autoctonìa Caratteristica delle popolazioni stanziate da epoca assai remota nel territorio in cui risiedono. Il termine autoctono viene utilizzato quale sinonimo di indigeno o aborigeno. ...
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verbum regis Nelle fonti franche dell’epoca merovingia, il mundeburdio, o alta protezione accordata dal re. Per precaria verbo regis si intende una precaria (➔) fatta per intromissione del re nell’amministrazione [...] di patrimoni ecclesiastici ...
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Quotidiano politico e letterario russo («Nuova epoca») fondato a San Pietroburgo nel 1868. Caratterizzato inizialmente da un indirizzo progressista, si avvalse della collaborazione di scrittori come M. [...] Saltykov-Ščedrin e N. Nekrasov. Dopo il 1890 si orientò in senso decisamente nazionalistico e conservatore; fu soppresso nel 1917 ...
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soubrette Nel teatro comico francese dell’epoca classica, la servetta brillante.
Per estensione, nell’opera lirica e nell’operetta, personaggio femminile con analoghe caratteristiche di vivacità e spigliatezza. [...] Nel teatro di rivista, e anche nel varietà televisivo, la protagonista femminile (attrice, cantante e ballerina) dello spettacolo ...
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NAUKEROS (Naucerus)
Red.
Bronzista greco, di epoca ignota. Plinio (Nat. hist., xxxiv, 80), in un rapido accenno, menziona N. come autore di una statua che rappresentava un lottatore ansimante. L'attribuzione [...] dell'attività di N. all'epoca ellenistica, che è stata sostenuta a partire dal Brunn, è incerta. Lo Hardouin ha voluto emendare il nome in Nauclerus (Ναύκληρος), ma questo emendamento è stato rifiutato dal Ferri.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, ...
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Dio della città di Babilonia dall'epoca della 1a dinastia babilonese (inizi del 2° millennio a.C.) fino alla caduta del Regno caldeo (538 a.C.). Era considerato il creatore dell'Universo e ordinatore del [...] pantheon. Il poema Enuma elish ("Poema della creazione") narra l'ascesa di M. a dio supremo e tutta la sua opera per l'organizzazione del mondo. M. era adorato principalmente nel tempio Esagila di Babilonia ...
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Nel regno di Sicilia, dall'epoca aragonese sino al 1812, così si chiamava ognuno dei tre stati (baronale, ecclesiastico e demaniale) che formavano il parlamento (v.). ...
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vascello Grande unità da battaglia dell’epoca velica. Nacque in Olanda verso la fine del 16° sec. e fu poi sviluppato e perfezionato in Inghilterra, Francia, Spagna e Svezia. Tra 18° e 19° sec., raggiunse [...] dimensioni grandiose (in m: 64×17,40×8,23; altezza 11 m ca.) con dislocamenti fino a 5500 t. Gli scafi, di legno, robusti e pesanti, a doppio fasciame (esterno e interno) erano generalmente a 3 ponti (nei ...
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GIARĪR Ibn ‛Aţiyyah
Poeta arabo dell'epoca omayyade (sec. VII-VIII d. C.), famoso per le sue poesie encomiastiche, e più ancora per quelle satiriche e d'invettiva scambiate con i poeti rivali al-Akhṭal [...] e al-Farazdaq (v. arabi: Letteratura, III, p. 849) ...
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PARPAGLIOLA (o Parpaiola)
Giuseppe Castellani
All'epoca della prima conquista francese di Milano nel sec. XV venne coniata una moneta di mistura del valore di due soldi e mezzo o ottavo di lira, che [...] prese questa denominazione dal francese parpaillole. Si ebbe anche la mezza. Il nome venne esteso a monete similari di molti altri luoghi, anche di valore inferiore. Ricomparve sotto Napoleone I a "vulnerare", ...
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epoca
època s. f. [dal gr. ἐποχή, propr. «sospensione, fermata», der. di ἐπέχω «trattenere»]. – 1. Propr., punto fisso nella storia, segnato da qualche avvenimento memorabile, da cui si comincia a contare una nuova serie di anni; o spazio...
epoche
epochè s. f. [traslitt. del gr. ἐποχή (v. epoca)]. – In filosofia, la sospensione dell’assenso e, più in generale, del giudizio, considerata dagli scettici antichi come necessaria, data l’assoluta incertezza di ogni conoscenza concernente...