CORTI, Bonaventura
Daniela Silvestri
Nacque a Corti, parrocchia di Viano, nel territorio di Scandiano (Reggio Emilia), il 26 febbr. 1729 da Domenico e Vittoria Bondioli. Orfano ad appena undici anni, [...] questi anni, seguendo una pratica comune a molte scuole di fisica, piante dall'ab. …, in N. Giorn. dei letterati d'Italia, IX [1776], pp. 185 C. Bonnet e J. Sénébier. Anche se nelle epoche successive l'opera non fu molto conosciuta, è indubbia ...
Leggi Tutto
D'ANNIBALE, Giuseppe
Lilia Massaro
Nacque il 22 sett. 1815 a Borbona (od. prov. di Rieti), da modesta famiglia, dalla quale discese anche un altro cardinale, Federico Tedeschini, figlio della sua unica [...] restituzioni, dei contratti ecc.), De legibus, De censuris, De restitutione in genere, dove esamina gli atti più comuni della superò i limiti imposti dall'immobilismo ecclesiastico dell'epoca. Oggi, dopo l'approfondimento della riflessione teologica ...
Leggi Tutto
BAROZZI, Pietro
Franco Gaeta
Nacque a Venezia nel 1441 da Ludovico, senatore, e da Polissena Moro e studiò alla scuola di Pietro Perleone da Rimini, nella quale, tra gli altri, ebbe condiscepoli il [...] vescovo di Treviso e datario.
Già a quest'epoca il B. si era segnalato per alcune orazioni impegno, dedizione e disinteresse non comuni, secondo il rigore d'una sinodali del 1488 per delineare più d'uno dei doveri da lui assegnati al pastore.
A Padova ...
Leggi Tutto
evangeliche, Chiese
Raffaele Savigni
Chiese nate dalla Riforma protestante
La denominazione Chiese evangeliche indica le Chiese nate direttamente o indirettamente dalla Riforma protestante, la quale [...] comunità da quelle più influenzate dalla cultura laica
Origine e caratteristiche comuni delle diverse Chiese evangeliche
A eccezione dei con spirito critico, secondo le esigenze di ciascuna epoca storica. Ora esse collaborano tra loro, anche nell ...
Leggi Tutto
CRISPINO da Viterbo, santo
Jean-Michel Sallmann
Pietro Fioretti nacque il 13 nov. 1668 in un ambiente di piccoli artigiani di Viterbo. Appena raggiunse l'età adatta, fu sistemato come apprendista da [...] della sua biografia, intessuta per il resto dei soliti luoghi comuni agiografici. I quali confermano tuttavia che C. da Corleone, C. è uno dei santi laici cappuccini prodotti dall'Italia centrale e meridionale nell'epoca moderna, e il dovere del ...
Leggi Tutto
Nome (d’incerto significato etimologico) sotto il quale si comprendono tutte quelle numerose e varie popolazioni che, prima partecipanti alla comunità linguistica indoeuropea, si staccarono poi a formare [...] . Fra Mosa e Reno stavano i Batavi, tribù dei Catti. I Longobardi, forse oriundi della Svezia meridionale, ’, che raccoglie canti di varia epoca, e quella composta in prosa serie di lotte cosmiche, è comune ad altri popoli indoeuropei e non ...
Leggi Tutto
Invocazione rivolta a Dio, alla divinità, con la parola o col pensiero, per chiedere aiuto, protezione, salute, favori.
Tipologie
La p. è un fenomeno religioso di larghissima diffusione: benché finora [...] epoca dell’esilio babilonese, con lo sviluppo dell’istituzione sinagogale, in corrispondenza dei tempi quotidiani dei eucaristica, tra quelle proposte dal Messale. P. dei fedeli È la solenne p. in comune che i cristiani facevano dopo la lettura della ...
Leggi Tutto
età Ciascuno dei periodi in cui si divide la vita umana e, per estensione, anche quelli in cui si articola lo sviluppo del mondo.
L’e. dell’uomo
Una delle classificazioni è quella che distingue una e. [...] di quelle manifestazioni riconosciute come comuni di una certa e. cronologica d’inizio e quello finale dei corsi di studio previsti dall’ della creazione, e Paolo Orosio a questi le 7 epoche della storia universale; Gioacchino da Fiore le ridusse a ...
Leggi Tutto
Scrittore religioso ceco (Štítné, Boemia merid., tra il 1331 e il 1335 - Praga tra il 1401 e il 1409). Influenzato dal rinnovamento religioso boemo della sua epoca, Š. è il più fecondo e innovativo scrittore [...] o obecných věcech křest´anských ("I sei libri sulle comuni cose cristiane", 1376, ampliato nel 1400), pur non ponendo discussione l'autorità ecclesiastica, Š. critica aspramente la concezione dei miracoli e la vendita delle indulgenze, e propone le ...
Leggi Tutto
Teologie
Giuseppe Ruggieri
Tra la fine del 20° e l'inizio del 21° sec. non ci sono state nuove acquisizioni capaci di sconvolgere il paesaggio teologico. Semmai si è consolidata una certa diversità [...] mathesis universale, una spiegazione 'prima' che renda conto dei principi comuni a tutta la realtà. Per poter spiegare il senso stessa, anziché oggetto di fede, soprattutto a partire dall'epoca della Riforma, è diventata una 'prova' apologetica della ...
Leggi Tutto
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...