La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] , il litigare di Barbaro con Badoer o con Morosini all'epoca della guerra di Candia, non è che sia stato di produrre materiale informativo - storico e legale - in merito ad un'investitura feudale o ad una bega coi frati o tra i frati ci pensa il ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] rifiuto dei sistemi fiscali, l'incrinarsi della feudalità, le difficoltà di economie come quelle trovato il consenso, nel sottolineare "le caratteristiche più turbolente dell'epoca", anche se nel complesso sono prevalse le divergenze tra le ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] questa, subentra "il dominio degli emuli e goti". Segue l'"epoca longobarda" e in questa inizia la storia dei "veneti secondi", " un assetto, un regime. Se poi, in un Friuli feudale, i contadini bastonano il giovane padrone non è perché scoppi, ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] i comuni di Treviso e Padova (87).
A quest'epoca, Venezia appare' invece già fortemente interessata al, e 259-260.
154. Ibid.
155. Id., I Foscari conti e signori feudali, Padova 1895 (Nozze Foscari-Meloncini).
156. Id., Storie vecchie e nuove ...
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Sociologia
Alessandro Cavalli
L'oggetto della sociologia e i confini con le altre scienze sociali
Non c'è forse domanda più imbarazzante da porre a un sociologo di quella di definire l'oggetto della [...] la caduta dell'Impero asburgico, la società europea e, in un'epoca come la nostra in cui si parla molto di globalizzazione, anche la servo della gleba e signore fondiario nell'età feudale, tra lavoratore salariato e capitalista nella fase storica ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] cui era più diffusa e radicata la presenza signorile e feudale) protestando per l'intrusione del luogotenente veneziano in materie che a leggere i non troppo cospicui documenti dell'epoca sembra articolarsi su una pluralità di piani. Pensiamo ad ...
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Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] verso le Costituzioni sveve.
Se a ridare loro slancio in epoca aragonese era stata l'idea di uno stato accentrato che contrastava le spinte centrifughe della feudalità, nel Settecento il motivo dominante fu l'aspirazione alla totale indipendenza ...
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DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] necessariamente valide per tutte le culture o per tutte le epoche, le aree geografiche e le istituzioni.
Senza dubbio negli anni di servi legati a queste ultime da un rapporto quasi feudale. Con l'accrescersi del potere statale mutò anche la ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] di uffici ecclesiastici sono parte integrante del sistema feudale. Le dispute, i contrasti, le sconfitte della ’Angelo al tempo della ‘congiura degli accademici romani’, «a quell’epoca vescovo di Calahorra, uomo molo colto e con una certa vocazione ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] sfera pubblica.
Tra l’altro, è proprio dall’abolizione dei residui feudali che traeva origine il conflitto tra il Regno e la Chiesa, ben il 1852 si può ben dire che nel Regno sabaudo finisca un’epoca e ne inizi un’altra» (Talamo 2000, p. 560).
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masnada
s. f. [dal provenz. maisnada, che è il lat. *mansionata (cfr. lat. mansio -onis «soggiorno, dimora», da cui il fr. maison «casa» e l’ital. magione)]. – 1. Nel medioevo: a. L’insieme dei servi ministeriali, originariamente schiavi,...
arimannia
arimannìa s. f. [der. di arimanno]. – 1. In epoca feudale, censo reale e personale dovuto al sovrano in segno di sudditanza, così detto forse perché lo pagavano i liberi (arimanni). Anche, l’imposta sulle proprietà e sulle persone...