semigruppo In matematica, insieme in cui è definita un’operazione (o legge di composizione interna) binaria associativa per la quale valgano le due regole di semplificazione a sinistra e a destra, tale [...] cioè soddisfa le relazioni U0=1, Ux+t=UxUt. Generalizzando questa osservazione al problema di Cauchy astratto, cioè alla ricerca delle soluzioni dell’equazione (d/dt)u(t)=Au(t), con dato iniziale u(0)=u0, in cui u è un elemento di uno spazio normato ...
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soluzioni deboli
Luca Tomassini
Consideriamo un operatore differenziale lineare
definito su un aperto connesso A di ℝn, dove le ak(x) sono funzioni su A sufficientemente regolari (per es. differenziabili [...] xi componente i-esima del vettore x. Si dice allora soluzione debole dell’equazione differenziale Lu=f una funzione (localmente integrabile) u che soddisfi l’equazione
per tutte le funzioni φ sufficientemente regolari (per esempio C∞) con supporto ...
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secante
secante [agg. e s.f. Der. del part. pres. secans -antis del lat. secare "tagliare"] [ALG] (a) Qualifica di un ente geometrico che intereseca un altro senza essere tangente: retta s. di una curva [...] d'incidenza: v. radiopropagazione: IV 718 d. ◆ [STF] [ANM] Metodo delle s.: uno dei metodi per risolvere graficamente equazioni algebriche, oggi di interesse storico, la cui base era nell'approssimare la curva soluzione con opportune rette secanti ...
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Poisson Simeon-Denis
Poisson 〈puasòn〉 Siméon-Denis [STF] (Pithiviers 1781 - Parigi 1840) Prof. di analisi matematica e di meccanica nell'École polytechnique (1802) e alla Sorbona di Parigi (1812). ◆ [...] , statistica dei: II 85 d. La distribuzione di P. ha estese applicazioni nella fisica delle particelle. ◆ [ANM] Equazione di P.: è l'equazione lineare alle derivate parziali seconde, non omogenea, ∇2V+kp=0, con ∇2 operatore laplaciano, V e p funzioni ...
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condizione
condizióne [Der. del lat. condicio -onis (tardo conditio -onis), da condicere "accordarsi, convenire"] [LSF] Fatto il cui intervento è necessario perché un altro fatto possa verificarsi (per [...] termine è quasi sempre specificato da un'opportuna qualificazione. ◆ [ANM] C. ai limiti o al contorno: per le equazioni differenziali alle derivate parziali, sono i valori prefissati che le funzioni incognite e talune loro derivate devono assumere in ...
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Runge Carl David Tolme
Runge 〈rùng✄ë〉 Carl David Tolmé [STF] (Brema 1856 - Gottinga 1927) Prof. di matematica nel politecnico di Hannover (1886) e poi nell'univ. di Gottinga (1904). ◆ [GFS] [OTT] Bande [...] d'onde della prima riga della serie diffusa. ◆ [ANM] Metodi di R.-Kutta: categoria di metodi per la risoluzione numerica di equazioni differenziali: v. calcolo numerico: I 409 f. ◆ [FAT] Spettroscopio di R.-Paschen: è costituito da un reticolo di ...
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differenziale
differenziale [agg. e s.m. Der. di differenza] [ANM] Nella sua forma più semplice, cioè per funzioni reali di variabile reale, è un funzionale lineare (propr. d. primo) che a ogni f:I⊂R→R [...] incognita in una sola variabile, y=y(x), una o più delle sue derivate successive e la variabile indipendente x, mentre sono equazioni d. alle derivate parziali quelle in cui l'incognita è una funzione di più variabili z=z(x,y,...). Ordine di un ...
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aggiunto
aggiùnto [agg. e s.m. Der. del part. pass. adiunctus del lat. adiungere "aggiungere", comp. di ad- e iungere "unire"] [ALG] [ANM] Qualifica per indicare che l'ente interessato è associato con [...] suo complemento algebrico; ha il valore An-1, se A è il valore del determinante dato. ◆ [ALG] Matrice a. (o, assolut., aggiunta s.f.): è la matrice coniugata della trasposta della matrice data. ◆ [ANM] Operatore a.: v. equazioni integrali: II 478 c. ...
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irrazionale
irrazionale [agg. Der. del lat. irrationalis "non razionale", comp. di in- neg. e rationalis "razionale"] [FAF] Non conforme a ragione; di tutto ciò che non possa essere penetrato, dimostrato, [...] e la lunghezza del suo diametro; i numeri i. si dividono in numeri i. algebrici, che sono radici di certe equazioni algebriche (per es., 21/2, che è radice dell'equazione algebrica x2-2=0) e numeri i. trascendenti, che non sono radici di tali ...
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punto fisso
Luca Tomassini
Un punto x di un insieme X tale che F(x)=x per una determinata mappa F:X→X, ovvero di X in sé. Un tale punto si dirà anche punto fisso per F. La dimostrazione dell’esistenza [...] e l’individuazione di metodi di calcolo per determinarli costituiscono problemi matematici di grande importanza, poiché la soluzione di una qualunque equazione f(x)=0 si riduce (riscrivendola nella forma x±f(x)=x) alla ricerca di un punto fisso della ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...