Matematico (Nemours 1730 - Avon, Seine-et-Marne, 1783). Dal 1758 fu membro dell'Accademia delle scienze di Parigi. Nella sua Théorie générale des équations algébriques (1779), è enunciato e, sebbene incompletamente, [...] il celebre teorema, che da lui ha nome, secondo il quale il numero delle soluzioni di un sistema di r equazionialgebriche in r variabili, di grado rispettivamente, m1, m2, ... mr è dato, con opportune convenzioni sulle molteplicità delle soluzioni e ...
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Matematico (Parigi 1777 - ivi 1859). Prof. di analisi e meccanica all'École polytechnique, fu chiamato a succedere a Lagrange nell'Académie des sciences (1813). Particolarmente notevoli i suoi contributi [...] e in particolare alla dinamica dei solidi. Sono anche dovute a P. ricerche di teoria dei numeri e sulle equazionialgebriche. Classici i suoi Élements de statique (1803), fondati sulla teoria delle coppie di forze della quale può essere considerato ...
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Matematico francese (Bourg-la-Reine 1811 - Parigi 1832); ancora studente, pubblicò lavori fondamentali sulle frazioni continue e su nuovi insiemi numerici (campi di G.) e presentò all'Accademia delle scienze [...] di Parigi geniali lavori sulla risolubilità per radicali delle equazionialgebriche, lavori che non vennero compresi e furono rifiutati o cestinati. Entrato (1830) alla scuola Normale, ne fu espulso per avere partecipato alla rivoluzione del luglio ...
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Matematico (Makar´ev, Nižnij Novgorod, 1792 - Kazan´ 1856). Insieme all'ungherese J. Bolyai (1802-1860), L. è il creatore della geometria non euclidea nota come geometria iperbolica. Si devono a L. importanti [...] allo studio delle serie infinite, al calcolo integrale, al calcolo delle probabilità e un metodo per approssimare le radici di equazionialgebriche.
Vita e attività
Professore dal 1822 e dal 1827 rettore dell'univ. di Kazan´. L. ha un posto eminente ...
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Matematico tedesco (Düsseldorf 1849 - Gottinga 1925). Autore di rilevanti contributi alla geometria, realizzò una classificazione di tale materia fondata sul concetto di gruppo, studiò le superfici algebriche [...] dal modo stesso di porre i problemi e di presentare i risultati. Nel campo delle equazionialgebriche K. scoprì interessanti legami tra il gruppo di Galois dell'equazione generale di 5º grado e il gruppo delle rotazioni che sovrappongono a sé stesso ...
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Matematico (Torino 1903 - Roma 1977); prof. di geometria analitica e descrittiva a Bologna dal 1931 (con un intervallo dal 1939 al 1946 dovuto alle leggi razziali e trascorso in univ. inglesi); dal 1950 [...] dalle sue numerosissime pubblicazioni originali sugli argomenti più svariati, dalla geometria algebrica all'analisi combinatoria, allo studio delle equazionialgebriche in campi speciali, alla geometria differenziale, e alle applicazioni geometriche ...
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Matematico (Sainte-Marie-aux-Mines, Alsazia, 1871 - Calvaire, Var, 1949), prof. di matematica all'univ. di Poitiers e quindi (dal 1913) di meccanica analitica e analisi superiore alla Sorbona. Fra i suoi [...] molti lavori, particolarmente importanti sono quelli che trattano delle equazioni differenziali lineari da un punto di vista analogo a quello usato da É. Galois per le equazionialgebriche (con l'introduzione del concetto di gruppo), sviluppando l' ...
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Matematico (Bar-le-Duc 1834 - ivi 1886). Ufficiale d'artiglieria, fu ripetitore e quindi esaminatore d'ammissione (1874) all'École polytechnique. Succedette a P. Serret (1885) nella sezione di geometria [...] principale è Recherches sur la géométrie de direction (1885). L. fu tra i primi a considerare i postulati come una definizione implicita degli enti fondamentali. Nell'algebra, sono da ricordare i suoi lavori sulla teoria delle equazionialgebriche. ...
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Matematico francese (Saint-Mihiel, Mosa, 1595 - L'Aia 1632). Nel libro Invention nouvelle en algèbre (1629) enunciò, senza dimostrarlo, il cosiddetto "teorema fondamentale dell'algebra" (un'equazionealgebrica [...] ha esattamente n radici nel campo complesso); espresse la somma delle potenze di uguale esponente delle radici di un'equazionealgebrica (fino al 4º grado), in funzione dei coefficienti; precorse R. Descartes nell'enunciare la "regola dei segni" per ...
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Matematico (Parigi 1735 - ivi 1796), direttore (dal 1782) del Conservatorio d'arti e mestieri e insegnante alla Scuola navale; membro dell'Institut de France (Académie des sciences, 1795). Durante la rivoluzione [...] metallurgia (in collaborazione con G. Monge eseguì una ricerca sugli strati metallici del ferro) e pubblicò quattro lavori di matematica, riguardanti equazionialgebriche e sistemi di equazioni lineari; porta il suo nome un particolare determinante. ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...