BONELLI, Giorgio
Paolo Casini
Nacque a Vico, presso Mondovì, il 5 luglio 1724. Compiuti a Mondovì i primi studi, vinse per concorso un posto al Collegio delle province di Torino, ove si addottorò in [...] qualità, sia pure con riserva, erano state sostenute da Gerard van Swieten, medico e fisiologo tra i più noti dell'epoca, allievo e commentatore di Boerhaave, protomedico di Maria Teresa d'Austria e direttore della facoltà di medicina e del giardino ...
Leggi Tutto
BORDA, Siro
**
Nato a Pavia il 13 sett. 1764, studiò medicina nell'ateneo della sua città - allievo, tra gli altri, di S. A. Tissot - ove si laureò il 10 apr. 1784. Fu nominato ripetitore di materia [...] aderenza alle idee rasoriane privò, quindi, il suo insegnamento del vero spirito della ricerca farmacologica dell'epoca, consistente nell'esigenza di conoscere le modificazioni dei quadri clinici indotte dai medicamenti: tuttavia, se nulla ...
Leggi Tutto
BORRI, Lorenzo
Egisto Taccari
Nato a Firenze, da Giovanni Battista e da Ida Cantagalli, il 14 febbr. 1864, frequentò dapprima l'università di Bologna, poi l'istituto di studi superiori di Firenze: qui, [...] furono apprezzati nel mondo medico, mentre vivo compiacimento per la sua opera innovatrice espressero penalisti e civilisti dell'epoca, con alcuni dei quali iniziò una valida collaborazione testimoniata dalla fondazione in Modena (con E. Serafini e L ...
Leggi Tutto
BAIRO, Pietro
Mario Crespi
Nacque a Bairo (Torino) nell'anno 1468. Secondo alcuni, il suo vero cognome non sarebbe stato Bairo, bensì De Monte o De Michaeli: egli, infatti, negli Statuta vetera, et [...] in 8°; Lugduni 1578; Leydae 1578, in 8°; Francofurti 1618, in 12° (ampio trattato di medicina pratica, che fu, relativamente all'epoca, un buon libro); Segreti Medicinali di Pietro Bairo da Turino, Turino 1584, in 8°; Venezia 1585, in 8°; 1629, 1701 ...
Leggi Tutto
Sindrome neurologica complessa, caratterizzata dal periodico ripetersi di manifestazioni psicofisiche improvvise, quali sospensione o perdita della coscienza, stato confusionale, movimenti automatici e, [...] maggior parte dei casi iniziano nell’adolescenza o nella gioventù.
Le cause sono numerose e possono verificarsi in epoca prenatale, perinatale o postnatale. I fattori prenatali sono per lo più legati a una inadeguata ossigenazione intrauterina (per ...
Leggi Tutto
La gonade femminile nell’essere umano.
Anatomia
L’o. è un organo pari, che nella donna adulta ha la forma e il volume di una grossa mandorla e ha massa di 6-8 g (fig. 1). È situato nella parte dell’escavazione [...] ciclico e costante di variazioni ormonali e strutturali degli organi deputati alla riproduzione.
La caratteristica centrale dell’epoca riproduttiva è la produzione di un ovulo che può essere fecondato. Nel ciclo ovarico (➔ mestruazione) è possibile ...
Leggi Tutto
Genetica medica
Bruno Dallapiccola
(App. V, ii, p. 377)
Il progresso della g. m. è stato fortemente influenzato in questi anni dallo sviluppo delle tecniche di biologia molecolare (v. App. V e in questa [...] sottoposti al trapianto renale. Le analisi molecolari consentono in tutte le famiglie di identificare le persone a rischio in epoca presintomatica e addirittura nella vita fetale. La diagnosi precoce non è ancora in grado di cambiare radicalmente la ...
Leggi Tutto
. Con il termine di encefalopatie che oggi si preferisce a quello di cerebroplegia (v. IX, p. 802) si tende a indicare una sofferenza acuta, sub-acuta o cronica dell'encefalo diffusa piuttosto che "focale", [...] di Sturge-Weber e la sclerosi tuberosa di Bourneville. Queste e. sono già evidenti alla nascita o si manifestano in epoca successiva, talora dopo molti anni, come può avvenire nella malattia di Wilson o nelle forme giovanili e tardive della idiozia ...
Leggi Tutto
Scienza che si occupa degli aspetti riproduttivi e sessuali dell'uomo nelle varie fasi della vita: a. pediatrica, dell'adulto, geriatrica. Sviluppatasi come scienza clinica negli ultimi trent'anni, ha [...] sessuale riceve la sua prima sollecitazione di natura ormonale dal testosterone, prodotto dalla gonade maschile all'epoca della pubertà. Questa innesca una serie di meccanismi neurotrasmettitoriali cerebrali che fanno della dopamina e dei GnRH ...
Leggi Tutto
Neurosecrezione
GGiovanni Berlucchi
di Giovanni Berlucchi
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Evoluzione del concetto di neurosecrezione: a) origine del concetto di neurosecrezione; b) distinzione tra neurotrasmettitori [...] decenni del secolo e fu pertanto avversato dall'establishment neuroscientifico per la sua incompatibilità con il paradigma dell'epoca. Il concetto tuttavia fu universalmente accettato, negli anni cinquanta, nel contesto di un nuovo paradigma che esso ...
Leggi Tutto
epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...