia dela '48 Şi era nouă (La generazione del '48 e l'era nuova, 1889); MeseriaŞul român (L'artigiano romeno nel 1922 l'Unione nazionale cristiana che nel 1923 divenne la Lega della difesa nazionale cristiana. Dal 1926 al 1936 ...
Leggi Tutto
era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...