Scrittore francese (n. Tours 1905 - m. durante la ritirata di Dunkerque 1940). Compagno di studî di J.-P. Sartre al liceo Henri IV e all'École normale supérieure, iscritto dal 1927 al Partito comunista, [...] con cui ruppe all'epoca del patto Molotov-Ribbentrop (1939), collaborò all'Humanité (1935), a Ce soir (1937) e ai Cahiers du bolchévisme (1938). Tra i suoi saggi, oltre al celebre Aden Arabie (1931; trad. it. 1961), ispirato a un viaggio ad Aden che ...
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Poeta e cortigiano (Sharpham Park, Somerset, 1543 - Londra 1607). Le sue liriche, apprezzate ma mai raccolte in volume (la più famosa è My mind to me a kingdom is), presentano spesso le caratteristiche [...] migliori dell'intellettuale poesia di corte dell'epoca elisabettiana. ...
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Titolo di due trattati scritti intorno al 1320 da J. de Muris e P. de Vitry, con cui si designa comunemente la musica profana del 14° sec. in Francia e in Italia, in contrapposizione alla polifonia sacra [...] dell’epoca precedente (➔ Ars antiqua).
Nonostante i molteplici rapporti tra loro esistenti, la francese e l’italiana vanno considerate come due scuole distinte. La produzione musicale francese ebbe come centro principale Parigi ed era destinata ...
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Scrittore giapponese (Edo, od. Tokyo, 1767 - ivi 1848); autore di haikai, romanzi, rielaborazioni di classici cinesi e giapponesi. La sua prima opera di rilievo, Chinsetsu Yumiharizuki ("Storia meravigliosa [...] della luna tesa ad arco", 1806-10) è liberamente ispirata alla vita di un famoso arciere di epoca medievale, Minamoto no Tametomo (1139-1170). Posteriore di due anni è Beibei kyōdan ("Racconto in dialetto di campagna"), dedicato, come molte altre ...
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Critico e storico danese (Copenaghen 1865 - ivi 1942). Prof. universitario di storia della letteratura, uno dei propugnatori del realismo sulle orme di G. M. C. Brandes, maestro entusiasta del "liberalismo [...] critico". Tra gli scritti: Guldalderen i dansk Digtning ("L'epoca aurea della poesia danese", 1890) e Svensk Romantik ("Romanticismo svedese", 1804); su problemi della cultura medievale, By og Borger ("Città e cittadino", 1901); sulla cultura ...
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Poeta brasiliano (Florianópolis 1863 - Sitio, Minas Gerais, 1898), ritenuto l'iniziatore del movimento simbolista nel Brasile. Tra le sue opere sono da ricordare Missal (1893) ed Evocações (1898) poemi [...] in prosa nei quali si riflette un certo preziosismo caratteristico dell'epoca, e Últimos sonetos (post., 1905) di tono più elegiaco. ...
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Scrittore e giornalista svedese (Stoccolma 1811 - ivi 1868). Autore di commedie umoristiche e popolareggianti: Ett resande teatersällskap ("Una compagnia di teatro ambulante", 1843), Magister Blächstadius, [...] 1844; Rika morbror ("Lo zio ricco", 1845); Hittebarnet ("Il trovatello", 1847) nel gusto borghese dell'epoca liberale, fu degli ideali della libertà, anche italiani, banditore e strenuo difensore. Più validi sia del teatro sia dei romanzi a tesi alla ...
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Letteratura e cinema
Antonio Costa
Nonostante le profonde trasformazioni in atto nella produzione e nel consumo, il cinema, alla svolta del nuovo millennio, continua con regolare frequenza a ispirarsi [...] (1986) di J.-J. Annaud, tratto dal best seller di U. Eco del 1980 ambientato nel Medioevo. La rivisitazione di epoche del passato ha addirittura riportato in auge un genere da tempo assente dagli schermi, il kolossal ambientato nel mondo antico greco ...
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Manzoni, Alessandro
Scrittore e poeta (Milano 1785 - ivi 1873). Alessandro Manzoni nacque da Giulia Beccaria (figlia dell’illuminista Cesare), al tempo della nascita di Alessandro sposata con Pietro, [...] esponente della piccola nobiltà lombarda. Voci diffuse già all’epoca ritenevano però che il padre naturale fosse Giovanni Verri, fratello minore di Pietro e Alessandro. I genitori si separarono nel 1792 e il giovane Manzoni trascorse l’infanzia e l’ ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] 1994); G. Seidel in Villa Jugend (rappresentato per la prima volta nel 1991) stilizza in forma simbolica il passaggio di un’epoca. Le urgenze della storia sollecitano anche il drammaturgo F.X. Kroetz, che si era occupato delle tendenze xenofobe e del ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...