FONTANA, Fabrizio
Rossella Pelagalli
Nato a Torino nel 1620 circa, si trasferì a Roma nel 1650, anno in cui risulta iscritto tra i soci della Congregazione di S. Cecilia. Intraprese la carriera di organista [...] piatte e convenzionali". Gli viene riconosciuto comunque il merito di aver evitato gli eccessivi artifizi dell'epoca, anche se non riuscì a infondere nella chiara e sapiente scrittura contrappuntistica le esigenze espressive della nascente ...
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MANNA, Ruggero
Pietro Zappalà
Nacque a Trieste il 6 apr. 1808 (il 7 aprile, secondo Boccardi, 1908), figlio di Pietro, conte cremonese, e di Carolina Bassi, celebre cantante napoletana.
Stimolato dall'ambiente [...] , fra cui vari Stabat Mater, Salve Regina e un'Ave Maria (1845) che suscitò un certo dibattito nelle riviste dell'epoca. Fu pubblicato, vide numerose esecuzioni e riscosse un discreto successo anche un De profundis scritto per la morte del violinista ...
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Hollander, Frederick (forma anglicizzata di Hollaender, friedrich)
Ermanno Comuzio
Compositore tedesco, nato a Londra il 18 ottobre 1896 e morto a Monaco di Baviera il 18 gennaio 1976. Figlio d'arte, [...] ; I lupi mannari) di Andrew Marton, fosco dramma sul neonazismo in cui un brano ha la funzione di connotare un ambiente e un'epoca. Per il viennese Fritz Lang H. scrisse la canzone omonima di You and me (1938), film che si avvale anche di una canzone ...
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FESTA, Giuseppe Maria
Carlo Tamassia
Nacque a Trani (Bari) nel 1771 da Vincenzo, violinista e direttore a Napoli dell'orchestra del teatro del Fondo. Per dieci anni studiò il violino sotto la guida [...] nel Turco in Italia) ed autrice di una cavatina. Fra le sue qualità di cantante risalta quella, assai rara all'epoca, dell'estrema disponibilità all'interpretazione di diversi ruoli in generi contrastanti, come il buffo, il patetico ed il tragico ...
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PAMPANINI, Rosetta
Giancarlo Landini
PAMPANINI, Rosetta. – Nacque a Milano il 2 settembre 1896, da Gerolamo e Cleofe Cattaneo, famiglia di origine polesana.
L’inclinazione al canto si manifestò fin [...] di soprano, ideale per dare piena realizzazione al lirismo di Puccini e della Giovane Scuola secondo il gusto verista dell’epoca, che voleva un canto acceso e impetuoso. Il timbro luminoso realizzava a dovere il tipo della donna appassionata votata ...
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ARGIROPULO, Isacco
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Nacque a Costantinopoli probabilmente dopo il 1448, figlio di Giovanni.
Apprese i primi insegnamenti dell'arte di organaro da Antonio del Bessa a Firenze, dove il padre, ritornato [...] Roma.e gli organi di S. Pietro in Vaticano dalle origini a tutto il periodo frescobaldiano, Firenze 1958, pp. 7, 32 s.; G. Barblan, Vita musicale alla Corte Sforzesca, in Storia di Milano, IX, L'epoca di Carlo V (1535-1559), Milano1961, pp. 809-811. ...
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CORDARA, Carlo
Piero Caraba
Nacque a Torino il 14 marzo 1866, da Giovanni Battista e da Giuseppina Orange, ma presto si trasferì a Firenze, ove trascorse tutta la sua esistenza. All'università di Pisa [...] , l'austerità delle linee e la sobrietà del colore. Il divampare della guerra e le precarie condizioni del teatro dell'epoca troncarono le sue speranze.
Non furono mai eseguite: La locandiera (1905), commedia lirica in tre atti, libretto di Ettore ...
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Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] quale, appagando tale anelito in forme di sovrana bellezza, costituisce una delle somme manifestazioni estetiche del genio, pari soltanto, nell'epoca moderna, a quella d'un Michelangelo e d'uno Shakespeare. Come questi, e come un Alighieri, il B. è ...
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Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] predominano magnolie, rosacee, cipressi e varie specie di faggio australe e di conifere di grandi dimensioni.
In epoca precolombiana la popolazione del C. probabilmente non superava le 250.000 unità. Nell’arida regione settentrionale vivevano Chango ...
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Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] Più che nella musica strumentale, più che nell'opera - dove pure lascia pagine superbe (limitate però dallo stile dell'epoca metastasiana) - lo slancio intenso, la vastità di invenzione, la gagliardia costruttiva di cui era capace il genio händeliano ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...