DACCI, Giusto
Bianca Maria Antolini
Nato a Parma il 1° sett. 1840, da Pietro e Adelaide Carem studiò alla Scuola di musica sotto la guida di G. Rossi, diplomandosi in pianoforte e composizione nel 1860. [...] Regno, Roma 1881; Cenni storici e statistici intorno alla R. Scuola di musica in Parma dal giorno 2 maggio 1818 (epoca della sua origine) a tutto l'anno scolastico 1886-87, Parma 1888.
Non contraddistinta da eventi biografici di particolare rilievo ...
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BARINI, Giorgio
Raoul Meloncelli
Nacque a Torino il 3 ag. 1864. Dopo aver studiato con A. Lombardi, negli anni della gioventù si dedicò alla composizione; di questa sua attività, che abbandonò assai [...] Giacomo Setaccioli. Critico musicale di vari giornali e riviste, tra cui La Tribuna, Il Giornale d'Italia, Il Messaggero, Epoca e Nuova Antologia (alla quale collaborò per circa vent'anni), curò le edizioni de Il Socrate immaginario di G. Paisiello ...
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FRANCHINI, Francesco
Carla Papandrea
Scarse e discontinue sono le notizie biografiche su questo compositore, nato a Siena nell'ultimo quarto del sec. XVII. In giovane età decise di diventare sacerdote [...] Sion, a quattro, con due violini ed organo (1755); Veni Sancte Spiritus, a quattro, pieni (1755); e inoltre composte in epoca imprecisata, ma comunque durante il servizio prestato come maestro di cappella dell'opera di S. Maria: Haec dies, a quattro ...
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Young, Victor
Paolo Patrizi
Compositore statunitense, nato a Chicago l'8 agosto 1900 e morto a Palm Springs, California, il 10 novembre 1956. Autore di circa trecento colonne sonore, realizzate nell'arco [...] di Cecil B. DeMille, nel comporre la quale Y. potrebbe aver tenuto a mente l'opera omonima di Saint-Saëns, all'epoca assai popolare, con il suo florilegio di esotismo e decadentismo. Ancora per DeMille Y. scrisse le musiche di Unconquered (1947; Gli ...
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CAPPONI, Giuseppe
Enza Venturini
Nacque da Francesco e da Lucia Vandiani a Cantiano (Pesaro) il 14 sett. 1832. Dotato di una buona voce, cominciò a dedicarsi al canto finché, ormai venticinquenne, entrò [...] morì il 6 ag. 1889.
Il C. fece parte di quella che il Celletti definisce la terza generazione dei tenori dell'epoca verdiana; aveva una voce potente, bene impostata, che eccelleva nelle note acute e gli consentì peraltro di affrontare il repertorio ...
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Rózsa, Miklós
Oscar Cosulich
Compositore ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Budapest il 18 aprile 1907 e morto a Los Angeles il 27 luglio 1995. Musicista di formazione classica, dopo un approccio [...] ) di Billy Wilder, in cui R. introdusse alcune asperità di ritmo e armonia assolutamente innovative per i canoni musicali dell'epoca. Una ricerca che lo avrebbe portato, ancora per Wilder, a sonorizzare i deliri alcolici del protagonista di The lost ...
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DE CRESCENZO (Crescenzo, de), Costantino
Mauro Macedonio
Nacque a Napoli il 24 ag. 1847 da Gaetano e da Luisa Riccardi.
Pianista e compositore, fu avviato giovanissimo agli studi musicali presso il [...] , il D. scrisse numerose romanze per canto e pianoforte, dalla cantabilità raffinata ed elegante, specchio di una società e di un'epoca.
Fonti e Bibl.: Necrologio in Ars et Labor (Musica e Musicisti), 15 sett. 1911, p. 721; Il Mattino, 4-5 luglio ...
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Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] Mosè in Egitto (seria; Napoli, 5 marzo 1818). Seguì un nuovo periodo di lavori mediocri, alcuni dei quali però fortunati all'epoca: Adina o Il Califfo di Bagdad (comica; rappr. a Lisbona solo nel giugno 1826); Riccardo e Zoraide (seria; Napoli, 3 dic ...
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(indonesiano Jawa) Isola dell’Indonesia (129.307 km2 con 130.401.500 ab. nel 2007). Ha forma rettangolare molto allungata, con lunghezza massima, nel senso dei paralleli, di circa 1000 km e con larghezza [...] maduresi delle regioni orientali, tendono a uniformarsi ai Giavanesi. L’ondata culturale neo-indonesiana giunse a G., in epoca relativamente antica, con i primi secoli dell’era volgare, e permeò gradatamente tutta la popolazione, introducendo tra l ...
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In senso proprio, modo di locomozione, soprattutto dell’uomo, che differisce dalla corsa (nella quale si ha, nel ritmico movimento delle gambe, un attimo di sospensione in aria di tutto il corpo) ed è [...] con il terreno; praticata in Inghilterra fin dal 1835, fu tra le prime specialità dell’atletica a essere ripristinata in epoca moderna. Si distingue nettamente dalla corsa per alcune regole fondamentali: il piede del marciatore deve toccare il suolo ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...