MANTEGNA, Andrea
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore padovano, nato nel 1431, probabilmente a Isola di Carturo, allora in territorio di Vicenza, morto a Mantova il 13 settembre 1506. Fu l'iniziatore [...] non possibile in una terra ancora sotto il fascino pieno dell'arte bizantina e della gotica, e che il mondo non ebbe se non , certo dipinto in quell'anno o agl'inizi del 1460, quando era in quella città. Ma le opere più tipiche del primo periodo sono ...
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MEGARA (gr. τὰ Μέγαρα; lat. Megăra; A. T., 82-83)
Alberto GITTI
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Nicola TURCHI
Città della Grecia, capoluogo del demo omonimo, situata a circa 42 km. a O. di Atene; il centro, che presenta un aspetto [...] segnare per Megara, come per il resto della Grecia, la fine di quest'era non infelice, e la catastrofe più grave fu il saccheggio a cui la tempo essa subisce le alterne vicende della dominazione bizantina, turca e latina nell'arcipelago. Nel ...
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Figlio primogenito di Aimone, conte di Savoia, e di Iolanda di Monferrato, nacque a Chambéry il 4 gennaio 1334 e succedette al padre il 22 giugno 1343. Governò in suo nome, fino al 1348, una reggenza stabilita [...] , premuto strettamente dalla espansione turca in Tracia. Il basileus era suo cugino, essendo figlio della zia Giovanna; ed era prudente affermare i possibili diritti sabaudi alla corona bizantina, contro le analoghe pretese di Giovanni II Paleologo ...
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MALTA
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Sandro Filippo Bondì
(XXII, p. 34; App. I, p. 815; II, II, p. 255; III, II, p. 23; IV, II, p. 383)
Nel 1985 sono stati censiti 345.518 ab.; una stima del 1991 faceva ascendere la popolazione [...]
La prima, di forma ovale e ampia m 8 × 5, era dotata di banchine addossate al perimetro murario interno e di un pilastro maltese dedicato a Melqart.
Per l'età tardo-romana e bizantina, è stato condotto un rilevamento sistematico delle catacombe dell' ...
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Con questo nome si suol designare il concilio aperto a Ferrara l'8 gennaio 1438 e che, trasferito l'anno seguente a Firenze, proclamò (6 luglio 1439) la unione fra la chiesa greca e quella latina. L'unione [...] dell'unione fra l'Oriente e l'Occidente, che i Bizantini mostravano di desiderare. I Padri del concilio pretesero di 23 marzo 1440 condannò come eretico e scismatico Felice V, ch'era stato eletto papa a Basilea. Inoltre il papa perseverava nel ...
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Nella sua accezione comune la parola latina comes ha il significato di compagno e come tale fu infatti, nel periodo repubblicano romano, l'appellativo dato a quei giovani che accompagnavano i magistrati [...] ancora in quella parte d'Italia che permane bizantina. Sennonché con la riforma amministrativa dei temi, decretata conte palatino del Palatium di Pavia dopo che la sua residenza era stata distrutta nel 1024 da una sollevazione popolare. Il nuovo ...
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. Nacque circa il 500 d. C. in un luogo al confine fra la Tracia e l'Illiria. Fece le sue prime armi sotto Giustino (v.) in Armenia e in Mesopotamia contro i Persiani; raggiunse allora il grado di comandante [...] il governo imperiale aveva già loro imposto, non erano più favorevoli ai Bizantini e perché i Goti erano ora guidati da un capo di grandi capacità militari. Inoltre egli era inviato in Italia con forze scarsissime, e senza mezzi finanziarî che gli ...
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Regione d'Asia Minore che occupa la parte sud-orientale di quella penisola. È una vasta regione di transito fra l'Armenia e la Siria, confinante a ponente con la Panfilia, a settentrione con la Isauria, [...] la città dei mirti, centro nuovissimo e mercato fiorente, che era abitata in gran parte da Greci e da Europei; questi centri la dominazione romana segue le vicende dell'Asia Minore: sotto i Bizantini e i Selgiuchidi, è regno rupenide di Cilicia (v. ...
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GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] La teologia. - Venuto quando l'epoca dell'elaborazione dogmatica era già chiusa e i grandi concilî avevano ormai dato le la sua efficacia: che in ogni modo fu grande sui teologi bizantini, come lo stesso Fozio e Michele Glica; e, in misura assai ...
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GELA (A. T., 27-28-29)
Vincenzo EPIFANIO
Filippo DI PIETRO
Luigi PARETI
Città della provincia di Caltanissetta, che si stende in bell'aspetto sopra una collina, a 45 m. s. m., ed è quasi al centro [...] . Il fiume nell'antichità, per la maggiore boscosità dell'isola, era più ricco di acque.
Le mura di Gela non comprendevano tutta sul Monte Lungo, più a ovest, sembrano di una chiesa bizantina. Gela non ebbe un porto naturale, ma una semplice rada ...
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bizantino
biżantino agg. [dal lat. tardo Byzantinus]. – 1. Di Bisanzio, antichissima città (gr. Βυζάντιον, lat. Byzantium) all’imboccatura del Mar Nero, tra il Corno d’Oro e il Mar di Marmara, che dopo la conquista di Costantino (323 d.C.)...
spatario
spatàrio s. m. [dal gr. σπαϑάριος, der. di σπάϑη «spada», propr. «portaspada»]. – Nell’impero bizantino, alto funzionario che, dopo il sec. 4°, era alle dipendenze del capo della casa militare della corte di Costantinopoli, e, nel...