La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] geometria, che Newton e Gauss addirittura annoveravano tra le scienze empiriche. Gli assiomi di Euclide hanno questa impresa, mentre l'effettiva costruzione della teoria di Galois delle equazioni differenziali, il problema che egli ha formulato nel ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] è uno zero di D(λ), l'equazione [5] con g=0 ammette un numero finito di soluzioni f linearmente indipendenti di Isaac Newton (1642-1727) (problema del solido di rivoluzione di minima resistenza) e successivamente in quella di Jakob I (1654-1705) e di ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Curtis Wilson
La matematica della teoria delle perturbazioni da Euler a Laplace
Accanto allo sviluppo dei [...] , R sono le componenti della forza acceleratrice (termine utilizzato da Newton per indicare l'accelerazione in un campo gravitazionale), la cui direzione fornisce
che può essere considerata come l'equazionedi una fissata ellisse con parametro f2/M ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La teoria della misura
Maurice Sion
La teoria della misura
Con la nozione matematica di misura si vogliono analizzare concetti che si riferiscono [...] metà del XVII sec., con il calcolo integrale di Isaac Newton (1643-1727) e Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1716 tempo in fisica, nelle equazioni differenziali e in geometria differenziale nel caso in cui lo spazio di Banach ha dimensione finita ...
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COSSALI, Pietro
Ugo Baldini
Nacque a Verona il 29 giugno 1748 dal conte Benassù e dalla contessa Laura Malmignati. Mancano notizie di rilievo sui primi anni di vita; convittore nel locale collegio gesuitico, [...] Newton, Łocke e soprattutto Wolff, di cui apprezzò la sistematicità e il tentativo di fusione intima di cosmologia, metafisica e calcolo; al termine di da un opuscoletto sulla trattazione di Cardano dell'equazionedi terzo grado, Particularis methodi ...
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PEANO, Giuseppe
Clara Silvia Roero
PEANO, Giuseppe. – Nacque a Spinetta, nei pressi di Cuneo, il 27 agosto 1858, secondogenito di Bartolomeo e di Rosa Cavallo, proprietari terrieri.
Frequentò le scuole [...] e nel 1890 sui Mathematische Annalen lo estese ai sistemi di tali equazioni. Il fatto però che gli enunciati e le dimostrazioni fossero Roberto Marcolongo e Pietro Burgatti.
Seguendo l’esempio di Isaac Newton, che in latino aveva gettato le basi ...
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meccanica
meccànica [Der. del lat. mechanica, dal gr. mechaniké (téchne) "(arte) delle macchine"] [MCC] Nella suddivisione tradizionale della fisica, la scienza che studia le leggi del moto dei corpi, [...] sua nascita quale scienza fisica, con G. Galilei e I. Newton, sino a quasi tutto il 19° sec., e precis. ., il caso f(x)=x2-1, in cui ci si riduce alla classica equazionedi Van der Pol. Ovviamente, quando f(x) è negativa, il lavoro della forza ...
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tempo
tèmpo [Der. del lat. tempus -oris] [LSF] (a) Successione di istanti, intesa sempre come una estensione illimitata, ma tuttavia capace di essere suddivisa, misurata, e distinta, in ogni sua frazione [...] parametro misurabile del movimento e, da I. Newton in poi, prende corpo la distinzione tra il di probabilità del t. di vita: v. affidabilità: I 84 b. ◆ [RGR] Dilatazione del t.: v. sopra: [FAF] e v. relatività ristretta: IV 812 f. ◆ [ASF] Equazione ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] di un sistema di f. equilibrato, cioè a risultante nullo, esse non intervengono nelle equazioni . di tal genere, nei tre casi, il peso di una corda metallica, di una lastra, di un corpo tridimensionale; l'unità di misura SI è, rispettiv., il newton a ...
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AGNESI, Maria Gaetana
Mario Gliozzi
Gianfranco Orlandelli
Nacque il 16 maggio 1718 a Milano da Pietro, professore di matematica all'università di Bologna. Posta sotto la guida di ottimi insegnanti, [...] andarono sotto il nome di "curva" o "versiera" di A. curve diverse, sebbene analoghe alla cubica piana razionale diequazione x2y = a2(a 1760), traduttore e commentatore del Newton, pubblicata postuma per cura di J. Hellins (Analytical Institutions, ...
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newtoniano
‹niut-› (meno com. neutoniano) agg. – 1. Che si riferisce al pensiero e all’opera del fisico e matematico inglese I. Newton ‹ni̯ùutn› (1642-1727): le teorie, le ipotesi, le concezioni scientifiche n.; il sistema astronomico newtoniano....
problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé stessi la soluzione, partendo di solito...