L'Ottocento: scienze mediche. La patologia
Cay-Rüdiger Prüll
La patologia
Le origini dell'anatomia patologica come disciplina
Nella prima metà del XIX sec. non esisteva alcun preciso concetto di malattia [...] del suo principio di patologia cellulare.
L'approccio di Virchow non fu senza conseguenze per la patologia tedesca, poiché l'epoca morfologica influenzò la storia del campo negli anni a seguire. Dopo il 1900 i medici, mirando allo sviluppo di terapie ...
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Scienziato e umanista (Lonigo, Vicenza, 1428 - Ferrara 1524); prof. di medicina a Padova, Bologna e Ferrara (dal 1464), ove ebbe alunno Paracelso. N. è uno dei medici più celebri della sua epoca; particolarmente [...] importante la traduzione degli Aforismi di Ippocrate e le note critiche a Plinio (Plinii et aliorum doctorum, qui de simplicibus medicaminibus scripserunt, errores notati, 1492); molta fortuna ebbe il ...
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subglossite In medicina, lesione infiammatoria a carico del frenulo linguale, che in un suo tratto si presenta ispessito, di colore grigiastro, di consistenza aumentata, tendente all’ulcerazione e al sanguinamento: [...] si osserva soprattutto in bambini all’epoca dell’eruzione degli incisivi inferiori. ...
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colera
Gabriella d'Ettorre
Malattia infettiva batterica che colpisce l'intestino
Il colera è una malattia infettiva acuta causata dal bacillo Vibrio cholerae che trova il suo rifugio nell'intestino [...] dell'uomo. In epoca moderna, il colera devastò nel 1816 l'Asia e l'Africa; nel 1835 si estese anche in Europa, colpendo l'Italia, dove si registrarono 32.000 morti in soli cinque mesi. Soltanto nel 1882 Robert Koch isolò il batterio del colera e ...
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BRUNORI, Camillo
Amedeo Quondam
Nacque il 7 febbr. 1681 a Meldola (ma secondo altri a Bagnacavallo o a Terni). Dall'età di diciassette anni fu allievo di Giovanni Girolamo Sbaraglia, insigne medico [...] dell'epoca e accanito competitore di Marcello Malpighi; dopo dieci anni di studi si ritirò nel monastero classense di Ravenna, con l'intenzione di abbracciare la vita claustrale, ma una grave malattia lo costrinse ad abbandonarla. Tornò quindi a ...
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DE LIETO VOLLARO, Agostino
Enrico Grancini
Nacque a Reggio di Calabria il 24 marzo 1872 da Pasquale e da Felice Oliva. Compiuti nella sua città gli studi medi, nel rigido clima nobiliare dell'epoca, [...] si iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Messina. Da qui passò poi a quella di Napoli, dove, dopo aver frequentato negli ultimi due anni di corso l'istituto di anatomia patologica diretto ...
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Anatomico e chirurgo (Tarsia 1580 - Napoli 1656). Addottoratosi in medicina a Salerno nel 1606, si trasferì a Napoli per studiare con G. Jasolino, cui succedette nel 1610 alla cattedra di anatomia e chirurgia. [...] Alla stessa epoca risale la collaborazione con l'ospedale degli Incurabili. Le sue lezioni e la sua tecnica operatoria esercitarono un forte richiamo su studenti e medici italiani e stranieri; la sua fama di abile chirurgo e fine comparativista è ...
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Chimico, fisico e fisiologo (East Dereham, Norfolk, 1766 - Londra 1828), dapprima medico a Londra. Fu il primo a preparare il platino in forma malleabile (filo di W.), utile per la produzione di manufatti; [...] tale scoperta, importante per l'epoca, gli fruttò abbastanza da permettergli di dedicarsi interamente alle ricerche scientifiche. Le sue ricerche di fisiologia interessano la teoria della visione e della contrazione muscolare. In chimica, scoprì il ...
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La scienza in Cina: i Ming. La Cina e le zone limitrofe
Annick Horiuchi
Park Seong-Rae
Han Qi
La Cina e le zone limitrofe
Il Giappone
di Annick Horiuchi
Gli inizi della storia delle relazioni tra [...] . È in questo contesto che l'attenzione di chi coltivava questi temi si rivolse alle opere matematiche più antiche, risalenti all'epoca dei Song e degli Yuan, ormai andate perdute in Cina, ma ristampate in Corea nel XV secolo. I Metodi matematici di ...
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Medico (Windford-Eagle 1624 - Londra 1689). È considerato, per aver dato vita a una nuova scuola clinica basata sullo studio accurato e obiettivo della sintomatologia, il più rappresentativo esponente [...] inglese della scienza medica del sec. 17º. Egli, in un'epoca in cui iatrofisici e iatrochimici disputavano fra loro sempre più allontanandosi dall'osservazione diretta del malato, riaffermò la necessità di riportare la medicina sulla strada dell' ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...