MACEDONIA
Paolo Migliorini
Manólis Andrónikos
(XXI, p. 750; App. II, II, p. 237; III, II, p. 2)
Già repubblica della Federazione iugoslava costituita nel 1945, il 5 settembre 1991 ha proclamato la [...] un tempio di Demetra di inizio 5° secolo a.C., edifici ellenistici, un teatro e imponenti edifici e santuari di epocaromana, da cui provengono notevoli sculture e mosaici.
Degne di rilievo sono anche le recenti scoperte effettuate nella zona della ...
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S'intende per calcestruzzo ogni conglomerato, composto da materiali inerti (sabbia, ghiaia, pietrisco, ecc.) riuniti insieme, in presenza di un'opportuna quantità d'acqua, da un materiale cementante o [...] nell'antichità furono eminentemente la pietra (Egitto, Grecia) e il mattone (Assiria, Babilonia, Fenicia, ecc.).
Nell'epocaromana vennero introdotti nell'uso i conglomerati artificiali, aventi per cementante la pozzolana mista alla calce comune ...
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INFISSI
Carlo Roccatelli
Si comprendono con questa denominazione generica tutte quelle opere che negli edifici servono alla chiusura dei vani di porte e di finestre. Sorti con l'abitazione umana, ne [...] fisse di tela oleata o cerata montata su telai di legno, alle transenne di marmo con lastre di selenite dell'epocaromana e dei primi secoli dell'arte cristiana, ai telai fissi della caratteristica finestra a croce quattrocentesca che rappresenta una ...
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È il dio dell'amore. La poesia omerica non conosce Eros come nume: da Esiodo in poi invece esso è noto sotto il duplice aspetto di divinità teogonica e d'inseparabile compagno di Afrodite. Quale potenza [...] . A Tespie si celebravano in suo onore ogni quattro anni con gare ginniche e musicali le Erobie, che durarono anche nell'epocaromana.
In particolar modo nelle palestre fu venerato Eros, come simbolo dell'amicizia e dell'amore tra uomini e giovinetti ...
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. Le popolazioni che abitarono durante l'età dei metalli la penisola istriana e gli altipiani della Carsia Giulia, usarono costruire i loro villaggi sulla sommità delle alture. Questo tipo di abitato è [...] antichissimo sacrario locale, dedicato forse a quelle stesse divinità paleovenete, Eia, Trita, Melesoco, che ebbero culto ancora nell'epocaromana. Un secondo santuario dovette esistere anche a S. Giovanni di Duino, dove ha le sue sorgenti il Timavo ...
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Accampamento o campo militare dei Romani (sulla pianta e distribuzione di esso v. accampamento; cardine; castello). L'origine dei castra romani è stata a lungo discussa e controversa. Da molti oggi ancora, [...] dall'esempio di castra più antichi, i quali avevano conservato un proprio distretto indipendente dalla città, come già nell'epocaromana) sorgeva al centro di un dominio fondiario o signorile, costituiva il caput di un organismo che già possedeva un ...
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Città antica posta sul litorale occidentale della Campania, lungo la via Domitiana che staccandosi da Sinuessa (oggi Mondragone) e passando per Liternum e Cumae, giungeva a Puteoli (Pozzuoli). Per la posizione [...] visibili lungo il margine e il pendio della terrazza volto verso il mare.
Altri insigni monumenti pubblici vennero nell'epocaromana costruiti nel proasteion della città: fra questi è l'anfiteatro conservato e visibile solo nella linea esterna dell ...
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Ornamento, come dice il vocabolo, del braccio, e precisamente dell'omero, dell'avambraccio, del polso, ma anche della caviglia (periscelide).
Etnologia. - L'uso di braccialetti è molto diffuso nei popoli [...] assira, ma che si ripete attraverso l'arte ionica, quella di Cipro, l'arte greca ed ellenistica fino alla tarda epocaromana. Da questo si sviluppa il tipo con duplice busto, come nel noto braccialetto di Kul-Oba, opera perfetta dell'arte attica ...
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Le stirpi greche al loro avanzarsi nella Grecia erano costituite da gruppi di famiglie, fratrie (v.), consociate per gli scopi della difesa e dell'offesa, dell'emigrazione e della conquista, in unità maggiori, [...] ma esse vi fanno la loro apparizione più o meno tardi, e hanno generalmente i caratteri di formazioni artificiali. Nell'epocaromana l'istituto delle tribù non soltanto continua nelle città di costituzione greca, ma si diffonde in nuovi centri, e si ...
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Gli ultimi quarant'anni hanno apportato dei cambiamenti profondi alle nostre conoscenze delle l. a.; scoperte di nuovi documenti, decifrazione di scritture, nuovi studi si sono succeduti con tale rapidità [...] per la lingua delle cinque iscrizioni sidetiche (Pamfilia) del 3°-2° secolo a. C. e delle 18 steli pisidiche di epocaromana, ma anche qui i dati sono troppo scarsi.
Altre due lingue di cui sappiamo qualcosa sono indoeuropee ma non appartengono all ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
palmireno
palmirèno agg. [dal lat. Palmyrenus]. – Relativo all’antica città di Palmira (gr. Παλμύρα, lat. Palmyra), in Siria, posta a metà strada fra il Mediterraneo e l’Eufrate, a circa 250 km dalla città di Damasco, e che per tale sua posizione...