VITALE da Bologna
D. Benati
(o di Aymo degli Equi)
Pittore bolognese, di cui si hanno notizie dal 1330 al 1359.
Il 7 marzo 1330 è attestato che V. riscosse il saldo per i lavori condotti nella cappella [...] 1929, pp. 449-480: 449-453; 12, 1930, pp. 1-36: 20-36; E. Mauceri, Punti oscuri della pittura bolognese. Vitale degli Equi, BArte, n.s., 9, 1929-1930, pp. 554-562; L. Coletti, Il ''Maestro dei padiglioni'', in Miscellanea di storia dell'arte in onore ...
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MARSICA
A. La Regina
Era così denominato anticamente il territorio che si estendeva intorno al lago Fùcino, ad esclusione delle sponde nord-occidentali abitate dagli Equi. La M. era attraversata dalla [...] via Valeria che passava per Cerfennia, a N del lago (C.I.L., ix, 7978) e quindi proseguiva per Corfinio e Ostia Aterni. I suoi abitanti furono iscritti alla tribù Sergia insieme con i Peligni, ed il territorio ...
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Vedi CARSOLI dell'anno: 1959 - 1994
CARSOLI (Καρσίολοι, Carsiŏli, Carseŏli)
L. Rocchetti
Le rovine dell'antica C. si trovano tra Arsoli e Carsoli. C. fu città degli Equi, divenuta colonia di diritto [...] latino tra il 302 ed il 298 a. C. Rifiutò uomini e denaro a Roma durante le guerre annibaliche e fu punita nel 204. Durante la guerra sociale fu distrutta dai Marsi (Flor., ii, 6, 11). Ricostruita, divenne ...
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Vedi ALBA FUCENTE dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ALBA FUCENTE (Alba Fucens o Fucentĭa)
V. Cianfarani
Città della IV Regione Augustea (Sabina et Samnium) sulla via Valeria (68° miglio).
Situata nel breve [...] stato ancora affrontato. Non è possibile dire, per ora, se in esso possa rintracciarsi qualche tratto risalente alla città degli Equi; comunque devesi attribuire nel suo insieme ad epoca romana e i tratti più recenti sono senza dubbio dei tempi delle ...
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FALERA
M. T. Amorelli
In latino questo nome è usato solamente al plurale (phalerae). Le f. sono dischi metallici spesso lavorati a rilievo, con funzione ornamentale. Gli antichi le usavano molto, sia [...] xxxi, 3, 6; Athen., xii, 550 a; Pollux, On., x, 54). Anche in Roma erano molto usate (Plut., Sert., 19; Liv., xxx, 17: equi phalerati; xxxii, 52: f. argentee; Apul., Met., x, 18; f. in oro). Quattro f. argentate da Xanten sono nel British Museum, del ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] (teste, statue, anatomici, ecc.) caratteristicamente romano-latini e collegate, in territori come la Sabina interna e l'agro di Equi ed Equicoli, probabilmente a vici, su cui si organizza la colonizzazione viritana dopo il 290 a.C. (Trebula Mutuesca ...
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Andrea
E. Bassan
Figura isolata di marmoraro romano, certo non identificabile con quell'Andrea Raineri, console e non scultore (De Rossi, 1875, p. 117), il cui nome è inciso nel portale di S. Maria [...] , Theatrum Urbis Roma, Roma, BAV, Barb. lat. 1994, c. 387.
Letteratura critica:
C. Promis, Le antichità di Alba Fucense negli Equi, Roma 1836, p. 226 ss.
id., Notizie epigrafiche degli artefici marmorari romani dal X al XV secolo, Torino 1836, pp. 12 ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] e, soprattutto, della più recente nobiltà d’origine plebea, si attuava pienamente.
Nel 5° sec., vinti i Volsci e gli Equi, Roma combatté contro Veio una guerra conclusasi, dopo lungo assedio, con la caduta della città etrusca (396) per opera del ...
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GIOVANNI di Niccolò (Giovanni di Niccolò Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario attivo nel Lazio meridionale presumibilmente negli anni Trenta-Quaranta del XIII [...] epigrafiche degli artefici marmorarii romani dal X al XV secolo, Torino 1836, p. 12; Id., Le antichità di Alba Fucense negli Equi, Roma 1836, p. 227; G.B. De Rossi, Del così detto opus Alexandrinum, e dei marmorarii romani che lavorarono nella chiesa ...
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GIOVANNI di Niccolò di Ranuccio
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario originario di Roma, figlio di Niccolò di Ranuccio e attivo nella seconda metà del XII secolo.
G. [...] artefici marmorarii romani dal X al XV secolo, Torino 1836, pp. 5-8, 10, 12; Id., Le antichità di Alba Fucense negli Equi, Roma 1836, p. 227; G.B. De Rossi, Del così detto opus alexandrinum, e dei marmorarii romani che lavorarono nella chiesa di ...
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equi-
èqui- [dal lat. aequus «uguale», in composti aequi-]. – Primo elemento di parole composte derivate dal latino o formate modernamente, che significa «uguale, ugualmente».
equivicino
agg. Che si preoccupa di recepire e comporre con equanimità istanze contrapposte. ◆ Equivicino per vocazione (politicamente si definisce nel punto centrale di una immaginaria linea che va dal centrodestra al centrosinistra), [Gigi]...