Matematico (Bar-le-Duc 1834 - ivi 1886). Ufficiale d'artiglieria, fu ripetitore e quindi esaminatore d'ammissione (1874) all'École polytechnique. Succedette a P. Serret (1885) nella sezione di geometria [...] principale è Recherches sur la géométrie de direction (1885). L. fu tra i primi a considerare i postulati come una definizione implicita degli enti fondamentali. Nell'algebra, sono da ricordare i suoi lavori sulla teoria delle equazionialgebriche. ...
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Matematico (Parigi 1735 - ivi 1796), direttore (dal 1782) del Conservatorio d'arti e mestieri e insegnante alla Scuola navale; membro dell'Institut de France (Académie des sciences, 1795). Durante la rivoluzione [...] metallurgia (in collaborazione con G. Monge eseguì una ricerca sugli strati metallici del ferro) e pubblicò quattro lavori di matematica, riguardanti equazionialgebriche e sistemi di equazioni lineari; porta il suo nome un particolare determinante. ...
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Matematico (Sommières, Gard, 1832 - Lunel 1910). Insegnò all'École polytechnique; dal 1896 fu membro dell'Académie des sciences. I suoi principali lavori concernono lo sviluppo in serie delle funzioni, [...] la teoria delle equazionialgebriche, il calcolo delle probabilità, il problema degli isoperimetri, ecc. R. è autore anche di numerose opere didattiche: Eléments d'algèbre (1857), Traité de géométrie élémentaire (1865, in collab. con Ch. de ...
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Matematico (Makar´ev, Nižnij Novgorod, 1792 - Kazan´ 1856). Insieme all'ungherese J. Bolyai (1802-1860), L. è il creatore della geometria non euclidea nota come geometria iperbolica. Si devono a L. importanti [...] allo studio delle serie infinite, al calcolo integrale, al calcolo delle probabilità e un metodo per approssimare le radici di equazionialgebriche.
Vita e attività
Professore dal 1822 e dal 1827 rettore dell'univ. di Kazan´. L. ha un posto eminente ...
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In matematica, un polinomio, in una o più variabili, con coefficienti reali, si dice i. nel campo reale se esso non si può decomporre nel prodotto di due o più polinomi (non ridotti a delle costanti), [...] quando esso non si può esprimere come il prodotto di due polinomi (diversi da una costante) i cui coefficienti appartengono a K′. Un’equazionealgebrica f(x)=0 si dice i. in un dato campo K se tale è il polinomio f(x); e analoga definizione vale per ...
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Matematico (Torino 1903 - Roma 1977); prof. di geometria analitica e descrittiva a Bologna dal 1931 (con un intervallo dal 1939 al 1946 dovuto alle leggi razziali e trascorso in univ. inglesi); dal 1950 [...] dalle sue numerosissime pubblicazioni originali sugli argomenti più svariati, dalla geometria algebrica all'analisi combinatoria, allo studio delle equazionialgebriche in campi speciali, alla geometria differenziale, e alle applicazioni geometriche ...
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In matematica, il termine è usato con diversi significati.
In algebra la c. di un corpo K sia lo zero oppure un numero primo, p, a seconda che il sottocorpo fondamentale di K sia il campo razionale, o [...] il massimo ordine dei minori con determinante diverso da zero che dalla matrice si possono estrarre. La considerazione della c. ha importanza nella teoria delle matrici, nella teoria dei sistemi di equazionialgebriche lineari (➔ Capelli, Alfredo). ...
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Matematico (Sainte-Marie-aux-Mines, Alsazia, 1871 - Calvaire, Var, 1949), prof. di matematica all'univ. di Poitiers e quindi (dal 1913) di meccanica analitica e analisi superiore alla Sorbona. Fra i suoi [...] molti lavori, particolarmente importanti sono quelli che trattano delle equazioni differenziali lineari da un punto di vista analogo a quello usato da É. Galois per le equazionialgebriche (con l'introduzione del concetto di gruppo), sviluppando l' ...
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Matematico francese (Saint-Mihiel, Mosa, 1595 - L'Aia 1632). Nel libro Invention nouvelle en algèbre (1629) enunciò, senza dimostrarlo, il cosiddetto "teorema fondamentale dell'algebra" (un'equazionealgebrica [...] ha esattamente n radici nel campo complesso); espresse la somma delle potenze di uguale esponente delle radici di un'equazionealgebrica (fino al 4º grado), in funzione dei coefficienti; precorse R. Descartes nell'enunciare la "regola dei segni" per ...
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Matematico (Da Xing, od. Pechino, 1192 - Hebei 1279). Sviluppò, tra l'altro, un processo algebrico detto metodo degli elementi celesti (in cinese tian yuan shu) per risolvere questioni anche geometriche [...] mediante equazionialgebriche fino al sesto grado, senza però indicarne la soluzione. Anche se non si deve a lui con certezza la scoperta di tale metodo, L. è stato considerato uno dei più grandi algebristi cinesi del suo tempo. ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, nel linguaggio letter. e in frasi di tono...
algebra
àlgebra s. f. [dal lat. mediev. algebra, e questo dall’arabo al-giabr, propr. «restaurazione», e quindi «riduzione» (dapprima nel sign. medico-chirurgico, e poi in quello matematico), che compare la prima volta in un trattato arabo...