Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musei, orti botanici e teatri anatomici
Giuseppe Olmi
L’immagine che abbiamo degli scienziati del passato è spesso quella di individui per lo più seduti a un tavolo, intenti a riflettere, a elaborare [...] della natura e, più in specifico, del regno vegetale, fu l’orto botanico o ‘dei semplici’, nome che veniva usato all’epoca per designare le piante medicinali.
Una ventina di anni prima, sia in Italia sia in altri Paesi europei, le università avevano ...
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Insieme dei fenomeni che insorgono nelle piante in relazione al fotoperiodo, cioè alla lunghezza del periodo diurno di luce (non all’intensità della luce); dal fotoperiodo sono regolate molte funzioni, [...] in ottobre-novembre, ma si può anticipare la loro fioritura di parecchie settimane (per es., a metà luglio) se dall’epoca del trapianto, in primavera, si riduce con opportuni schermi a 8 ore la durata del giorno. L’organo percettore dello stimolo ...
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Pianta (Beta vulgaris) appartenente alla famiglia Chenopodiacee con fusto alto alcuni decimetri, foglie ovate, fiori piccoli, verdi, in glomeruli di spighe lunghe e lasse, solitarie o in pannocchia; il [...] del raccolto.
L’impiego della b. per l’alimentazione e la preparazione di medicinali (ora in disuso) risale a epoca assai remota. Nel 1747 il chimico prussiano A.S. Marggraf estrasse per la prima volta zucchero cristallizzato dalle radici della ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'inventario delle forme viventi
Jean-Marc Drouin
L'inventario delle forme viventi
Si narra che un tempo i Sette Saggi avessero ottenuto da Giove il permesso [...] p. 219). Non è quindi anacronistico il titolo che François Dagognet (1970) ha attribuito al suo penetrante studio sulle tassonomie di quest'epoca: Le catalogue de la vie. Se il mondo della fisica diviene, a partire da Galilei, un libro scritto in un ...
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Medico e naturalista svedese (Råshult 1707 - Uppsala 1778), riformatore della nomenclatura e fondatore della moderna sistematica, ideò il metodo di classificazione che adotta la nomenclatura binomia, assegnando [...] (1758) e nel 1762 ricevette il titolo nobiliare. Fu in stretto contatto coi massimi medici e naturalisti dell'epoca. Oltre alla ricerca scientifica svolse un'intensa attività didattica, ed ebbe numerosissimi, valenti allievi ("apostoli", non esitò a ...
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Nome comune delle piante del genere Linum e in particolare di Linum usitatissimum (fig.), coltivato per la pregiata fibra tessile che se ne ricava e per i semi.
Botanica
Il l. è un’erba annua della famiglia [...] ). La coltura per seme è praticata nei paesi caldi e secchi; in Italia il l. è coltivato per ambedue le destinazioni. L’epoca del raccolto varia: è anticipata per il prodotto da fibra in confronto a quello da seme. Il l. può ritornare sullo stesso ...
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MARCHESETTI, Carlo
Antonella Parisi
Nacque a Trieste il 17 genn. 1850 da Giuseppe, imperial regio commissario di polizia, e da Teresa Malli. Mostrò un precoce interesse per gli studi botanici e naturalistici [...] di scavo rilevarono la presenza di un abitato dell'Età del bronzo finale - Età del ferro, con segni di continuità fino all'epoca romana. Il M. illustrò i risultati dello scavo in una breve relazione (Il castelliere di Cattinara, in Boll. della Soc ...
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Nome comune di Oryza sativa (v. fig.), pianta annua della famiglia delle Poacee.
Caratteri generali
Il r. ha radici fascicolate e culmi alti anche oltre 1 m, foglie ricoperte di peli corti e rigidi; l’infiorescenza [...] delle zone umide dell’Asia sud-orientale (India, Indocina, Cina), dove è coltivato da tempi antichissimi; fu conosciuto nell’epoca greco-romana, ma non coltivato; la sua coltivazione in Europa fu introdotta dagli Arabi nell’8° sec. e precisamente in ...
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cereali
Laura Costanzo
Piante alla base dell'alimentazione umana
I cereali sono un gruppo di piante erbacee, della famiglia delle Graminacee, coltivate in tutto il mondo perché tra le principali fonti [...] nome comune delle piante ma anche dei frutti, chiamati chicchi e cariossidi dai botanici. Il nome 'cereale' risale all'epoca dei Romani, che usavano festeggiare la raccolta di orzo e di frumento offrendo questi prodotti alla dea Cerere, protettrice ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] di fogli strappati da G. Libri rispettivamente dal Codice B e dal Codice A (con i quali quindi condividono l'epoca di composizione), entrati poi a far parte della raccolta di B. Ashburnham, restituiti in seguito alla Bibliothèque Nationale di Parigi ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...