BOSSI, Gerolamo
Valerio Castronovo
Di nobile famiglia pavese, dei Bossi d'Azzate originaria di Milano, ascritto per privilegio, con i figli, all'ordine patrizio e senatorio di Roma, nacque a Pavia da [...] , di collezionista, di antiquario curioso e diligente valse a porre le premesse per una più organica ricostruzione, in epoca successiva, delle vicende storiche della città e del territorio pavese. Molte sue opere, rimaste manoscritte, vennero infatti ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] stima che legarono il Volaterranus (come sempre più spesso il M. era antonomasticamente appellato) ai maggiori umanisti dell'epoca sono copiosamente attestate e variamente ricambiate dal M. nel capitolo De his qui reliquis in artibus claruerunt dei ...
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LEOPARDI, Paolina
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Recanati il 5 ott. 1800, terzogenita del conte Monaldo e di Adelaide del marchese Filippo Antici.
Le redini del disastrato patrimonio familiare [...] dei suoi successi e tormentandosi per le sue malattie, con tutte le incertezze e i disguidi che le poste dell'epoca (ma a volte anche qualche negligenza epistolare del fratello, e la sua reticenza a parlare delle proprie condizioni nei momenti ...
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GIGLI, Lorenzo
Giuseppe Izzi
Nacque a Brescia il 23 ott. 1889 da Carlo e Stella Lola.
Il padre, di antica famiglia comitale originaria di Rovato, era operosamente inserito nelle molteplici attività [...] di libertà in un paese dove è consentita la pubblicazione di un violento scritto antimussoliniano come quello che all'epoca era recentemente apparso sulla rivista per la penna di G. Ansaldo. La Postilla gobettiana di risposta, imperniata sulla ...
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COLOMBO, Michele
Francesco Tateo
Nacque il 5 apr. 1747 a Campo di Pietra, frazione di Salgareda (Treviso), da lacopo e da Francesca Carbonere. Educato inizialmente dal sacerdote del villaggio, gli si [...] viaggi. L'affezione che portò al giovane gli farà rifiutare poi ogni altra offerta di lavoro.
Inizia nel 1798 l'epoca più proficua del C., sia per la molteplicità delle esperienze culturali sia per la produzione letteraria. Visitando Firenze conobbe ...
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DEL RE, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Turi, in Terra di Bari, il 2 genn. 1806 da Francesco Paolo e da Maria Componibile.
In un passato non lontano molti membri della famiglia paterna, originaria [...] 1852, in Carteggi..., II, p. 20), largamente tributaria sul piano documentario dei Rerum Italicarum Scriptores del Muratori.
A quell'epoca il D., insofferente di un clima sempre più oppressivo e seguendo il solco di una tradizione avita che si era ...
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LAMPREDI, Urbano
Maria Pia Donato
Nacque a Firenze il 13 febbr. 1761 da Cosimo e Anna Maria Rozzini; al fonte battesimale gli fu imposto il nome di Iacopo Giuseppe Felice. Il 5 nov. 1780 entrò tra i [...] rapinato e costretto a rientrare. Alla fine del 1808 tornò in Italia e si fermò a Milano, capitale culturale dell'epoca. Ottenne un impiego come professore di matematica per la reale casa dei paggi, grazie soprattutto all'appoggio di Luigi Lamberti ...
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FIORENTINO, Pier Angelo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli da Giacomo e da Elisabetta Durelli il 5 marzo 1811 (la data di nascita fissata al 18 marzo 1809 e ricavata dall'epigrafe posta sulla lapide [...] e metteva la scrittura al servizio di questo o quell'interesse, cosa peraltro non rara per la stampa napoletana dell'epoca.
Presto stanco di questa situazione e sicuro di poter meglio affermare altrove il proprio talento, il F. decise d'improvviso ...
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BROCCHI, Virgilio
Renato Bertacchini
Discendente da nobile e cospicua famiglia di Bassano del Grappa, nacque il 19 genn. 1876 da Ippolito e da Emilia Lanza a Orvinio (Rieti). Studente di ginnasio a [...] di bottegaio anticlericale.
L'isola sonante, oltre ad essere una testimonianza delle condizioni politico-sociali dell'epoca, soprattutto per quanto riguarda l'azione clericale nell'Italia settentrionale, rivela la formazione e le idee dominanti ...
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MALATESTA (Bastiani, de' Bastiani), Giuseppe
Giuseppe Gullino
Nacque a L'Aquila, attorno al 1545, da Sebastiano (donde forse deriva l'uso prevalente della forma patronimica Bastiani nelle edizioni delle [...] classici che sarà propria del XVII secolo. Il M., infatti, finisce per sostenere che il poeta deve interpretare la sua epoca con fantasia creatrice, poiché anche nell'arte non vi è eternità.
Una posizione "moderna", dunque, quella del M.; anche se ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...