Vicino Oriente antico. Le conoscenze geografiche
Mario Liverani
Le conoscenze geografiche
Geografia e cosmologia
Nel Vicino Oriente antico le conoscenze geografiche sono strettamente legate alle concezioni [...] (scrittura cuneiforme e lingua babilonese). È l'epoca dei trattati internazionali, dei matrimoni interdinastici, dei ", è ormai estesa ai ben più lontani terminali della navigazione fenicia a Tarshish e delle carovaniere del Sud arabico nello Yemen ‒ ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] Teodosio I nel 395, D. divenne capoluogo della Fenicia e sede metropolitana da cui dipendevano tredici vescovi. (sharī῾, darb, zuqāq).Solo dopo la metà del sec. 12° iniziò un'epoca propizia per D., con l'avvento degli Zangidi (ad Aleppo dal 1127 e al ...
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Medio Oriente
Francesco Tuccari
Una regione alla ricerca di una pace difficile
Il Medio Oriente non è una semplice entità geografica, ma un’area estremamente composita e ricca di storia che si è andata [...] in Mesopotamia (nell’attuale Iraq); dei Fenici nella Terra di Canaan (che fu chiamata Fenicia dai Greci e che costituisce l’attuale Molti importanti sviluppi di questa storia, anche oltre l’epoca bipolare e fino ai nostri giorni, sono stati tuttavia ...
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(fr. Djebeïl o Djubaïl) Cittadina costiera del Libano (3000 ab. circa), una quarantina di chilometri a N di Beirut. È l’antica Biblo. Il centro greco-romano occupava il luogo dell’abitato attuale, mentre [...] la città fenicia era su una piccola collina; a NE di questa si trovava il villaggio dell’epoca dei Crociati. ...
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Geografia dell’Impero
Giusto Traina
Inventari del mondo agli inizi del tardo Impero
L’anno 298 è segnato da una serie di vittorie decisive dei tetrarchi. Nel settore orientale, mentre Diocleziano riporta [...] trentina di centimetri, e sembra risalire al IV secolo, un’epoca in cui Costantinopoli era già stata fondata e Antiochia non aveva tradizionale (infatti, durante il passaggio da Byblos, in Fenicia, acquista un contenitore per il vino in forma di ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...