Giorgio BassaniPavanaa cura di Angela SicilianoRoma, Officina Libraria, 2024 Dottoressa di ricerca in Studi Italianistici dell’Università di Pisa e dell’Université Grenoble-Alpes, lettrice d’italiano [...] funestesolitudini d’acque arrossa languido il fuocodi nostalgici incendi le solenni foreste.o, ancor di più, il componimento eponimo, Pavana:Al metronomo sordo d’una mesta pavanasfiorivi: un crisantemo frangeva l’ombra smortadella stanza. Smettevi di ...
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Maria Antonietta GrignaniFenoglio allora e ancora«Giornale di storia della lingua italiana», anno II, fascicolo II, dicembre 2023, pp. 117-37 Allieva di Maria Corti all’Università di Pavia; docente di [...] al peggio nell’estate 1943, cioè tra 25 luglio e 8 settembre. Nella redazione pubblicata nel 1959 fa morire l’eroe eponimo Johnny appena risalita la penisola – ma un po’ frettolosamente quanto alla propria biografia – in una formazione ‘rossa’ in cui ...
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Marco CaporaliIl borgo dell’accoglienzaRoma, Il Labirinto, 2024 I componimenti di Marco Caporali (Roma, 1956), incluso il poemetto che dà il titolo a questo sesto libro, hanno spesso un attacco descrittivo [...] pubblici agli oggetti di chi muore. Adotta una prospettiva postuma, benché orientata verso un futuro forse alternativo. Il poemetto eponimo, per esempio, racconta l’esperienza di Riace dopo che l’accoglienza ha avuto fine e nel borgo non è rimasto ...
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L’imposizione e la più o meno approfondita spiegazione dei soprannomi, o nomignoli per Giovanni Verga e ingiurie per Leonardo Sciascia (Pirandello usa invece sovente la locuzione X inteso Y) costituiscono [...] occhi, le sopracciglie e i baffetti, gialle le guance, la fronte, il naso.»; il diciassettenne ragazzaccio Negus del racconto eponimo, così chiamato «per via che aveva la pelle scura e i capelli ricci, proprio come il Negus dell’Abissinia»; Limone ...
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Chi non ha vissuto quei tempi (e parliamo di quasi 65 anni fa), avrà difficoltà a comprendere il successo straordinario del poliziesco italiano, il primo in televisione. Il protagonista si chiamava Ezechiele [...] ). Poco conta che nel 2023 diventerà Fosca Innocenti, con un cognome allusivo a un qualche processo giudiziario: titolo eponimo della serie (2023). In Nero a metà, protagonista Claudio Amendola (2018), il personaggio del commissario si chiama Carlo ...
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La genealogia di Pinocchio posta a cappello del terzo capitolo delle Avventure lascia già intravedere gli interessi onomastici di Collodi, che sono formidabili nei suoi racconti meno famosi.La novelletta [...] si diverte ad essere trasparente e ironico: Nespolino Citrulli in Autori e comici o l’onorevole Cenè Tanti nel racconto eponimo (entrambi da Occhi e nasi). E poi i Ballesio, gli Ampolletti, i Frusone e i Pistagna, nomi “parlanti”, alcuni ispirati ...
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Un autore particolarmente vicino alla concezione dell’unicità del nome per un personaggio è stato Italo Calvino, che ebbe a dichiararsi contrario ai nomi scialbi, insignificanti, anodini, considerati non [...] , non solo al suo corpicciuolo gracile, fievole, ma anche alla sua indole, al suo animo.Della Eufrosina del racconto eponimo, uccisa dai figliastri, scrive Leonardo Sciascia:Questa donna che aveva il nome della gioia [...], un nome che Linneo aveva ...
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Un confronto tra lingua nel suo insieme e scelte onomastiche in un espressionista è gioco fin troppo scoperto nell’autore e troppo facile per il critico; abbandoniamo Gadda di cui ci siamo occupati nella [...] indica come riferimento obbligato per la sua raccolta. Parziale eccezione è rappresentata da Giovacchino, l’amico del Bassetto nel racconto eponimo e l’amico di Attilio nella Vita leggera (ma la forma usata dal Belli è in realtà Giuvacchino). E ...
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Sebbene non sia possibile stabilire con certezza l’esatta incidenza dei prestiti stranieri sull’italiano, non c’è dubbio che essi rappresentano una componente rilevante del nostro lessico. Nel vasto lemmario [...] ; anche ebreo, dal latino hebrāeu(m), proviene dall’ebraico (‘ibrî, da ‘Ēber, nipote di Arpacsad e capostipite eponimo del popolo ebraico) ma attraverso il greco tardo (hebraîos); ricordiamo, infine, due voci nate per antonomasia, golia ‘persona ...
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Le dedicazioniCome i più comuni derivati da sostantivi (bambino > bambinesco), anche quelli costruiti sulla base dei nomi propri (Dante > dantesco) sono di norma invenzioni spontanee della comunità dei [...] voce del LEI-D dēdicātio curata da Tatiana Bisanti e Max Pfister). Il concetto di dedicazione è piuttosto vicino a quello di eponimia e in gran parte delle altre lingue di cultura i due tendono a coincidere, come si accennerà sotto. Vale la pena di ...
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eponimo
epònimo agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ἐπώνυμος, comp. di ἐπί sopra» e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – 1. Divinità, eroe o altro personaggio che (spec. con riferimento all’antichità) dà il nome a una città, a una gente, a una famiglia e ne...
eponimia
eponimìa s. f. [der. di eponimo]. – L’uso, nella Grecia antica e tra i Romani, di designare l’anno dal nome del magistrato (v. eponimo, n. 2): a Roma l’e. spettava di regola ai consoli. Anche, più genericam., il fatto di attribuire...
Colui che dà il nome a una città, a una gente, a una famiglia, il quale può essere una divinità, un eroe o un personaggio qualsiasi.
Nell’antica Grecia ogni città, ogni tribù, ogni fratria, ogni gente prestava al proprio e. un culto speciale....