DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] sul confronto tra lo svolgimento fonetico dell'India e della Romània. Dalla tesi, decurtata e rielaborata, derivò poi il Museo archeologico di Firenze, animatore dell'etruscologia dell'epoca, fondatore e organizzatore dell'Istituto di studi etruschi ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] radicata, non sarebbe mai scomparsa del tutto, nemmeno durante i secoli della dominazione romana, e avrebbe poi costituito un fertile terreno per il greco bizantino di epoca medievale. Ancora nel XIV secolo risulta che l’area grecofona – oggi ormai ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] ) era un volgare di tipo meridionale, ma subì in epoca rinascimentale – e soprattutto dopo il sacco del 1527, in al., Torino, UTET, pp. 515-567.
D’Achille, Paolo (2007), Le “varietà romane” di italiano, in D’Achille & Viviani (2007), pp. 25-44.
D’ ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] o lunga, [jː], [ˈfijːo], tipica della pronuncia regionale romana, campana, siciliana e di altre zone;
(d) come nesso ➔ latino e italiano) costituiscono varianti innovative a quell’epoca stigmatizzate che poi sono diventate la forma standard unica ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] vuole che sia quella che s’usa in Roma, non mica da’ romani uomini, ma da quelli della Corte che in Roma fanno dimora» (Bembo (1976), Incontri tra toscano e volgari settentrionali in epoca rinascimentale, «Archivio glottologico italiano» 61, pp. 86 ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] si devono i nomi delle due grafie più diffuse dell’epoca: la cancelleresca italica, utilizzata per gli atti notarili, le amore Mario Equicola afferma l’esistenza di una lingua «cortesiana romana, la quale de tucti boni vocabuli de Italia è piena ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] delle origini e della cultura e letteratura italiche e romane pregreche sia trattato integrando più punti di vista malgrado, al Croce.
Diversamente da altri linguisti e filologi italiani dell'epoca (C. Trabalza, C. De Lollis, M. Bartoli), il C ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] composite», secondo la definizione di Contini.
Il plurilinguismo di Gadda varia da epoca a epoca e da opera a opera (tra la fase milanese e quella romana, attraverso il «pianerottolo» fiorentino del Primo libro delle favole), mettendo in gioco ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] più basse. Intorno al 15 a.C., con l’espansione romana e l’assoggettamento del territorio da parte delle legioni guidate da se nelle aree periferiche è stata soggetta a dileguo in epoca relativamente recente, morfologicamente non è l’unica marca di ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] esistente nonostante la ricchezza degli scambi caratteristica della nostra epoca, e capace di influenzare i nuovi arrivati. regionale, se il contesto non aiuta:
La pronuncia toscana e romana di pece ad altri sembra pesce; la pronuncia emiliana di ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...