COMOLLI, Giovanni Battista
Gianluca Kannès
L'atto di battesimo, conservato presso la parrocchia di S. Maria Maggiore a Valenza (Alessandria), lo registra nato il 19 febbraio del 1775 da Giovanni e Giuseppina [...] C. rassegnò una perizia a sostegno di quella del Tarini, direttore del Museo di antichità, sui torsi loricati di epocaromana da poco ritrovati in Susa (Levi Momigliano, 1980). Lo stesso mese presentò un busto in terracotta dell'Alfieri alla seduta ...
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FABRETTI, Ariodante (Giuseppe Goffredo Ariodante)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Perugia il 1° ott. 1816 da Giuseppe, singolare personaggio di popolano autodidatta originario di Deruta, e da Assunta [...] di opere dell'antichità, volle specializzarsi, indirizzando le non laute risorse al completamento delle collezioni numismatiche, specie di epocaromana (portò le monete consolari e imperiali da 550 a 15.679), che resero il medagliere torinese uno dei ...
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DE ROSSI, Michele Stefano
Pietro Corsi
Nacque a Roma il 30 sett. 1834, da Camillo Luigi e Marianna Bruti Liberati. Compì gli studi presso il Collegio Romano, ottenendo il diploma di licenza nel novembre [...] la critica al concetto dell'immensità dei tempi e il tentativo di collegare le ultime eruzioni laziali all'epocaromana miravano ad indebolire e a porre in dubbio la cronologia geologica ed antropologica accettata dalla maggior parte dei naturalisti ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] longobarde, ma occorre risalire molto più indietro nel tempo fino ai Romani. Conseguentemente l'autore considera la lingua parlata in epocaromana dividendola in "prisca, latina, romana e mista "in corrispondenza di quattro fasi diverse e susseguenti ...
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CASTELLAMONTE, Carlo di
Luciano Tamburini
Figlio di Cesare, nacque intorno al 1560, e fu quindicesimo conte di Castellamonte della linea Cognengo. Fu tra i primi patrizi piemontesi professionalmente [...] Il Castello di Rivoli Torinese, in Boll. d'arte, X (1930-31), pp. 152-161; P. Gribaudi, Lo sviluppo edil. di Torino dall'epocaromana ai nostri giorni, in Torino, 1933, n. 8, pp. 7-11; L. Simona, Artisti della Svizzera ital., Zurigo 1933, pp. 21-23 ...
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DESIMONI, Cornelio
Giovanni Assereto
Nato a Gavi (Alessandria) il 16 sett. 1813 da Angelo, farmacista, e da Dominica Merlo, si trasferì a Genova per compiervi gli studi fino al conseguimento della laurea [...] Duecento e di numerose convenzioni tra Genova e Bisanzio nel XII secolo; quindi passò a studiare le iscrizioni liguri in epocaromana, ed in particolare la "tavola di Polcevera". Presto si segnalò, con l'amico L. T. Belgrano, come una delle colonne ...
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GERLI, Agostino
Dario Melani
, Primogenito di Paolo e Anna Tagliabue, nacque a Milano nel 1744. Nel 1759 fu a Bologna alla scuola di Ercole Lelli, pittore, architetto, incisore e direttore della locale [...] S. Lorenzo a Milano e, tra i primi del suo tempo, affermò che erano "incontrastabilmente" provenienti da templi di epocaromana, come scrisse in seguito nelle Indicazioni di vari avanzi d'antichità esistenti nella città di Milano (Milano 1817, p. 15 ...
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GIOVANNI da Ferrara
Michela Becchis
Non è attualmente possibile stabilire - nell'ambito della seconda metà del XIV secolo - una data approssimativa di nascita di G., di cui però è certo, stando ai documenti [...] di fiume fosse da sempre cruciale per l'urbanistica veronese. Infatti, il ponte Navi, dove G. reimpiegò molti marmi lavorati di epocaromana e che costò più di 30.000 fiorini d'oro, aveva una struttura piuttosto complessa: era a quattro arcate, sotto ...
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AGOSTINO di Cantorbery, santo
Raoul Manselli
Preposito del monastero di S. Andrea sul Monte Celio, fondato da Gregorio Magno prima della sua elevazione al pontificato, da questo fu scelto per l'opera [...] York, ciascuno con dodici suffraganei. Ma A., invece di quella organizzazione, che si richiamava a divisioni già dell'epocaromana, preferì, in piena autonomia, fissare la sua sede a Cantorbery, proprio nel cuore dello stato di Etelberto, stabilendo ...
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FOSSOMBRONI, Vittorio
Carlo Pazzagli
Nacque ad Arezzo il 15 sett. 1754 da Giacinto e da Lucilla dei baroni Albergotti Siri, terzo di sette fratelli.
Poco conosciamo degli anni della fanciullezza e della [...] , necessaria per chiarire l'assunto di base da cui partiva tutto il ragionamento. Il F. dimostrava, infatti, come ancora in epocaromana l'intera valle seguisse una pendenza orientata da Nord verso Sud e la Chiana fosse un affluente del Tevere. Solo ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...