GIACOMO (Iacobus)
Fulvio Delle Donne
Il futuro arcivescovo di Capua nacque con ogni probabilità a Capua intorno agli anni Ottanta del XII secolo. Secondo uno strumento notarile del 1241, oggi perduto [...] Bologna, il più illustre dell'epoca per quanto riguardava l'istruzione in rimonti agli anni trascorsi insieme nella comune città natale (in una lettera dell e, poco prima di morire, lasciò a lui molti dei suoi beni, così come si apprende da due brevi ...
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LANDOLFO Seniore
Paolo Chiesa
Con questo nome viene tradizionalmente chiamato l'autore di una Historia (o Chronica) nella quale, attraverso la presentazione delle vicende della Chiesa milanese dall'età [...] - appare del resto fra i più comuni nella Milano dell'epoca e non può costituire elemento sufficiente per alcuna con quella della sua Chiesa, contestando il valore dell'iniziativa dei laici che tendevano ad affiancarsi a essa nel governo della città ...
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FIESCHI, Ludovico
Wolfgang Decker
Nacque intorno alla metà del sec. XIV da Niccolò, signore di Torriglia, della nobile famiglia dei conti di Lavagna. La sua ascesa nella gerarchia ecclesiastica è strettamente [...] Cossa a cardinale. A quest'epoca il F. era vicario generale cattedrale di Genova. Fu uno dei pochissimi cardinali ad aver conosciuto il Barcelona 1920, pp. 163, 178; G. Falco, I Comuni della Campagna e della Marittima nel Medio Evo, in Arch. ...
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BRANCATI, Lorenzo (al secolo Giovanni Francesco)
Giuseppe Pignatelli
Nato a Lauria (Potenza) il 10 apr. 1612 da Marcello e Dorotea Serubbi, in una famiglia nobile ma non molto agiata, fu avviato agli [...] per le sue non comuni doti e proposto dal partecipazione del B. alle controversie teologiche dell'epoca cfr.: De la fréquente communion, in Analecta , 179, 199, 210, 215, 221; L. von Pastor, Storia dei papi, XIV, 2, Roma 1932, pp. 303, 387, 460, ...
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FERLONI, Antonio Severino
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Borgo San Donnino (od. Fidenza in prov. di Parma) il 17 apr. 1740 da Giacomo, negoziante in quella città, e da Francesca Rovaldi. Dopo i primi [...] decisioni favorevoli ai diritti dei poteri civili, e una denuncia degli abusi commessi ai danni della Comunità.
Dapprima spontaneamente e di argomenti, giudizio universalmente condiviso all'epoca nell'ambiente milanese. Secondo il Giornale italiano ...
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CONCOREGIO (Concoregio, Concoreggio, Concorezo, Concorezzo, Concorrezzo), Rinaldo da (Raynaldus de Mediolano), beato
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Milano intorno al 1250dalla nobile famiglia dei [...] che lo ricordò molto generosamente nel suo testamento. Entrato a quell'epoca in amicizia col nipote del pontefice Bonifacio VIII, il cardinale Benedetto una proficua riforma dei costumi del clero, delle comunità religiose e dei fedeli della sua ...
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FABER (Fabri, Fabro), Giovanni
Gabriella Belloni Speciale
Nacque nel 1574 a Bamberga, in Baviera, da genitori protestanti.
Sconosciuti rimangono nome e cognome della madre mentre sono noti il nome del [...] come daltronde in altre rinomate farmacie dell'epoca, la storia di interessi e problemi comuni. Di fatto, il F. si quadro del Rubens di recente ritrovato, in Rend. della R. Accad. naz. dei Lincei, VIII (1932), pp. 765-772; Id., F. Borromeo e gli ...
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CAMBI, Bartolomeo (Bartolomeo da Salutio)
Adriano Prosperi
Nato a Socana, nel Casentino, il 3 apr. 1558 da Giacomo e Camilla, contadini, gli venne imposto il nome di Grazia. Trascorse l'infanzia fra [...] , nonché la ricchissima produzione letteraria dei suoi ultimi anni.
Le non comuni capacità intellettuali del C. e suoi appelli alla penitenza prendevano di mira i costumi dell'epoca (quelli del clero in particolare) minacciando gli impenitenti con ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] al tema degli esseri supremi, argomento che in quell’epoca era al centro del dibattito internazionale in ragione della diffusione della scuola storico-culturale, costituisce il minimo comune denominatore dei due approcci. Il discorso non mancò di ...
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GUGLIELMO (Guillelmus, Willelmus) da Capriano
Giuseppe Mazzanti
Proveniente da Capriano del Colle, una località del contado bresciano, G. dovette nascere tra il 1130 e il 1135. In questa figura è possibile [...] della sua attività paiono essere i rapporti con l'imperatore e il Comune di Asti per un verso, la conservazione e l'acquisizione di G. e Bulgaro: proprio in quest'epoca, si ricorderà, si colloca la stesura dei Casus codicis.
Sulla scena politica G. ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...