L’insieme delle attività umane legate al mare, e più precisamente il complesso delle navi, degli impianti a terra, dei porti, degli equipaggi mediante i quali si esplica l’attività dell’uomo sul mare; [...] , conservatasi poi per un millennio; i traffici marittimi si svilupparono con organizzazioni e con metodi che anticipano quelli moderni.
Epocaromana. - Roma nel 3° sec. a.C. consolidò la sua potenza marittima che le permise poi di battere Cartagine ...
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Regione fisica e storica dell’Italia centrale, estesa sulla sinistra del basso corso del Tevere a monte di Roma. In epocaromana, almeno fino al 3°-4° sec. d.C., corrispondeva al territorio abitato dagli [...] , annesso il territorio dei Sabini, diedero agli abitanti la cittadinanza (con suffragio dal 268). In età romana fiorirono i centri di Reate (Rieti), Nursia (Norcia), Amiternum (Amiterno), Trebula Mutuesca (Monteleone Sabino), Eretum (Ereto), Cures ...
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sinedrio Presso gli antichi Greci, la riunione dei rappresentanti di leghe sacrali o politiche nazionali. In particolare ad Atene, il collegio costituito da un magistrato (arconte eponimo; arconte re e [...] polemarco) e i suoi assessori (πάρεδροι).
Supremo consiglio degli Ebrei al tempo dell’occupazione romana della Palestina. Appare nelle fonti solo in epocaromana, ma è probabile che il senato attestato con il nome di γερουσία fin dall’età ellenistica ...
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Area pianeggiante della prov. di Salerno, che si estende per oltre 130 km2, a un’altitudine di 450 m s.l.m. Racchiuso tra le dorsali appenniniche e percorso dal fiume Tanagro, il V. è un bell’esempio di [...] longitudinale, che nel Pleistocene era occupata da un lago, poi svuotatosi in epoca storica. Molto notevoli sono le opere di bonifica (le prime risalgono a epocaromana), eseguite per facilitare lo scolo delle acque, che, specie sulla sinistra del ...
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Regione storica e geografica del Portogallo (26.418 km2 con 765.971 ab. nel 2005), compresa tra il fiume Tago a N (da cui il nome: alem Tejo «di là dal Tago») e i rilievi dell’Algarve a S; confina a E [...] con la Spagna.
Abitata da genti di origine celtica, raggiunse una certa prosperità in epocaromana. Costituita da un vasto altopiano percorso da minuscole sierre, è la regione meno popolata del Portogallo; clima continentale, piogge scarse e quattro ...
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Il più importante fiume italiano, sia per lunghezza di corso (652 km) sia per ampiezza di bacino (74.970 km2). Il nome deriva dal lat. Padus (gr. Πάδος) che è attestato per la prima volta da Polibio ed [...]
Po di Primaro In passato, il braccio meridionale del delta del Po, ormai senza più alcun rapporto con il fiume. In epocaromana era il braccio più attivo (donde il nome Primarius). Nel Medioevo fu largamente navigato; solo dopo il 15° sec. iniziò il ...
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(ingl. British Islands) Arcipelago dell’Europa nord-occidentale tra l’Oceano Atlantico a O, il Mare del Nord a E, la Manica a S e il Mar di Norvegia a N. Si estende da N a S per 11 gradi di latitudine. [...] numerosi i maggiori Mammiferi selvatici: cervo, capriolo, daino; quest’ultimo, con probabilità, è stato importato dal continente in epocaromana. Due specie di lepri sono indigene. Tra i carnivori i più diffusi sono la volpe, numerosa specialmente in ...
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teocrazia Forma di governo in cui la sovranità è teoricamente esercitata dalla divinità.
La t. nella storia dei popoli
Si possono distinguere due forme tipiche di teocrazia. In certi casi la t. ha un [...] . Ciò avveniva, per es., nell’ebraismo antico, in cui il pensiero teocratico rimase in vigore dal tempo dei Giudici fino all’epocaromana; analoga era la t. islamica sotto Maometto e, dopo la scissione, con gli Sciiti che nell’imā’m riconoscevano la ...
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punica, civiltà[1] Civiltà fenicia dell’Occidente, fiorita a Cartagine e nelle sue colonie tra 9° e 2° sec. a.C. Sotto l’aspetto storico e politico la documentazione al riguardo è per lo più indiretta, [...] sacri. Le necropoli, nelle tombe a camera ipogeica con accesso a corridoio (dròmos) o a pozzo, continuano fino in epocaromana una tipologia già attestata, ma assai diffusa, sulla costa fenicia. In tutto l’Occidente punico sono diffusi i templi a ...
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soffitto La superficie inferiore delle strutture di copertura degli ambienti. Può essere rivestito di materiali che gli conferiscono particolari effetti estetici o acustici e può presentarsi piano o a [...] cassettonato (lacunar, laquear). Nei templi il s. era spesso marmoreo e dipinto con kymatia e palmette. Dell’epocaromana abbiamo notizia di s. ricchissimi, variamente decorati con pitture, dorature, intagli, e talora persino spostabili per ottenere ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...