Poeta arabo dell'epoca omayyade, morto nel 728-29 d. C. Appartiene alla scuola higiazena, ed è noto per le sue avventure e poesie d'amore. ...
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Poeta arabo dell'epoca omayyade (sec. 7º-8º d. C.), famoso per le sue poesie encomiastiche, e più ancora per quelle satiriche e d'invettiva, scambiate con i poeti rivali al-Akhṭal e Farazdaq. ...
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Poeta arabo dell'epoca omayyade (m. 743 d. C.), fedele agli Alidi. Tra i suoi carmi, le cosiddette Hāshimīyyāt in onore dei Banū Hashīm (da cui l'opera trae il nome) e dedicate anche al Profeta, ad ῾Alī [...] e ai suoi discendenti ...
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Erudito romano di epoca imperiale (3º o 4º sec. d. C.), noto a noi attraverso gli scritti di Giovanni Lido. Scrisse un libro De signis, uno sull'interpretazione dei tuoni e uno sulla Etrusca disciplina, [...] in cui trattava dell'aruspicina etrusca ...
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Giullare e poeta catalano dell'epoca di Giacomo II e Pietro II (seconda metà del sec. 13º). Coltivò ogni genere, ma nelle forme d'imitazione popolare diede le sue più fresche poesie; l'opera sua è un'eco [...] della vita di corte. Fu chiamato "il più catalano dei trovatori" ...
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Poeta turco (n. Brussa - m. 1422), vissuto all'epoca del sultano Bayāzīd I (n. 1359 - m. 1403). Fu autore del celebre Mevlid-i Nebī ("Nascita del Profeta"). L'opera, densa di dottrina religiosa e lirismo, [...] ancora oggi viene recitata in occasione delle celebrazioni che si svolgono per la nascita del Profeta ...
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Scrittore tedesco (Eschershausen, Braunschweig, 1831 - Braunschweig 1910). Nell'epoca bismarkiana e guglielmina, segnata dal militarismo prussiano e da un crescente materialismo, R. occupa la posizione [...] isolata di un narratore tutto legato all'interiorità, un idealista che riflette sugli aspetti problematici dell'esistenza sfumando talvolta il pessimismo di fondo nei toni di una rassegnata ironia. Esordì ...
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FALDELLA, Giovanni
Lucia Strappini
Nacque a Saluggia, all'epoca in provincia di Novara (oggi Vercelli), il 26 apr. 1846, da Francesco e da Benedetta Barberis.
Il padre, proprietario terriero e medico [...] F. sembra voler aderire, sia pure a suo modo, a quell'intenzione di verismo che era ampiamente diffusa nel clima letterario dell'epoca.
"Se io tento di escuotere con la mia penna ogni angolo di vita sociale fino al tanfo delle osterie, e proseguo la ...
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(gr. Πύρρος) Nome con cui da Teopompo, poi in epoca ellenistica e a Roma, fu chiamato Neottolemo; deriverebbe da Pirra (Πύρρα «la rossa»), il nome portato dal padre Achille quando si trovava a Sciro travestito [...] da donna ...
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Poeta e scrittore turco (İstanbul 1850 - ivi 1893) dell'epoca delle riforme (tanẓīmāt). Storiografo ufficiale del sultano ῾Abd ul-Ḥamīd II, approfondì gli studî sulla poesia neoclassica e aderì al neoclassicismo. [...] Tra le sue opere: il poema Āteşpare (1883-84); un libro sulla terminologia della letteratura (Iṣṭilāhāt-iedebiye, 1889); un dizionario (Lūghāt-i Nācī, 1890) ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...