Complesso di dottrine e di movimenti spirituali, sviluppatosi in età ellenistico-romana e fiorito a fianco del cristianesimo antico. Si tratta di un insieme assai vario di sistemi e di scuole, privi di [...] della Verità. Le principali fonti rimangono le opere polemiche di scrittori cristiani, da s. Ireneo, con la sua «confutazione della sedicente gnosi accidentali. Per il cristianesimo antico la risposta era facile: si trattava di un insegnamento di ...
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secolarizzazione Termine entrato nel linguaggio giuridico durante le trattative per la pace di Vestfalia (1648), allo scopo di indicare il passaggio di beni e territori dalla Chiesa a possessori civili, [...] religione tradizionale a un declino irreversibile; ma era altresì convinto che nessuna società potesse sopravvivere senza , vale a dire come progressiva realizzazione dei principi cristiani e come tendenza verso un cristianesimo ‘adulto’, libero ...
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Presso gli Ebrei, la solennità con cui si celebra la liberazione dalla schiavitù dell’Egitto; il nome viene dalla tradizione biblica messo in rapporto con il verbo pāsaḥ «passare oltre», a commemorazione [...] in assetto di partenza, si allontanassero.
La P. era una delle tre maggiori solennità nelle quali si compiva il successivo all’equinozio di primavera (21 marzo). La controversia tra cristiani celti e romani circa la data della P. si concluse in ...
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(ingl. Jehovah’s Witnesses) Confessione religiosa cristiana millenarista formatasi negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell’Ottocento. Nata attorno allo statunitense Charles Taze Russell (Pittsburgh, [...] Dio Onnipotente, e in Cristo, il cui ritorno invisibile inaugurerà un’era di prosperità e di pace. I T. sono noti per la , Vicenza, Teramo, L’Aquila, Pescara e Benevento. La Congregazione Cristiana dei T., riconosciuta con D.P.R. 783/31 ottobre 1986 ...
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Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei computi, destinato a durare 1000 [...] alla fede giudaica nell’avvento del Messia e a quella cristiana nel ritorno glorioso di Cristo e nella resurrezione dei e l’altra, alla sua fine, universale). Il suo fondamento scritturale era dato dal passo dell’Apocalisse (20, 1-6), dove si parla ...
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Madre di Gesù. Fonti per la vita di M. sono i quattro Vangeli canonici, specialmente quelli di Matteo e Luca che più si diffondono a proposito della vita di Gesù. La pia tradizione cristiana ha aggiunto [...] . M. può essere nata circa venti anni prima dell'èra volgare; è incerta la tribù di appartenenza, e suoi alla luce Gesù; all'arrivo dei magi (Matteo 2, 1-12) M. era a Betlemme, ma la persecuzione di Erode obbligò la famigliola a fuggire in Egitto ...
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Membri della comunità cattolica del Libano che dipendono dal patriarcato di Antiochia. Traggono il nome dall’anacoreta Marone (m. inizi 5° sec.), sulla cui tomba ad Apamea, presso l’Oronte, sorse un monastero, [...] nell’ortodossia nel 12° secolo. La comunità più importante era quella del Libano, che aumentò notevolmente sul finire dell’11 secoli sotto l’influenza delle controversie religiose.
Principale comunità cristiana del Libano, i m. hanno avuto un ruolo ...
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Nella liturgia cattolica, composizione, affine allo stile dei prefazi, con struttura simile ai testi antichi di benedizione, tipicamente a carattere laudativo: annuncia e celebra la Pasqua cristiana. Si [...] canta la notte di Pasqua, all’inizio della solenne veglia, accanto al cero pasquale. Ha inizio con la parola exultet, che ha dato il nome ai lunghi rotoli di pergamena, spesso miniati, su cui tale inno era scritto. ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] i morti che passavano quella notte in casa; in Lombardia vi era l’uso di tavola imbandita, fuoco acceso e sedie vicine al giustificazione e la vita. Così nella prima esperienza cristiana grazia e vita eterna sono strettamente connesse in relazione ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] recò a Gerusalemme per portarvi le collette raccolte a favore di quei cristiani secondo un impegno precedentemente assunto (cfr. Gal. 2, 10). del giudaismo ma anche del giudeocristianesimo conservatore, era stata favorita e anzi suscitata in P. da ...
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era
èra s. f. [dal lat. tardo aera «numero, cifra», propr. plur. di aes aeris «bronzo, rame»]. – 1. La più ampia divisione del tempo nella storia dei diversi popoli. Più particolarm., in cronologia, sistema di computo del tempo che prende...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...