Istinto
Luciano Mecacci
Introduzione
Il termine 'istinto' - come indica l'etimologia stessa (il termine latino instinctus deriva da instinguere, incitare) - è usato nel linguaggio ordinario per indicare [...] è tuttora uno dei concetti più forti delle 'teorie implicite' della personalità e della psicologia del senso comune, esso ha sul piano biologico e fisiologico ciò che era descritto all'epoca di Darwin come istinto o, in anni più recenti, come ...
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La grande scienza. Transizioni di fase e punti critici
Édouard Brézin
Transizioni di fase e punti critici
Le transizioni di fase sono fenomeni molto familiari: un corpo può passare da uno stato d'aggregazione [...] magnetica della legge di Curie-Weiss. All'epoca queste teorie erano in accordo ragionevole con gli utilizzate per la costruzione degli schermi piatti dei calcolatori, dispositivi estremamente comuni ai nostri giorni. L'ordine nei cristalli ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] Europa sulle ali del canto e della musica un pubblico comune di spettatori, e anche di ascoltatori della nostra lingua ( chiamò a corte il castrato Farinelli, uno dei più famosi cantanti dell’epoca. L’opera italiana penetrò anche in Portogallo; ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] a.C. Gli esempi potrebbero moltiplicarsi chiamando in causa anche oggetti comuni quali, per es., le lucerne con il volto di satiro; allude all'abbondanza dei fianchi che si rastremano negli arti inferiori. Considerati l'epoca e l'ambito culturale ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] ancora oggi ritenuto uno dei più autorevoli teorici del cinema, pur attribuendo loro come comuni una serie di tratti un film (1955), fu una sorta di manifesto televisivo dell'epoca (1953), in entrambe le versioni diretto da Delbert Mann ‒ chiamava ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] pensare che l’italianizzazione fosse più solida e capillare di quanto comunemente si ritenga.
Il Seicento è in tutta Europa il secolo della dei rivolgimenti etici e socio-economici dell’epoca. Sul piano estetico doveva assecondare il gusto dei ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] femminile: un fenomeno che non può non avere ricadute sulla lingua comune (Antonelli 1996). Si tratta di una produzione preoccupata più della larga leggibilità dei testi che della loro letterarietà, presentando una prosa più sciolta e moderna ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] , Il Cortegiano, p. 44).
La base di questa lingua comune, che Castiglione come Trissino chiama senza mezzi termini italiana (sui a proiettare sulle attestazioni scritte delle epoche passate dei parametri interpretativi messi a punto dalla linguistica ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] si devono i nomi delle due grafie più diffuse dell’epoca: la cancelleresca italica, utilizzata per gli atti notarili, le consultare, copiare e comprendere il contenuto dei documenti pubblici. Il Costituto del Comune di Siena del 1296, volgarizzato ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] X, furono intensi i rapporti epistolari dei medici ebrei tra la Puglia, la fine di impedire che agissero di comune accordo giacché la diversità delle lingue causa l'idioma arabo che impararono nelle antiche epoche in cui gli Ismailiti dimoravano lì" ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...