BUONAMICI, Giuseppe
Liliana Pannella
Nacque a Firenze il 19 febbraio 1846. La madre, figlia del cantante Ferdinando Ceccherini, lo iniziò agli studi musicali, che il B. proseguì dai sette ai diciotto [...] B.: già nel 1868 egli lo elogiava per le non comuni capacità interpretative e tecniche. Non esitò altrove ad affermare qualche tempo a Weimar nel 1879) come uno dei migliori pianisti dell'epoca, si rivelò un interprete elegante e appassionato delle ...
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Flaubert, Gustave
Riccardo D'Anna
Il tormento dello stile
L'immagine più spesso ricorrente dello scrittore francese Gustave Flaubert, che era figlio di un illustre chirurgo, è una celebre caricatura [...] e alla musicalità della parola
Un romanzo che segna un'epoca
Le storie della letteratura hanno sottolineato a più riprese l fascicoli facenti parte del piano dell'opera (fra cui il pungente, e a tratti esilarante, Dizionario dei luoghi comuni). ...
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CHALLANT, Aimon de
François-Charles Uginet
Nacque all'inizio del sec. XIV da Geoffroy signore di Fénis in Val d'Aosta e da Beatrice Fieschi dei conti di Lavagna.
In quell'epoca gli Challant erano già [...] Aimone (1343) che lo Ch. intervenne nelle lotte tra i Comuni del basso Canavese (Ciriè, Front, Favria) e il marchese del dopo che Amedeo VI ebbe ottenuto il vicariato imperiale sui vescovati dei suoi Stati, fra cui appunto quello d'Ivrea, lo Ch. ...
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DIOBONO, Pompeo
Alessandra Di Marco
Le notizie sulla vita di questo ballerino e maestro di danza sono scarse e frammentarie. Non si conoscono il luogo e la data di nascita, anche se gli storici indicano [...] il Cibre. Attraverso questa scuola ha inizio l'assunzione dei maestri di danza italiani presso le corti di Germania, di ed espressivi, più o meno comuni agli spettacoli del tempo (feste stilizzazione delle danze dell'epoca (gagliarda, canaria, ...
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GAUDINI, Giulio
Lauro Rossi
Nacque a Roma il 27 sett. 1904 da Mario, vicedirettore dei Giardini pubblici di villa Borghese, e da Isabella Bernardoni. Terzo di quattro figli, ebbe modo di affinare le [...] eccessiva altezza, Angelillo contrapponeva le non comuni doti del G.: una "grande .
Entrato a far parte del corpo dei granatieri di Sardegna, il G. esordì agonistica, si vedano i quotidiani sportivi dell'epoca (Gazzetta dello sport e Il Littoriale), ...
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ARRIGONI, Pietro Paolo
Nicola Raponi
Figlio di Emilio, funzionario ducale di origine cremonese, è di Margherita Mantegazza, nacque a Milano alla fine del sec. XV o ai primissimi del XVI. Studiò giurisprudenza [...] ora sottoposta ai duri carichi tributari comuni a tutto lo Stato di Milano rivedere "le provvisioni et salarii" dei vari officiali, non è improbabile che , 155, 163 s.; Id., in Storia di Milano, IX, L'epoca di Carlo V (1535-1559), Milano 1961, passim. ...
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DELLA STUFA, Girolamo
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno al 1380. Figlio unico di Giovanni di Lotto e di una figlia di Bernardo di Ambrogio di Meo, apparteneva a una ricca e prestigiosa famiglia [...] conciliante era valso ad evitare dolorose spaccature.
A quest'epoca il D. si era già guadagnato a sua volta grande non permisero che il suo corpo venisse sepolto, nel cimitero comunedei frati, per cui fu provvisoriamente tumulato nel chiostro del ...
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FRAJA-FRANGIPANE, Ottavio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Pozzuoli (Napoli) il 10 sett. 1763 da Giuseppe e da Caterina Composta.
La famiglia paterna, che vantava un'antica quanto vaga discendenza [...] appassionò dimostrando subito attitudini non comuni. Dopo l'ordinazione sacerdotale , il materiale e i caratteri, determina l'epoca e quando possibile l'autore, controlla se fu p. 167) dimostrerà l'autenticità di nove dei dieci codici.
Al F. si deve ...
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FOLO, Raffaele
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 24 nov. 1797 da Giovanni, incisore, e Anna Maria Zappati. La sua formazione si svolse a Roma dove frequentò l'Accademia nazionale di S. Luca dal 1816, [...] della casa di F. Massa, in via dei Sediari 1-13 e via del teatro Valle , con una soluzione ad angolo smussato criticata nelle cronache dell'epoca (ibid., b. 44, fasc. 122, 10 apr. in cortina laterizia, prassi comune alla corrente purista e condivisa ...
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CAMBIANO DI RUFFIA, Pietro (Cambiani, Pietro Ruffia), beato
Angela Dillon Bussi
Si ritiene dai più che il C. sia nato verso il 1320, e che appartenesse alla nobile famiglia dei Cambiano, signori di [...] tutto concorre ad indicare una personalità ed una tempra non comuni. Ma non rimangono testimonianze sul modo in cui esercitò il , di cui abbiamo vari esempi in quell'epoca. Ma le modalità dei provvedimenti potevano variare molto, a seconda dello ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...