Contagio
Riccardo De Sanctis e Augusto Panà
Il contagio è il meccanismo per mezzo del quale gli agenti infettivi vengono trasmessi da una fonte di infezione - che può essere una persona, un oggetto [...] . E tutto questo concorre ad aumentare la confusione.
In epoca classica i concetti di contagio e di infezione sono riferiti gli uomini. In contesti diversi da quello medico, in epoca greco-romana, quando si allude a possibilità di infezioni e contagio ...
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Lebbra
Pietro Santoianni
Andrea Carlino
La lebbra (dal greco λέπρα, derivato da λέπω, "squamare") è una malattia infettiva che si manifesta in individui predisposti, causata dal batterio Mycobacterium [...] dall'India, per poi progressivamente diffondersi con l'espansione romana in Europa. Come attestano recenti ricerche archeologiche, alcuni dei crimini più gravi del diritto vigente dell'epoca. Una serie di processi vennero immediatamente istruiti per ...
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Erboristeria
Paola Lanzara e Gabriela Mazzanti
Il termine erboristeria, traduzione del francese herboristerie, a sua volta derivato del latino herbula, "erbetta", indica la raccolta delle piante, spontanee [...] Chirone anche Asclepio, il nume della medicina greca che i romani venerarono poi con il nome di Esculapio: sono suoi segni e cioè nei prati, nei pascoli, nei campi. In quest'epoca, invece, vennero istituiti i primi veri orti botanici destinati all' ...
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PANTALEONI, Maffeo
Antonio Bianco
– Nacque il 2 luglio 1857 a Frascati, primo dei tre figli di Diomede – medico, politico e senatore del Regno – e di Jane Isabella Massy Dawson.
Aveva cinque anni quando [...] mercati finanziari.
«In tutti i suoi lavori Pantaleoni riassume un’epoca e ne inizia un’altra: è il maestro che associa idee Umberto Ricci, professore a Macerata e suo successore alla cattedra romana.
Ricci fu uno dei tre lincei che nel 1933 si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Maria Lancisi
Maria Conforti
Giovanni Maria Lancisi, medico all’ospedale di S. Spirito, archiatra pontificio di Giovan Francesco Albani, papa Clemente XI, lettore allo Studium Urbis Sapientiae, [...] un’accademia, ponendo l’ospedale al centro dell’attività medica romana, sia dal punto di vista didattico-educativo sia da quello
La biblioteca voluta da Lancisi ha dimensioni ragguardevoli per l’epoca: già nel 1770, data del primo catalogo in nostro ...
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DURANTE, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque a Letojanni Gallodoro (Messina), da Domenico e da Giovanna Galeano, il 29 giugno 1844. Compiuti i primi studi a Messina, si trasferi a Napoli, ove segui i [...] suoi studi e ai suoi interessi di ricerca. Nell'università romana si sviluppò poi tutta la sua carriera accademica e scientifica. Nel le prime esperienze professionali e di ricerca nell'epoca in cui la chirurgia stava abbandonando le strade ...
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farmacologia
Francesca Vannozzi
Un 'universo' di sostanze per la cura del corpo malato
Tutte le civiltà, dall'antichità ad oggi, si sono poste il problema di guarire dalla malattia. La natura offre [...] influenzò per secoli la medicina di altre civiltà, tra cui quella romana. Secondo la sua teoria, un organismo è sano se gli e la tecnica di preparazione dei medicinali, divenuta nell'epoca contemporanea una vera e propria scienza: la farmacologia. ...
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BONFIGLIO, Francesco
Giuseppe Armocida
Nacque a Lentini (Siracusa) il 19 genn. 1883 da Giovanni e da Concetta Incontro. Studiò medicina e chirurgia all'università di Roma ove si laureò a pieni voti [...] studio. La tradizione neuropatologica della scuola psichiatrica romana era stata poco prima consacrata dai lavori di apertura verso tutti i principali temi della cultura psichiatrica della sua epoca.
Il lungo arco di tempo durante il quale si svolse ...
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FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] poi ritornare a Roma. Infatti il suo nome ricompare, in qualità di lettore di chirurgia, nei rotuli romani del 1559 e del 1561. Sicuramente in quest'epoca il suo insegnamento fu esclusivamente di chirurgia dal momento che, dopo il 1552, per volere di ...
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PACCHIONI, Antonio
Matteo Al Kalak
PACCHIONI, Antonio. – Nacque a Reggio Emilia da Giambattista e da Leonora Dugoni. Secondo Girolamo Tiraboschi (1783, 415) la sua data di nascita è da fissare al 24 [...] collega Giorgio Baglivi, esponente di spicco della medicina romana, con cui sorsero screzi relativi ai plagi perpetrati suscitò una certa eco nel mondo scientifico ed erudito dell’epoca, che poté seguire la disputa anche grazie al dettagliato ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...