Libro della Bibbia, appartenente al gruppo degli Agiografi. È attribuito dalla tradizione a Geremia, ma molte difficoltà di critica interna inducono a ritenerlo opera di più autori (senza escludere un’influenza [...] di Geremia). Quanto all’epoca di composizione, i testi sono successivi alla rovina di Gerusalemme e del Tempio: forse poco posteriori al 586, certo anteriori al 538.
Dalle L. prende nome un genere di musica vocale sacra, in voga soprattutto nel 17° e ...
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Complesso di strumenti a fiato (legni e ottoni) e a percussione (grancassa, piatti e altro), che possono essere suonati anche in marcia. È spesso presente nelle feste popolari, ma nella sua lunga storia [...] diverse: dall'incoraggiamento degli eserciti in battaglia in epoca romana, alla diffusione di notizie durante il Medioevo, fino all'esecuzione di celebri brani d'opera o sinfonici nel 19° e 20° secolo. In epoca moderna si è venuto formando un vasto ...
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In Giappone, donna esperta, dopo apposito tirocinio, nella danza, nel canto, nella musica, nell’arte di conversare e di preparare e servire il tè (cha no yu) ecc., chiamata a intrattenere gli ospiti durante [...] cene e feste. In epoca Tokugawa (1603-1867), il termine si riferiva anche a intrattenitori maschi (meglio definiti come otoko g., «uomo g.»), ma progressivamente ruolo e nome si limitarono alle sole donne (onna g., «donna g.»), che si affiancavano e ...
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Gruppo musicale inglese. Tra le band più popolari degli anni 1980 sulla scena del rock alternativo, guidati dal leader Morrissey (n. Manchester 1959), hanno contribuito a creare un movimento musicale e [...] culturale che desse voce alla gioventù disillusa dell’epoca. Tra gli album, The Smiths (1984), Meat is murder (1985), The queen is dead (1986). ...
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Malgoire, Jean-Claude. – Musicologo e direttore d’orchestra (Avignone 1940 - Parigi 2018). Fu il fondatore e direttore (1966) de La grande écurie et la chambre du roy, tra i primi significativi gruppi [...] specializzati nel repertorio barocco con strumenti d’epoca. Interessato a un repertorio molto ampio che arriva fino alla musica contemporanea, ha al suo attivo una vastissima produzione discografica, particolarmente significativa in Bach, Mozart, ...
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Becce, Giuseppe
Lorenzo Dorelli
Compositore e direttore d'orchestra, naturalizzato tedesco, nato a Lonigo (Vicenza) il 3 febbraio 1877 e morto a Berlino Ovest il 5 ottobre 1973. Pioniere della musica [...] , attività che ha rielaborato e sistematizzato nella sua Kinothek, catalogo di musiche d'atmosfera tra i più famosi dell'epoca. Come autore di partiture originali ha contribuito al formarsi di quella che è stata definita una "drammaturgia media della ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] dell’epoca precedente (➔ Ars antiqua).
Nonostante i molteplici rapporti tra loro esistenti, la francese e l’italiana vanno considerate come due scuole distinte. La produzione musicale francese ebbe come centro principale Parigi ed era destinata ...
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DONADIO, Giovanni, detto il Mormanno (Mormando)
Pier Paolo Donati
Nacque a Mormanno (Cosenza) nella seconda metà del XV secolo. Sono scarse le notizie ed i documenti sull'arte di costruire organi nel [...] Regno di Napoli in epoca rinascimentale; ma sappiamo, tuttavia, che il D. svolse il ruolo particolare di caposcuola. 1 suoi legami diretti con Lorenzo da Prato, testimoniati dal testamento del D. del 1492 (Filangieri, 1885), collegano la sua attività ...
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Scienza militare
Insieme delle armi difensive anticamente adoperate per proteggere il corpo del combattente, in particolare del cavaliere. In antico erano costituite da elmo, scudo, schinieri, pettorali [...] e più tardi da corazza ( lorica per i Romani). In epoca carolingia si usavano loriche a squame più lunghe di quelle romane, oppure cotte di strisce di cuoio intrecciate e rinforzate da borchie o scaglie metalliche o cerchietti di ferro. I cavalieri ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] 1994); G. Seidel in Villa Jugend (rappresentato per la prima volta nel 1991) stilizza in forma simbolica il passaggio di un’epoca. Le urgenze della storia sollecitano anche il drammaturgo F.X. Kroetz, che si era occupato delle tendenze xenofobe e del ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...