Costantino e i vescovi di Roma
Momenti di un problematico incontro
Vincenzo Aiello
Dopo la vittoria su Massenzio alle porte di Roma, il 28 ottobre del 312 – vittoria favorita, ritenne Costantino, dalla [...] momento (le cose poi sembrano cambiare), il sostegno di una parte consistente dei propri sudditi (la presenza cristianaera molto più ampia in quei territori) evitando nel contempo scontri e animosi confronti, come stava accadendo in Occidente77 ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] generale di impegno politico del credente, e cioè propriamente quello del cosiddetto partito di ispirazione cristiana […]. Era definitivamente esplosa l’ipotesi stessa dell’esistenza di una mediazione storicamente privilegiata tra fede e politica ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] un testo di riferimento.
Nel mondo cattolico non esistevano però solo le due posizioni riportate. Il tema della riconquista cristianaera stato un cavallo di battaglia anche dell’ala che in maniera più o meno diretta aveva ereditato le pulsioni del ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] ’ultimo, alle prese in Oriente con i movimenti ereticali e in Occidente con un’aristocrazia che, pagana o cristiana, era ancora essenziale per governare, soprattutto da lontano: un’aristocrazia che, tuttavia, aveva ormai da misurarsi con una Chiesa ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] assoluto di commercio con gli infedeli; si ordinava una pace generale tra tutti gli Stati cristiani. La pacificazione dell'intera Europa cristianaera difficile da imporre con la sola forza dello spirito e sarebbe rimasta solo un pio proposito ...
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STEFANO I, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 24, lo dice romano di nascita, "ex patre Iobio". Fu eletto vescovo di Roma il 12 marzo 254, pochi giorni dopo la morte del predecessore Lucio. [...] in vigore l'istituto del concilio provinciale: si tenga conto che sia in Gallia come in Spagna la diffusione della religione cristianaera molto in arretrato rispetto a quanto si dava in Africa e in Oriente. Dalla lettera di Cipriano si ricava con ...
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CELSI, Iacopo
Francomario Colasanti
Del ramo di Santa Trinita della nobile famiglia veneziana, nacque il 10 luglio 1520 da Gerolamo di Stefano e da Elena da Mosto.
Il padre, patrizio di media condizione, [...] ribadì, sempre sostenuto dal Pallavicino ed in questa occasione anche dal Canal, alla fine di settembre, quando ormai la flotta cristianaera quasi in vista della isola, nel burrascoso consiglio di guerra riunitosi nelle acque di Calamiti, dopo che ...
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. Sia come elaborazione teorica sia come realizzazione pratica, la Democrazia cristiana è dentro il quadro della democrazia moderna quale fu definita da Th. Jefferson: "governo di popolo, dal popolo e [...] per i cattolici democratici, non soltanto una democrazia basata sui valori morali della civiltà cristiana, ma una democrazia in cui i lavoratori fossero non solo elettori (si era verso la fine del secolo decimonono e il suffragio universale maschile ...
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newar
Popolazione stanziatasi alla fine dell’era pre-cristiana nella valle di Kathmandu (Nepal), e in seguito diffusasi sulle alture circostanti e nel Terai. Noti con questo nome, etimologicamente affine [...] a Nepal, dal 17° sec., i n. sono accomunati dalla lingua newari, appartenente alla famiglia tibeto-birmana ma con cospicui apporti indo-ari, e comprendono al loro interno etnie diverse immigrate nel corso ...
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era
La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. In ambito cronologico, sistema di computo del tempo che prende inizio da un avvenimento storico di particolare importanza e serve [...] dei Seleucidi era utilizzata l’e. seleucidica (dal 312 a.C.). I greci non ebbero dapprima un’era comune e gli Medina (16 luglio 622 d.C.). Presso i popoli cristiani è in vigore l’e. cristiana o volgare, che comincia dalla nascita di Cristo, fissata ...
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era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...