punica, cultura
Si definisce così la cultura fenicia (➔ ) dell’Occidente, fiorita a Cartagine e nelle sue colonie. La documentazione sugli aspetti storici e politici, a parte le iscrizioni numerose ma [...] , nelle tombe a camera ipogea con accesso a corridoio (dromos) o a pozzo, continuano fino in epoca romana una tipologia già attestata sulla costa fenicia. In tutto l’Occidente punico sono diffusi i templi a pianta tripartita, tipici dell’architettura ...
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CAELESTIS
S. Meschini
La C. dei Romani deriva dalla Tanit punica, venerata a Cartagine e derivata a sua volta dall'Astarte fenicia, benché alla sua formazione abbiano contribuito divinità siriache come [...] Cartagine e portato a Roma da Elagabalo per celebrare le nozze tra C. e il dio solare d'Emesa, appartenesse ad epoca romana o precedente.
Le raffigurazioni della dea C. possono raggrupparsi in quattro tipi da attribuire ciascuno ad una diversa forma ...
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MISTRETTA (᾿Αμήστρατος, Μυτίστρατος; Amestratus, Mytistratus)
V. Tusa
Piccola città del N della Sicilia, poco lungi da Kalakte, corrispondente alla odierna Mistretta. Non è ancora possibile potere affermare [...] la II guerra punica (Cic., In Verr., iii, 39). All'epoca del questore Verre doveva avere un certo splendore in quanto fu da questi di varî studiosi (Holm) intorno alla probabile origine orientale (fenicia) di M. anche per il nome stesso della città, ...
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MAZARA
V. Tusa
Città della costa meridionale della Sicilia, a 20 km a S-E di Marsala.
Incerte sono la sua origine ed anche le sue vicende storiche. È probabile che la sua origine sia stata fenicia e [...] sua posizione nei pressi del fiume che divideva il territorio dei Fenici di Mozia da quello degli Elimi di Segesta, divenne un emporio permettono di pensare all'esistenza di un centro abitato in epoca romana. Varie epigrafi sono state rinvenute a M. ...
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Vedi CEFALU dell'anno: 1959 - 1994
CEFALÙ (Κεϕαλοίδιον, Cephaloedâum)
V. Tusa
Città situata su un promontorio a metà della costa settentrionale della Sicilia tra Himera e Halesa. Oscure sono l'origine [...] , non ci sono prove sicure per affermare una probabile origine fenicia che sarebbe indicata dalla leggenda "Rsmlkrt" che appare in alcune può datare questo monumento nei secoli IX-VIII a. C. In epoca classica, VI-V sec. a. C., a questa originaria fu ...
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EL
A. Comotti*
Divinità maschile semitica, venerata particolarmente nella regione siro-palestinese (Il a Ugarit, El in ebraico e in aramaico) e in Arabia (Ilāh nell'Arabia meridionale preislamica, Allāh [...] ); il suo culto è attestato anche in Mesopotamia.
A Ugarit, città fenicia del II millennio a. C., E. è il capo nominale del pantheon, ma la figura preminente è Ba῾al (v.), col quale in epoca tarda fu forse assimilato (Damascius, Vita Isid., 115). Nel ...
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῾ANAT
S. Donadoni*
ANAT Divinità femminile fenicia, per il suo carattere naturalistico e guerriero difficilmente distinguibile da Asherat e Astarte. ῾A. compare in un poema mitologico trovato a Ugarit, [...] fu poi ricostruito, su scala più ridotta, alla XXI dinastia da Psusennes e Siamun, e, infine, fornito di un chiosco in bassa epoca. L'esplorazione ne è ancora assai limitata.
Bibl: A. Alt, in M. Ebert, Reallex. d. Vorgesch., I, 1924, pp. 165-166; R ...
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ANAXARETE (᾿Αναξαρέτη)
G. Bermond Montanari
Giovane donna cipriota della stirpe di Teukros, amata disperatamente da Iphis, che s'impiccò dinanzi alla porta della casa di lei. Quando A., piena di disprezzo, [...] (prospiciens), come ammonimento contro la durezza di cuore. In epoca tarda sorse l'idea che la "statua" rappresentasse la ), il ruolo, cioè, che Afrodite (Astarte) aveva nella Cipro fenicia. Si è voluto riconoscere in una statuetta (a Roma) una copia ...
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ATARGATIS (᾿Ατάργατις, ᾿Αταργάτη, Atargătis, dal fenicio ‛Atar‛atē; anche Δερκετώ, Dercĕtis)
Divinità fenicia di epoca tarda, nata dalla fusione, rispecchiata anche dal nome, delle due dee Astarte e ‛Anat. [...] A., che aveva il maggior centro di culto a Hierapolis, era nota ai popoli classici essenzialmente col nome di Dea Syria, alla qual voce si rimanda per la trattazione.
Bibl.: E. Meyer, in Roscher, I, cc. ...
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KYLINOS (Cylinus)
L. Guerrini
Supposto scultore greco. Fortemente sospetta è l'esistenza di K., figlio di Astylemos, originario della Fenicia (di Aegaetas), di epoca ignota. La notizia infatti che la [...] sua firma appariva su un frammento di statua di Esculapio posta nelle terme traianee a Roma, sull'Esquilino (notizia che appare nel manoscritto di Torino di Pirro Ligorio: v. P. Ligorio, vol. 1, s. v. ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...