AVILA
X. Barral i Altet
ÁVILA (lat. Avela)
Città della Spagna, capoluogo della prov. omonima, nella Vecchia Castiglia, situata a più di m. 1000 di altitudine in posizione dominante rispetto alla valle [...] dell'Adaja.Di origine fenicia, A. divenne in seguito colonia romana e fu inclusa nella prov. della Lusitania. Dopo l' al martire Vincenzo che, iniziata nei primi anni del sec. 12°, epoca a cui risalgono la cripta e una parte del capocroce, fu ripresa ...
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Caratteri antropologici
L’a. dell’uomo varia e assume forme diverse in relazione alle condizioni climatiche, ai mezzi tecnici messi in atto per la costruzione, ma anche all’organizzazione sociale e alla [...] all’a. è il gusto estetico di una popolazione o di un’epoca (si pensi ai mutamenti di stile che, continuamente, hanno luogo nella tipo di casa è diffuso anche nell’antica Persia, in Fenicia, in Palestina. Costruita in materiale leggero (mattone crudo ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Vicino Oriente
Francesca Baffi Guardata
Stefania Mazzoni
Paolo Matthiae
Rita Dolce
Lorenzo Nigro
Caratteri generali
di Francesca Baffi Guardata
L'attività archeologica [...] tipo di copertura sono state rinvenute un po' in tutte le epoche e già nel livello IV dell'Eanna di Uruk si hanno descrizione che ne dà la Bibbia, che lo vuole costruito da maestranze fenicie (I Re, 6, 1-34); esso era di pianta rettangolare, ...
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BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] b. del martyrium di S. Leonzio a Tripoli di Fenicia, testimoniato da Zaccaria Scolastico, e quello del santuario dei nelle ultime due (Reynaud, 1984, p. 469); pure ridotte in epoche successive appaiono per es. le vasche dei b. di Ignazia in Puglia ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] ), che nel discorso d'inaugurazione della basilica di Tiro in Fenicia (316-319 ca.) descrive una grande p. d'ingresso lignei paleocristiani si possono far rientrare anche due p. di epoca più tarda (sec. 6°), entrambe di produzione orientale: una ...
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CUPOLA (cupŭla, dim. di cupa "botte")
G. Kaschnitz Weinberg
Per c. si intende la copertura a vòlta sferica o a sezione conica di uno spazio rotondo, quadrato o poligonale. Il passaggio dalle piante quadrate [...] sec. VII a. C. Torri rotonde con c. compaiono su una coppa d'argento fenicia proveniente da Amatunte testimoniando una tradizione siriana che giungerà fino all'epoca paleocristiana (cantine di Fara). La c. troverà poi largo impiego, in Oriente, nell ...
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SOFFITTO
F. Krauss
In generale ogni chiusura superiore di un vano, indipendentemente dalla sua forma. In particolare però, e in questo articolo, viene intesa come S. soltanto la chiusura superiore piana, [...] delle capanne derivano s. leggeri che, fino all'epoca tarda, servono come tetti per riparare dal sole atrî come lignee erano le colonne. Abbiamo poche notizie dell'architettura fenicia. Nelle camere sepolcrali sotterranee, accanto a false vòlte si ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...