TERRACOTTA
Filippo ROSSI
Paola ZANCANI MONTUORO
. Con questa parola italiana si designano fino dall'età del Rinascimento in molte lingue moderne i manufatti e i prodotti artistici ricavati dall'argilla [...] di buona esecuzione, fanno ritenere che tanto i Fenici quanto i Cartaginesi fossero ben esperti della plastica fittile costruzioni civili della Toscana. Anche più che nell'epoca romanica questa decorazione ebbe allora una funzione prevalentemente ...
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ISAIA
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo VITTI
. Profeta d'Israele, a cui è attribuito il libro dello stesso nome che occupa il primo posto nell'odierno canone ebraico della Bibbia fra i cosiddetti Profeti [...] che confermare la comune tradizione che assegnò fino a quell'epoca il Libro al figlio di Amos.
Ma con i 20.
Appartengono al Deutero-Isaia, vissuto verso il 540 probabilmente nella Fenicia settentrionale, XL-LV, a eccezione dei carmi del "Servo di ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
*
. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] VIII a. C. essa era già usuale, perché da quell'epoca abbiamo scritti di profeti che la testimoniano; d'altra parte, l'egiziano Wenamôn fece in quel tempo sulle coste della Palestina-Fenicia, essendosi egli imbattuto a Biblo in un paggio che veniva ...
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FORO
Giacomo GUIDI
Giuseppe CARDINALI
Arturo SOLARI
Guido BONOLIS
*
Giulio GIANNELLI
Filippo UGOLINI
Dante BERTELLI
. La parola latina forum significò in origine il breve spazio libero che circondava [...] generalmente al centro. Così a Cartagine e in altre città di fondazione fenicia dell'Africa del Nord, come a Sabratha e a Leptis Magna, il città o di una sontuosa piazza, aggiunta in epoca imperiale avanzata.
Moltissimi sono i fori romani provinciali ...
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NERO, MARE (antico Pontus Euxinus; turco Kara Deniz; russo Černoe More; bulgaro, Černo More; romeno Marea Neagră; A. T., 71-72)
Raffaele ISSEL
Plinio FRACCARO
Giovanni PLATANIA
Giuseppe MORANDINI
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Appartiene [...] la pesca è abbondantissima. Alla prima regione pervennero sin da epoca remota (inizio del II millennio) gli Assiri in cerca aveva creato in altri tempi nel Mediterraneo, solo la colonizzazione fenicia e greca. La lotta tra le due grandi repubbliche ...
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INUMAZIONE e INCINERAZIONE
Ugo Antonielli
La pratica contemporanea e la promiscuità di queste due forme o modi di sepoltura è un fenomeno assai diffuso, che si verifica con varia vicenda nel tempo e [...] , dell'Asia Minore, e l'egizia, nonché la fenicia, meno gli eccezionalissimi casi d'incinerazione praticati per i dopo il sec. VII, l'inumazione tornò a prevalere. Durante l'epoca repubblicana, in Roma ambedue i riti sono in uso, con prevalenza dell ...
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LEPTIS MAGNA (Leptis e Lepcis, nei Greci sempre λέπτις)
Pietro Romanelli
Città dell'Africa settentrionale, sulla costa fra le due Sirti. Fu fondata dai Fenici di Tiro sul principio del primo millennio [...] del nome, che non sappiamo sia di origine libica o fenicia, è in punico Lbqy o Lpqy, che i Latini trascrissero delle sabbie e dagli apporti alluvionali del fiume, che, in epoca non ben precisata, ma certo prima della conquista bizantina, ruppe ...
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SBALZO (fr. repoussé)
Doro LEVI
Filippo ROSSI
È la tecnica della lavorazione del metallo in piastra sottile, condotta in modo da far risaltare le figure in rilievo; tecnica che viene usata anche con [...] prosecuzione e un'evoluzione sulle coste della Siria e della Fenicia; per quanto riguarda la tecnica dello sbalzo, citiamo i 'arte bizantina che nella sua seconda età d'oro, all'epoca dei Macedoni e dei Comneni, vide un rifiorire rigogliosissimo di ...
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PAVIMENTO (dal lat. pavimentum; fr. plancher, pavé; sp. piso, pavimento; ted. Fussboden; ingl. floor, pavement)
Luigi Crema
Si chiama pavimento qualunque rivestimento stabile fatto sul suolo allo scopo [...] (Susa). Maggiore ricchezza dovettero avere i pavimenti nell'architettura fenicia. Nella parte più sacra del tempio di Gerusalemme il , a Napoli, della fine del sec. XV; della stessa epoca è il bellissimo pavimento già nel convento di S. Paolo e ...
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SIBILLA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
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. La Sibilla (l'etimologia del nome è sconosciuta) è una vergine, giovane ma talora pensata anche come decrepita, la quale quando viene ispirata e quasi posseduta [...] , l'Assiria, l'Egitto, le varie città della Fenicia, ecc. La presenza di tali oracoli pagani antichi costituisce aveva condotto a considerare il libro come un aggregato di frammenti di epoche diverse e male o punto connessi. In seguito si è delineata ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino durante i pasti non è dannoso; per la...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...