È la città più popolosa della provincia di Argolide e Corinzia (νομὸς 'Αργολίδος καὶ Κορινϑίας - Peloponneso), poiché conta 9038 abitanti (9810 col territorio). È posta nel luogo dove sorgeva la città [...] III, v. 75; VI, v. 152), sia l'intero Peloponneso in opposizione all'Ellade o Grecia a nord dell'istmo di Corinto (Od., I, v. 344; IV, v. 726; Il., verso il sec. V d. C., in epoca di maggior abbandono, coprirono gran parte delle vecchie costruzioni ...
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È quel terreno in cui predomina la vegetazione di specie legnose selvatiche - arboree o fruticose - riunite in associazioni spontanee o d'origine artificiale, diretta o indiretta. A chiarire quest'ultima [...] Pindaro (ad Olymp., III, 31), il quale dice che la parola greca indicava qualunque luogo sacro alla divinità, anche se privo di alberi. Tanto bosco sacro. È del resto ovvio che in un'epoca in cui non esistevano ancora templi fabbricati, le radure ...
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RAGUSA (in croato Dubrovnik; lat. Rhagusium, Rhacusa; gr. ‛Ραύσιον; A. T., 24-25-26 bis, 77-78)
Antonio Renato TONIOLO
Bruno MOLAJOLI
Giuseppe PRAGA
Città della Dalmazia meridionale, sorta dove la [...] ultime dell'Arcipelago Dalmata. Gli abitanti fuggiaschi della colonia greca e poi romana di Epidauro, che sorgeva più a centrale e meridionale, rielaborò e completò anche costruzioni d'epoca precedente: tra queste, nelle loro forme originarie, ...
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Si dice cerchio o circolo (circulus; κύκλος) la superficie piana racchiusa da una curva luogo dei punti equidistanti da un punto interno detto centro: codesta curva prende anche lo stesso nome di cerchio, [...] si possa sicuramente affermare a quale epoca risalga la scoperta nella storia greca: soltanto di alcune (divisione del cerchio analoga per il lato dell'ettadecagono.
La questione, in quell'epoca, e fino a che l'analisi non divenne capace di fornire ...
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E il terzo, in ordine di tempo, dei Profeti maggiori. Fu contemporaneo di Geremia (v.), essendo nato nell'anno 627 a. C., se col Kugler ed altri esegeti si computi il trentesimo anno dell'indicazione cronologica [...] ha molto sofferto, come provano le divergenze dell'ebraico dal greco. Il Kraetzschmar le ha spiegate con l'ipotesi di due di Niccolò di Lira e di Riccardo da S. Vittore.
Nell'epoca moderna sono soprattuto notevoli: H. Pradi e J. B. Villapandi, ...
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SIVIGLIA (A. T., 43)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Federico PFISTER
José A. DE LUCA
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Una delle più antiche e famose città della Spagna: la quarta, attualmente, per numero di abitanti, e la principale [...] dovette contare non meno di 400-500 mila abitanti all'epoca del suo massimo fiore (sotto Filippo II), non arrivava ad . Vi si notano anche opere di Pablo de Céspedes; del Greco e un S. Girolamo penitente di Pietro Torrigiano, scultore fiorentino che ...
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SELINUNTE (Σελινοῦς, Sclīnus)
Ettore Gabrici
Antica città greca, nella parte occidentale della costa meridionale della Sicilia. Il nome deriva dalla pianta di σέλινον "apio", che vegeta sulle colline [...] una parte, l'elimico e il fenicio dall'altra. Intorno all'epoca di fondazione di Selinunte sono giunte a noi due versioni, quella cenno, con caratteri primitivi e peculiarità proprie dell'architettura greca della seconda metà del sec. VII.
Sul colle ...
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PAESTUM (Pesto)
Amedeo Maiuri
Detta dai Greci Poseidonia, dagl'Italici Paistom e Poistos, dai Romani Paestum, situata nella parte più orientale del golfo di Salerno (ant. golfo Poseidoniate), a 9-10 [...] italico, in un edificio circolare a forma di cavea, è da vedere probabilmente l'antico ekklesiastérion della città greca o della prima epoca lucana. Dall'opposto lato del Foro erano gli edifici della Curia italica e romana, e una terma imperiale ...
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È nel suo senso più generale, il potere di dar legge a sé stesso. Ma il termine, a seconda delle diverse epoche e dei diversi campi scientifici (della politica, del diritto, della filosofia) in cui venne [...] cittadinanza romana.
La differenza fra il concetto d'autonomia greco e il concetto romano-italico, anche se molti degli aspetti stato. La rivoluzione nega ogni principio autonomico; l'epoca ad essa susseguente però adopera il termine autonomia in ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] tavole furono depositate e conservate nell'Arca e andarono perdute in epoca ignota.
Il decalogo è ripetuto con leggiere varianti nel Deuteronomio la roba. Si noti per altro che nella versione greca dei LXX, che S. Agostino seguiva, il testo dell ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...